Alenia C 27 J Spartan - scala 1/72 da kit Italeri

Abbiamo montato il nuovo kit Italeri del trasporto tattico che il mondo ci invidia.

Modello, testo e foto di Silvio Pietropaolo

Si ringrazia Italeri S.p.A. per aver messo a disposizione il kit oggetto dell'articolo

 

Alenia C 27 J Spartan Commemorativo 5000 F.H.

Aeronautica Militare 46° Stormo Pisa - S. Giusto

modello da Kit Italeri n° 1284 - Scala 1/72

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Appena aperta la scatola del kit del C 27 J, di recente uscita, ci si è resi subito conto che la ditta di Calderara di Reno aveva fatto un ottimo lavoro sia fuori che dentro la scatola. (Leggi la recensione) Un soggetto assolutamente inedito e riprodotto con grande cura. Un aeroplano che ha già conquistato vari mercati internazionali e per la sua versatilità sicuramente ne conquisterà altri. L'Alenia C 27 J nasce dall'evoluzione del Aeritalia Fiat G 222 "Panda". Trasporto tattico compatto, il G 222 viene presentato all'inizio degli anni 80 e vola, nell'Aeronautica Militare, per circa 25 anni. Questo velivolo ha impressionato tutto il mondo aeronautico per le sue indisscusse doti negli atterraggi e nei decolli corti anche da piste non asfaltate. Per altro le sue caratteristiche di volo non sono frutto di una particolare architettura aerodinamica ma di un buon rapporto peso potenza e di una costruzione robusta ed affidabile. Il C 27 J riprende la costruzione e l'architettura del velivolo da cui deriva implementando delle nuove turbine con nuove eliche a sei pale ricurve ed una nuova strumentazione ed avionica. Detto questo non c'è da meravigliarsi se nel catalogo Italeri è prevista come futura uscita anche una scatola dedicata al G 222. Tra gli utilizzatori del C 27 J, oltre all'Italia, vi sono anche gli Stati Uniti, la Grecia, il Marocco, la Romania ed altri utilizzatori.

Il montaggio del kit parte come sempre dall'abitacolo che in questo caso è una vera e propria cabina di pilotaggio. Il kit presenta un procedimento di montaggio particolare in quanto per la fusoliera sono presenti due gusci: quelleo interno per i dettagli del lato interno e quello esterno con le pannellature incise.

La cabina ha tutte le pareti anche dei vani tra cabina e vano di carico. Tutto è dettagliato abbastanza anche in funzione del fatto che una volta dentro la fusloliera si vedrà ben poco.

Io ho messo qualche bracciolo delle poltrone in posizione alzata, giusto per movimentare un tantino gl'interni.

Una volta montato l'abitacolo, gli schemi indicano di attaccare il pavimento del vano di carico e la zona di fusoliera sotto la pancia. E' bene procedere alla pitturazione di ruote e carrelli perchè vanno montati prima di incollare la zona della pancia. Per altro bisogna pensare che il modello richiede una cospicua dose di piombini per eviatre che si sieda sulla coda. Nelle istruzioni vengono indicati 50 g. ma io mi sono fermato a metterne soltanto 35 g. più qualche piombino da pesca.

Come si vede da questa foto lo spazio per i piombini c'è, sotto abitacolo e pavimento vano carico. Anche il carrello anteriore ed i rispettivo vano, vanno montati prima di chiudere le fusoliere. Nella consolle centrale ho aggiunto il maniglione d'emergenza di colore giallo e nero a strisce.

Il pannello strumenti riproduce quello del C 27 J con i suoi display multifunzione.

Per la piombatura mi sono tornati molto utili dei piombi adesivi per equilibrare le ruote delle auto (sono quelli che si usano per l'equilibratura delle ruote con i cerchi in lega), per cui fatevi amico il gommista che sicuramente non rifiuterà di fornirvene qualcuno. Come si vede nella foto ho provveduto a dipingere e preombreggiare tutto il fondo, oltre che i carrelli centarli. Per il preshading ho usato del Nato Black Tamiya, per il colore della fusoliera il 36373  UA 036 della Life Color che ho trovato molto convincente come tono per il monogrigio tipico degli aerei Italiani, quando sono ancora piuttosto nuovi. I carrelli ed i cerchioni dele ruote sono in Boeing Grey 16550.

Stessa cosa ho fatto sulle semifusoliere prima ancora di chiuderle, completando la verniciatura in prossimità dei finestrini. Ciò mi ha permesso di montare i finestrini, poi, dall'interno e di mascherare i finestrini con il Maskol, senza preoccuparmi troppo di essere preciso sul bordo dato che sotto era già dipinto. la cabina di pilotaggio è piuttosto scura ed è stata dipinta con Nato Black, Nero Semilucido e Grigio 36081.

 

Anche nei ripostigli ho aggiunto un pò di pallini da pesca annegati nella colla Vinilica.

