Abbiamo rotto la scatola ed abbiamo montato il Siai SF 260A della KoPro in scala 1/48

E' l'aereo con cui i nostri piloti compiono i primi passi nell'adestramento del volo a motore, per anni snobbato da tutti i produttori di modelli ora riceve nuovo slancio grazie all'iniziativa di produttori Cecoslovacchi che ne hanno realizzato kits in plastica ad iniezione in scala 1/72 ed 1/48. Abbiamo ricevuto dalla ditta KPM KoPro il primo kit in plastica ad iniezione di questo velivolo nella scala 1/48, lo abbiamo montato per voi e lo presentiamo in anteprima al nostro pubblico. Buona visione.

Modello, testo e foto arch. Silvio Pietropaolo. Collezione Gen. Di Fiore

Si ringrazia la ditta KPM - KoPro per aver fornito il kit oggetto di questa presentazione.

Da quando allo stemma della scuola di volo di Galatina è stata aggiunta l'Aquila, gli unici veri pinguini rimasti sono quelli del 70° Stormo di Latina della scuola di volo basico. Il cavallo di battaglia che equipaggia la scuola di Latina è il Siai Marchetti SF 260 già della versione A oggi è utilizzata la versione EA che è sostanzialmente un upgrading del precedente SF 260 A.

Il Siai Marchetti SF 260 A viene sviluppato dall'industria nazionale a metà degli anni 60 e prende servizio nella scuola di volo basico iniziale di Latina alla metà degli anni 70. Il velivolo ha linee di innegabile eleganza dovute alla matita del suo progettista, l'ing. Stelio Frati. In tempi relativamente recenti il velivolo è stato oggetto di un upgrading ed ha cambiato nome in Aermacchi SF 260 data l'acquisizione del marchio SIAI in Finmeccanica poi divenuta Leonardo. Il velivolo si presenta come un monoplano ad ala bassa, ad elica con motore a pistoni. la recente versione EA ha implementato una strumentazione aggiornata ibrida con strumenti analogici e display multifunzione. La recente versione ha anche implementato l'utilizzo di un impianto di condizionamento che ha però penalizzato la non già esuberante potenza del motore. Contestualmente è stata sviluppata una specifica versione turboprop subito riconoscibile per il muso di forma diversa ma che l'italia non ha mai acquisito. Caratterizzati dalla particolare colorazione Arancione lucido, comune anche agli MB 326 dello stesso periodo, divennero poi monogrigi e con la Versione EA con la nuova colorazione in grigio ed alcune parti nere opache. Il tettuccio di questi velivoli ha subito nel tempo almeno due variazioni la più importante introdotta sugli A nel periodo arancione ha smussato l'angolo di contatto tra capottina e parabrezza rendendo la continuità della linea uniforme omogenea e piu aerodinamica senza scalini o spigoli vari. Successivamente il tettuccio a bolla è stato leggermente gonfiato offrendo qualche cm in più di abitabilità del cockpit.

Snobbato per anni dall'industria modellistica mondiale, a fronte di qualche raro ed immontabile kit in resina realizzato a livello artigianale in piccole serie, l'SF 260 sale agli onori delle cronache modellistiche quando a fine 2020 KoPro e Special Hobby annunciano quasi in contemporanea l'uscita futura di ben due kits sia per la scala 1/72 che per la 1/48 riproducenti tale velivolo. Prima arrivano i kits in scala 1/72  rispettivamente KPM e Special Hobby e poi viene rilasciato poco più di un mese fa il kit KoPro in scala 1/48 che è il primo SF 260 in scala 1/48 in plastica ad iniezione che arriva sui mercati modellistici, il kit special Hobby in scala 1/48 è di imminente uscita ora che vi stiamo scrivendo. Abbiamo ricevuto da KoPro questo kit che oggi Vi presentiamo e Vi indichiamo come montarlo al meglio per ottenere una convincente riproduzione in scala 1/48.

La scatola a noi pervenuta è quella dedicata alla versione Italiana, va detto che la KoPro realizza ben 4 scatole dedicata agli SF 260 inclusa anche la Turboprop ed una interessantissima SF 260 over USA con una particolare variante mimetica civile. La nostra scatola è quella con denominazione SF 260 EA e sul retro sono visibili le varianti realizzabili da questa scatola.

Il kit permette la realizzazione di un SF 260 in colorazione Arancio del 70° Stormo o nella successiva colorazione Monogrigia tipica della versione EA. Una chicca è la possibilità di riprodurre un esemplare della prima pattuglia acorbatica civile italiana, le Alpi Eagles nella prima colorazione all'inizio degli anni 80.

