FIAT CR.42 MM.8956, 383 Sq.Aut.Ass. Regia Aeronautica, Grottaglie , ottobre 1943 scala 1/32 ICM cat. no. 32021

FIAT CR.42Nel 1943 la Regia Aeronautica aveva ancora in carico alcune decine di FIAT CR.42 usati anche in funzioni anti guerriglia in Slovenia : nei giorni susseguenti all'armistizio dell'8.9.1943 uno di questi biplani riuscì ad arrivare in Puglia e nelle settimane successive ricevette anche le nuove insegne italiane. Con l'ottimo kit in 1/32 della ICM vediamo come riprodurre tale aereo.

Modello, foto e testo di Gabriele Luciani

Ancora nell'estate del 1943,  il biplano FIAT C.R.42 era in dotazione a pochi reparti operativi della R.A. : uno di questi era la 383° squadriglia Autonoma Assalto basata a Zara e Alture di Pola, alle dipendenze del comando Aviazione Slovenia-Dalmazia. Ben ventidue CR.42 erano in carico a questo reparto che continuava ad adoperare questo oramai vetusto velivolo, nell'unico ruolo operativo che lo stesso poteva svolgere, ovvero quello di assaltatore leggero e contro formazioni di guerriglieri. Dopo la proclamazione dell'armistizio, uno dei piloti della 383° sq. il tenente Virgilio Gusmaroli riuscì pilotando un CR.42 ad arrivare sino in Puglia e nell'ottobre del 1943 , lo stesso velivolo era a Grottaglie. Lo stesso ufficiale , con ogni probabilità sempre con lo stesso velivolo, atterrò a Berane in Montenegro per una missione di collegamento con i reparti del Regio Esercito che stavano in quei giorni combattendo contro i tedeschi.E' da ritenere poi che nel corso dei mesi successivi pure questo CR.42 sia stato infine trasferito a Leverano per essere usato per l'addestramento caccia degli allievi piloti della R.A. .

FIAT CR.42

Una foto di questo velivolo è stata pubblicata anni fa e dalla stessa immagine Angelo Brioschi ne ha tratto uno dei suoi ottimi profili a colori pubblicato su "Aeronautica Italiana - Caccia & Assalto 1943-1945 parte III - colori & insegne" : da questa documentazione si evince che questo CR.42 oltre a non avere più le carenature aerodinamiche delle ruote del carello, aveva ricevuto le coccarde tricolori (adottate dalla Regia Aeronautica a partire dal 21.9.1943) mantenendo ancora la fascia bianca in fusoliera, mentre la croce in coda era stata obliterata così come il fascio in fusoliera (questo fin dal 27.7.1943). La mimetica era sempre  lo schema FIAT dei primi anni quaranta, ovvero giallo mimetico 3 con macchie in verde mimetico 3 e Marrone Mimetico 2 e non si notato codici di reparto in fusoliera.

FIAT CR.42

Questo ultimo particolare mi ha convinto ancora di più ad usare il kit ICM in 1/32 che nella sua prima uscita (confezione cat. no. 32021) non aveva insegne italiane ma solo quelle tedesche. In questo rapporto di riduzione in scala inoltre non ci sono ancora fogli decals suppletivi che consentano di ovviare a questa lacuna ed inoltre nel primo kiti prodotto dalla ICM mancano le carenature delle ruote del carrello principale (vedasi la mia recensione kit ICM 32021) : sui fogli Tauromodel invece ci sono diverse coccarde tricolori e quindi...

FIAT CR.42

Sulla costruzione del kit c'è poco da dire...Malgrado la scala e la configurazione biplana, l'assemblaggio va veramente spedito e anche come da scatola la riproduzione è altamente realistica. L'abitacolo è dotato di diversi particolari e costituisce una buona base di partenza per ulteriori arricchimenti tenendo presente che comunque anche se lo stesso è aperto non si vede moltissimo degli interni.

FIAT CR.42

Un filo di stucco va usato solo per eliminare del tutto il segno della giunzione fra le semi ali inferiori e la fusoliera, nonché quella dei piani di coda .

FIAT CR.42

Ma l'aspetto più notevole del kit è quello dell'unione dei montanti alari...In questo caso l'ICM ha dato infatti il meglio di sè: gli innesti sono relativamente rapidi e sono favoriti anche dal fatto che sulle superfici esterne del pezzo che riproduce la parte sottostante della ala superiore e sulle semi ali inferiori, ci sono degli incavi ben sagomati per inserirvi opportunamente le radici delle riproduzioni dei vari montanti alari. Lo stesso dicasi per quelli che si innestano in fusoliera. Alla fine il complesso malgrado il suo aspetto è in realtà molto solido e realistico e basterà solo aggiungere i quattro tiranti fra i due montanti più esterni (riproducibili con filo di naylon) . Nella quarta stampata del kit, quella con la lettera D si trovano le gambe dei carrelli carenate fino alla metà della loro estensione e senza nessuna copertura per le ruote ed anche le forcelle degli stessi carelli: con questi pezzi si può riprodurre la configurazione del velivolo del Tenente Gusmaroli. Le ruote del kit però non presentano l'effetto peso ed andranno opportunamente lisciate nel punto di contatto con la base.