Una volta provato l'incollaggio delle due semifusoliere, haimè ho dovuto notare che la valva di sinistra, guardando nel senso di marcia, era pesantemente svergolata verso l'esterno. Ho proceduto allora incollando le fusoliere e facendo fare presa alla parte posteriore. Una volta fatta presa nella zona di coda, ho passato la colla liquida Tamiya, tappo arancio, nella fessura del muso e poi ho chiuso Il tutto pressando con le mani, con dei morsetti e tenendo fermo il tutto con del robusto nastro isolante da elettricista che mantiene una presa piuttosto tenace. Una volta asciutto il tutto ho potuto rimuovere il nastro.

Il sistema delle ali - gondole motori, si monta molto semplicemente e richiede pochissimo stucco soltanto un pò sopra le gondole dei motori.

Alcuni dei componenti durante il montaggio, notare i condotti aria e scarico turbina e le bellissime eliche esapala.

Qui tutto conbacia quasi alla perfezione anche se l'ala sembra un pò troppo curva.

Notare il gap sul muso, tra pancia e fusoliera e all'attacatura dell'ala sul dorso fusoliera.


Una buona stuccatura risolverà il tutto.

All'interno della calotta della vetratura cabina va inserito il pannello interruttori sul cielo cabina, dopodichè il kit non fornisce altro. Pecuilarita dei C 27 J Full optionals sono i due particolarissimi Head Up Display,  con i proiettori, messi ai lati del pannello interruttori e gli schermi olografici appesi in prossimità del parabrezza a mò di aletta parasole. Per altro, i finestrini superiori sono sempre coperti dall'interno con una sorta di tendina trapuntata a rombi che ha la funzione di schermare gli strumenti dalla luce solare diretta. Con un pò di acetato (schermi olografici), dei plastirod (proiettori HUD) ed un vecchio tubetto di pomata (tendine trapuntate) ho realizzato i due microscopici HUD di cui se ne vede uno completo nella foto sotto.

Inutile eccedere nel dettaglio tanto poi non si vedrà praticamente niente da fuori.

Dopo la mascheratura dei finestrini, viene effettuato il montaggio del trasparente, tramite colla vinilica Vinavil.  Il pezzo è poi tenuto in sede tramite del nastro adesivo.

Una volta asciutta la Vinavil, si maschera intorno alle aree da stuccare con lo stucco fine Tamiya. Anche durante la carteggiature il nastro rimane in sede a preservare i trasparenti da non rovinare con carta ed acqua.


Finita la carteggiatura il nostro modello è pronto per essere dipinto. Si comincia con il nero semilucido per eliche e bordi d'attaco di ali, coda e deriva. Le eliche finite sono molto realistiche, il rinforzo sul bordo è fatto col 56 Humbroll.

Dopo si mascherano le parti da lasciare nere.

Ora siamo pronti per dare il Grigio 36373 in vari passaggi velati fino ad ottenere l'effetto desiderato.


A seconda del tipo di usura che si vuole riprodurre si può lasciar trasparire il preshading sottostante, ma il nostro C 27 J è piuttosto nuovo per cui daremo qualche altra mano di grigio.

Ora ci siamo. Le bocche delle prese d'aria sono ripassate con l'argento lucido Humbroll e su tutto il modello viene data un'abbondante doppia mano di cera Future passata a spruzzo. Il modello è pronto per ricevere le decalcomanie. Prestate attenzione a non cadere nello stesso errore che ho fatto io montando il modello. E' mia prassi solita incollare buona parte delle antenne a lama presenti sopra e sotto i velivoli quando ancora non sono stati dipinti. Questo per ottenere una migliore presa della colla liquida ed avere una giunzione senza tracce d'incollaggio. Anche per il C 27 J avevo attuato questa tecnica. A modello dipinto e lucidato con tutte le sue belle antennine mi rendo conto che sul dorso, proprio dove avevo accuratamente posizionato tutte le mie belle antennine, proprio lì avrei dovuto mettere le decalcomanie riproducenti tutta la walkway che tipicamente percorre il dorso di tutti gli aerei da trasporto. E mò che fare? Con calma e sangue freddo (e molto dispiacere) ho dovuto spezzare alla base le quatto antenne incriminate, mettere le decalcomanie, ridare la Future su tutto il modello e poi, con molta attenzione, ho dovuto reincollare tutte le antennine al proprio posto. Per cui anche se non sta scritto da nessuna parte, ricordarsi di incollare le antennine sul dorso soltanto dopo aver messo le decalcomanie.

Particolare attenzione va posta alla decalcomania con il logo delle 5.000 ore di volo dal lato dove è possibile montare il portello aperto. Questo portello può essere montao aperto mantenendo gli spinotti che si vedono in foto, ma se si mantengono gli spinotti non è possibile poggiare il portello in sede per mettere la decalcomania e poi ritagliarla lungo il bordo del portello in modo da mantenere la parte sulla fusoliera e quella sul portello. Non potendo fare questo, ho poggiato la decals sul portello ed ho ripassato con una matita il bordo del portello sul retro della decal. A questo punto l'ho ritagliata, mettendo la parte sul portello ed il resto sulla fusoliera, con il risultato che vedete.