Rompendo la scatola troviamo una sola stampata in plastica grigia per riprodurre il velivolo, il cupolino in plastica trasparente ed il foglio decals, oltre al foglietto delle istruzioni.

La stampata del velivolo è realizzata in short run con buoni dettagli, oltre ai pezzi per realizzare l'SM 260 standard, include anche i pezzi per realizzare la versione Turbo Prop col muso affusolato, elica tripala ed ogiva più appuntita. Le pannellature sono incise, gli inteni sono dettagliati ed includono l'avionica che in questo velivolo è ospitata nel retro della cabina dietro ai sedili, è anche presente il sedile posteriore a divano come nelle nostre autovetture; sedile che nella versione dell'Aeronautica Militare non va installato.

Disponibili anche delle razziere da non utilizzare sui nostri velivoli e le ruote presentano nel retro anche il dettaglio della pinza freno e del disco.

Come tutti i kits short run i pezzi richiedono qualche pulizia su qualche sbavatura ma a parte questo vedremo che il modello si monta piuttosto bene. Il tettuccio è piuttosto spesso ma molto limpido e riproduce il primissimo tipo con i frames a spessore ed uno spigolo che forma un angolo tra parabrezza e capottina e che quindi va bene per risprodurre un SF 260 Arancione o l'esemplare delle Alpi Eagles. Con una leggera modifica e sfruttando lo spessore della plastica trasparente vedremo come adattare il tettuccio per le versioni arancio dell'ultimo periodo e monogrigie come EA.

Il foglio decals è ben stampato e con colori saturi ma la stampa del film trasparente della decal è fuori registro, per cui molte delle scritte di servizio sono stampate parzialmente fuori dal film quindi si perderanno durante l'applicazione. Il kit permette di realizzare due esmplari della scuola di volo di Latina sede del 70° stormo ed esattamente il 70-43 nella colorazione arancione ed il 70-35 in colorazione grigia. inutile dire che essendo i codici di uguale formato potranno essere anche usati per riprodurre il 70-35 arancio ed il 70-43 grigio. Oltre ai due esemplari militari è possibile riprodurre un esemplare della pattuglia acrobatica civile Alpi Eagles nella primissima colorazione in bianco con gli sponsor Brain.

Montiamo il modello

Gli schemi di montaggio sono piuttosto chiari, e si riducono a due facciate, i pezzi sono pochi e ciò ci permette di mettere in cantiere qualche lavorazione aggiuntiva per rendere il modello più realistico.  Come già indicato alcune parti non verranno usate perchè dedicate alla versione Turboprop e sono indicate in rosso nel foglio pezzi.

Il contatto delle parti di fusoliera è buono ma trattandosi di un kit piuttosto a rtigianale è buona controllare bene il fitting delle parti.

 

Ho iniziato il montaggio di questo SF 260 con l'intenzione di riprodurre Un EA dell'ultimo periodo per cui le mia attenzioni si sono subito rivolte a rendere credibile il tettuccio primo tipo come fosse quello più aggiornato e più aerodinamico retrofittato su tutti i 260 già nel periodo arancione e poi in quello grigio.

La prima cosa che ho fatto foto alla mano è stato abbassare ed avanzare la linea di separazione tra parabrezza e canopy mettendo del nastro gommato tamiya ed incidendo con una lama dentata in acciaio armonico U-Star la linea di separazione e lasciando i vecchi montanti tutti sul canopy.

A questo punto ho provveduto a separare il canopy dal parabrezza lasciando tutti i vecchi montanti sul canopy, andranno poi fresati ed appiattiti.

Sicuramente i commenti di chi legge saranno:"Questo è pazzo a mettere trapanino e moletta sui pezzi trasparenti, madoo!! Ha rovinato tutto!!"

ma a mali estremi estremi rimedi e con le giuste pratiche il tettuccio tornerà lucido, trasparente e brillante. Come si può notare questo lifting rende il tettuccio molto più simile a quello in uso ora sugli SF 260, anche EA.

Ulteriori aggiustamenti portano a rendere il profilo del tettuccio assai simile tanto da rendere impercettible la differenza tra il tettuccio del kit modificato ed il tettuccio dell'EA o arancioni secondo periodo in particolari nelle viste di 3/4 più diffuse.

Arrivati a questo punto ci si deve dedicare a ripristinare l'aspetto cristallino del tettuccio con secciatura con carta abrasiva a grane 800, 1200, 2000 e passaggi di compound, io ho usato i Kcolors 1,  2,3, 4 in successione che ora vengono sostituiti dai Kustomservice One shot Compound ed One shot miracle Wax oppure si possono usare i compound tamiya Fine e finish oppure dentifricio per denti in pasta bianca. In tutti i casi da stendere con un cottonfioc ed asportare con cottonfioc pulito.