FIAT CR. 42

In questa scala lasciare senza la cappotta il motore avrebbe comportato un notevole lavorìo di aggiunta dele varie tubazioni della stessa unità propulsiva: ho quindi unito con attenzione le varie componenti della suddetta cappotta motore tralasciandone solo una, quella laterale sinistra ed aggiungendo qualche cavo sui cilindri che sono così rimasti alla vista.  Una circostanza da tenere bene in considerazione è quella che nel velivolo reale l'asse motore del CR. 42 rispetto a quella della fusoliera era leggermente spostato a sinistra e verso il basso (era un accorgimento per tentare di compensare la coppia dell'elica; nei caccia  Macchi e nei Breda 65 invece si usavano semi ali di lunghezza differente...) e in 1/32 questo particolare va tenuto ben presente.

FIAT CR. 42

Durante la costruzione del kit ho ritenuto opportuno comunque non unire l'ala superiore e i relativi montanti prima di completare la fase della colorazione in quanto sarebbe stato arduo riuscire a rifinire la parte della fusoliera sotto la stessa ala...Per riprodurre la mimetica ho steso dapprima il Grigio Azzurro Chiaro 1 sulle superici superiori (ritengo che difficilmente ancora nel 1943 ci fossero velivoli della R.A. con le superfici inferiori in alluminata, sia pure con la colorazione precedente agli schemi e alle tinte della Tavola 10 adotta nelle fabbriche italiane nell'estate del 1941), riproducibile con l'Humbrol 140 . Dopo aver riprodotto con l'Humbrol 63 il giallo mimetico 3 del fondo della mimetica ho usato per il verde mimetico 3 e Marrone Mimetico 2 i corrispondenti smalti della DBI Compucolor: questa era una ditta inglese in attività per poco tempo alla fine degli anni ottanta ed aveva realizzato anche la gamma completa dei colori della R.A. come descritti nella tabella allegata alla prima edizione del famoso libro di Umberto Postiglioni ed Andrea Degl'Innocenti "Colori e schemi mimetici della Regia Aeronautica 1935-1943" edito nel 1977 dal C.M.P.R. di Ravenna. Avevo acquistato questi colori al momento della loro uscita e devo dire che malgrado siano passati decenni, avendoli ben conservati , è bastato miscelarli con il diluente sintetico universale e si sono rivelati veramente molto semplici da applicare: ho usato un aerografo a doppia azione Fengda BD-128 ad aspirazione e credo che alla fine il risultato sia soddisfacente...

FIAT CR.42

Dopo aver realizzato la fascia bianca in fusoliera e le obliterazioni della croce in coda e del fascio in fusoliera (fatte con Humbrol 91, ovvero Verde Oliva scuro 2) , ho quindi dato il lucido acrilico Model Master sulle superfici superiori delle ali e della fusoliera per applicare le decals tratte da vecchi fogli decals Tauromodel scelte fra quelle di dimensioni adeguate : queste decals conservano sempre una ottima adesività e i colori sono ben saturi, è un piacere usarle...Terminata la posa delle decals sono passato all'invecchiamento: prima operazione che ho fatto è stato passare con un aerografo a singola azione ed aspirazione Paashe H una mano di cera acrilica Future per proteggere la colorazione e le decals; asciugatasi perfettamente la cera ,  ho steso con un pennello di medie dimensioni un nero a tempera diluito con il Fiele di bue (un prodotto per belle arti) che  ho poi rimosso  con uno straccio imbevuto di acqua, lasciando la tempera nei pochi intersizi del modello e più in generale in modo da dare una velatura non uniforme di sporcizia su tutte le superfici Quello della tempera è un metodo inventato negli anni settanta ma che trovo economico ed efficace...A sigillare il tutto ho dato sempre con l'aerografo Paasche una mano di trasparente opaco KSW 01 della Kustomservice , veramente ottimo e realmente opaco.

FIAT CR.42

Una nota di colore è l'ogiva dell'elica di colore rosso ; terminate tutte le fasi inerenti la colorazione ho quindi aggiunto l'ala superiore e la riproduzine dei vari tiranti, e dei trasparenti delle tre luci di posizione (due alle estremità alari e una in coda) . Come detto ho impiegato poco tempo per assemblare questo ottimo modello e credo anche di aver suggerito un buon modo per realizzare con insegne italiane un kit comprato subitaneamente da molti appassionati italianofili che non hanno aspettato le varie uscite dello stesso kit che la ICM ha poi proposto con confezioni con decals per esemplari della R.A. prima dell'armisitizio.

FIAT CR.42

Anche adesso a costruzione ultimata, ritengo convintamente che questto prodotto della ICM è  un modello che non subirà certo la sorte negletta di molti kit in 1/32 che spesso finiscono per rimanere anni nelle loro scatole presso le abitazioni dei modellisti .

Gabriele Luciani

 

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