Dopo la levigature a lucidatura l'effetto è quello che vedete con dei trasparenti tornati già trasparenti e lucidi ora un bagno nella Future Floor Wax o Pledge rifinirà ulteriormente il pezzo.

dopo il bagno nella cera Future il pezzo va lasciato riposare su uno scottex per permettere di scaricare l'eccesso e far asciugare la cera. Con risultato Cristallino e lo scrivente riabilitato dall'accusa di pazzo furioso del modellismo. Il taglio ci permetterà di lasciare il tettuccio semiaperto come spesso lo vediamo nelle foto del velivolo reale per permettere di arieggiare l'abitacolo. A questo punto però i programmi cambiano dato che l'amico Gen. Di Fiore mi comunica che lui sul 70-43 arancione ci aveva volato, per cui cambio di programma il nostro SF 260 sarà arancione.

Fare un modello per un pilota è comunque impegnativo e non si può soprassedere ad alcuni dettagli che devono essere riprodotti perchè il pilota sa come rimangono i flaps in parcheggio o gli alettoni di profondità dei piani di coda per cui qualche taglio e riposizionamento delle parti mobili si rende necessario anche per dare maggior realismo a questo piccolo modello.

Stesso trattamento faremo poi per i timoni di profondità, ma ora ci dedichiamo alla fase più impegnativa di tutto il montaggio di questo modello: l'accoppiamento tra fusoliera ed ali, sicuramente il punto più critico di tutto il modello. Meglio evitare passaggi frettolosi in questa fase dato che meno fessure avremo alla fine dell'incollaggio e meno dovremo stuccare e carteggiare, per cui molte prove a secco e qaulche aggiustamento sarà necessario per un corretto montaggio.

Il problema più grave da risolvere che a fronte di un buon fitting nella parte posteriore il gruppo ala resta separato nella parte anteriore er cui la tecnica utilizzata è stata incollare la parte posteriore facendola asciugare è poi portare a combaciare la parte anteriore, incollarla e bloccarla in asciugatura con il fondo abitacolo e la parte anteriore della fusoliera.

Ma prima bisogna montare e rifinire l'abitacolo.

Dopo aver montato i sedili, anteriori (quello posteriore non va montato per i velivoli AM) cloche e pedaliera ed avionica su due livelli le parti sono state dipinte con del nero. Il pavimento va in grigio gabbiano scuro 36231  per i sedili ho usato il gunship gray 36118 con lavaggio in nero e schiaritura in grey 36270.

Il kit fornisce le cinture di sicurezza a decal ma l'aspetto delle decals direttamente sui sedili non è mai gradevole. Ho ovviato all'inconveniente attaccando le decals delle cinture su una laminetta d'alluminio, va bene la stagnola cuky ma io ho usato la stagnola della nutella monodose (così mi sono anche mangiato la nutella) dopo ho provveduto a dare dell'azzurro sulle cinture e ritagliarle per poi posizionarle sui sedili in posizione mossa. Ho anche provveduto a realizzare i due plug dell'interfono che da dietro i sedili vegono solitamente poggiati dai piloti in una maniglia presente sulla palpebra del cruscotto.

Il pannello strumenti da dipinto in colore 36231 e poi si può usare la decal in dotazione (presente anche quella per gli EA con i diplay digitali). Sulla spalliera dei sedili vanno realizzare le maniglie che permettono il passaggio delle cinture superiori.

Sulla palpebra del pannello strumenti oltre alla già citata maniglia va riprodotto un piccolo parallelepipedo che simula uno strumento presente.

Una volta montato l'abitacolo e fissata l'ala da dietro si passa a fissarla avanti.

La giunzione posteriore alla fusoliera può essere rifinita con delle plastistrip di spessore adeguato in modo da evitare l'uso dello stucco e facilitare la stuccatura.

Lo spessore potrà essere rifinito con il bisturi. A questo punto s'incolla anche la parte anteriore bloccandola bene con le indispensabili mollette per panni.

Prima di montare il muso è bene rifinire lo strano pezzo riproducente gli scarichi che potra essere dipinto a pennello, io ho usato l'ottimo set Rust and dust della Lifecolor per un effetto ruggine convincente. Magari per i perfezionisti prima una passata di lama del bisturi sul lato dei tubi per togliere il bordo di stampaggio ma vi assicuro che una volta montato non si vedrà.

Prima di montare il muso sarà necessario piombare l'interno ma Vi anticipo che non sarà sufficiente dato che alla fine il velivolo si siederà comunque e non c'è altro spazio disponibile all'interno.

Montato anche il muso si potrà procedere alle lisciature e rifiniture prima della pitturazione, unico punto che richiederà qualche colpetto di lima ed un pò di stucco il punto di congiunzione fusoliera-ali anteriore.

Dopo aver lisciato il modello, ho mascherato col nastro Tamiya, o similare tipo kabuky, le parti trasparenti, ho montato il parabrezza ed ho poggiato il canopy bloccandolo provvisoriamente con l'UHU Tac pafafix ed ho iniziato la pitturazione con un un vecchio primer Grigio scuro che ha risalatato molto le linee eleganti dell'SF 260 tracciate dalla matita dell'Ing. Frati. 

Dopo di che ho voluto dare dei colpi di luce in giallo e bianco prima di dare l'arancio 12197 (32197) naturalmente tutti colori Kustomservice all'acqua.

Praticamente a seguire, dopo l'arancio, il trasparente lucido Kustomservice KSW 100, solo con questi colori è possibile  quasi annullare i tempi di asciugatura.

Ho voluto verificare in luce ambiante il tono e la presenza di preshading dato che in questi aerei il weathering e lo sporco è praticamente inesistente. Dopo la verifica ho deciso di dare un'altra mano di Arancio e successivo lucido ed attenuare ancora di più l'effetto.

Su questo modello non ho fatto lavaggio e mi sono limitato ad un po di fumo nella zona inferiore allo sbocco degli scarichi. Per il resto arancio e lucido.

Dopo aver mascherato le parti su cui dare antiriflesso nero ho spruzzato le aree con il Graphite Black disponibile nella gamma Kustomservice. Nello stesso nero vanno dipinti i montanti longitudinali sul tettuccio ai lati dell'area oscurata in colore brunito.

La parte brunita del canopy è stata riprodotta con il Candy Oxide Black poi lucidato con trasparente lucido KSW 100 tutto Kustomservice. Dopodichè con il Graphite black ho mascherato la parte trasparente brunita e dipinto i montanti longitudinali. (foto reference Drive and Fly Modena)

A questo punto ci si può dedicare alla posa delle decalcomanie croce e delizia di questo kit.

Perchè croce e delizia queste decalcomanie, ottime come stampa, colori coprenti, ottimo film lucido gommoso ed adesivo ma purtroppo sul mio foglio il film è fuori registro rispetto alla stampa e quindi buona parte delle piccole scritte di servizio sono venute stampate direttamente sulla carta e non sul film della decal; ciò significa che parte delle scritte purtroppo non saranno trasferibili sul modello. Dal canto loro le decals si comportano molto bene sia con i liquidi microscale che senza ed attaccno bene sul modello senza creare silvering.

Anche il rosso delle coccarde è leggermente fuori registro rispetto al bianco di fondo producendo un bordino bianco da eliminare a pennello con l'arancio, una volta fatte queste correzioni una mano di trasparente lucido KSW 100 uniforma il tutto.

Archiviate le decals si procede al montaggio dei carrelli, In quelli centrali i bracctti di ripiegamento obliqui vanno autocostruiti con dei pezzetti di plastirod . Il colore dei vani carrelli su questo velivolo sono dello stesso colore della fusoliera quindi arancio con i velivoli arancio e grigio con i velivoli grigi. I carrelli hanno le gambe di colore bianco e le ruote allumminio. L'elica ha le pale nere nella parte posteriore, grigie nella parte anteriore e le tip sono di colore giallo cromo, il coprimozzo nero.

Alla fine ci si dedica ai dettagli come i dissipatori elettrostatici, le antennine inferiori, quela superiore, lucine ed il rinforzo in alluminio nel punto di scorrimento del tettuccio sulla spina dorsale che sale verso la deriva. Tale dettaglio è stato riprodotto incollando una strisciolina di stagnola domopack.

Dopo aver messo un cavetto attorcigliato nell'interno del canopy lo stesso è stato posizionato in posizione semiaperta, fissato il modello su una basetta è pronto per la consegna al suo proprietario che ha avuto la possibilità di volarci...su quello vero. Da notare dentro al parabrezza, poggiato sulla palpebra del cruscotto il quaderno degli appunti del pilota su specifica richiesta del Gen. Di Fiore. un piccolo dettaglio di grande importanza per chi questo aereo lo ha vissuto e per noi modellisti che con i nostri modelli offriamo occasioni di ricordo. Spero Vi piaccia

Buon modellismo

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