Due parole vanno dette sulle decalcomanie. Le decals che Italeri sta inserendo nei suoi più recenti kits sono uno spettacolo per adesività, risoluzione di stampa e coprenza, è tecnicamente impossibile creare del silvering, sono lucide, gommose e molto sottili. si adattano bene alle superfici curve ed entrano in ogni incisione, non hanno praticamente bordo. Basta che il modello sia lucido e non ci saranno problemi per la posa. Anche l'utilizzo dei liquidi Microscale, Micro set e Micro sol, sicuramente migliora il lavoro ma non è indispensabile. Io comunque li ho utilizzati ottenendo decal praticamente dipinte e senza silvering. Dopo aver finito la posa ho dato un'altra mano di Future ed una volta asciutta ho mischiato tre parti di Grigio di Paine ed una parte di Nero ad olio diluiti con il White Spirit ed ho ripassato tutte le incisioni delle pannellature. Il risultato è più tenue del lavaggio fatto col semplice nero e si adatta meglio alla riproduzione di un soggetto con vita operativa breve.

Alla fine ho aggiunto una serie di piccoli Pitot, Anemometri e sensori varii sul muso che migliorano il realismo del modello.

Sono stati anche aggiunti idue cordini che tengono pesa la scalette ed i tergicristalli sul parabrezza.

Un piccolo particolare, ma non trascurabile dato che sta proprio sul naso, non è riprodotto sul kit Italeri. Molti dei radomes moderni hanno sulla loro superficie dei filetti di materiale metallico in genere disposti radialmente. Anche il C 27 J ha questi dettagli sul radome che per altro sono ben visibili anche a distanza. Ho, quindi, cominciato a cercare nella mia banca decals delle striscioline che ho trovato tra le decals dei bordi delle walkwais degli F 16 in scala 1/72, esattamente F 16 A Plus Hasegawa. Ne ho ritagliato 8 sezioni di circa 12mm di lunghezza e le ho messe foto alla mano come presenti sul radome. Ho anche trovato 6 pallini neri che ho posizionato sull'anello esterno del radome. Il risultato è un pò evidente sul dettaglio ma alla normale distanza di osservazione rende decisamente in modo realistico. Diciamo che una velata di grigio 36373 stempererebbe un poco l'effetto ma ho ritenuto che alla fine va bene anche così.

Notare gli anemometri sotto alle gondole motori. Alla fine una mano di trasparente satin Lifecolor ha dato la finitura che vedete, qualche lucina ed il mio C 27 J è pronto a tempo di record pur senza rinunciare al dettaglio ed al realismo. Qualche appunto: il montaggio delle semifusoliere è un pò complicato e richiede qualche aggiustamento e dello stucco, il mio modello aveva una valva svergolata all'altezza del laterale abitacolo, anche l'ala è un tantino troppo curva sul dorso; Il grigio con cui sono stampate le decals è un poco chiaro, un maggiore contrasto tra il grigio della fusoliera e quello delle decals sarebbe stato auspicabile. Par l'ala un pò curva, in un primo tempo, ho deciso di lasciarla così, sicuramente con un'intervento correttivo al punto d'attacco sulla fusoliera prenderebbe una posizione più dritta in vista frontale, anche se l'ala di questi aeroplani non è perfettamente livellata. Dalle foto sotto ognuno potrà trarre le dovute conclusionie magari effettuare la correzione del caso. Ma in effetti confrontando un poco le foto l'intervento va fatto, per cui vediamo qualche indicazione su come affrontare il problema.

Aeritalia G 222 in rullaggio all'aeroporto di Gioia del Colle, foto di Gabriele Luciani

Rispetto alla foto sopra, l'ala del modello sta un pò "abbioccata" rispetto all'aereo vero, in base a come sono stampate le parti e la stessa risulta un poco curvata verso il basso anche se alla fine i terminali sembrano in posizione orizzontale. Anche le gondole dei motori tendono un poco a chiudere nella parte bassa verso la fusoliera. Sicuramente inserendo alcuni spessorini sotto l'ala nel punto di contatto con la fusoliera l'inconveniente dovrebbe essere facilmente risolto, in quel caso però i terminali potrebbero svettare in pochino verso l'alto. Va considerato l'effetto della vista del velivolo in foto che sicurmente è presa da un punto di vista più basso rispetto al dorso del velivolo per cui , la parte del trave alare che passa ad incrocio sulla fusoliera è spesso poco visibile. Di seguito vediamo cosa fare e quale sarà il risultato della modifica.

Così è l'effetto da scatola, senza modifica,

Così è l'effetto dopo la modifica.

In effetti la resa è decisamente più credibile. Non si tratta di un difetto del kit ma la maggiore chiusura verso il basso è dovuta all'effetto dell'incollaggio del bordo inferiore dell'ala sulla fusoliera che è un pelino più stretta dello scasso dell'ala, del resto se così non fosse non potremmo proprio montare l'ala. Il lavoro da fare non è complesso, ma vi raccomando non fatelo come ho fatto io a modello ultimato, è piuttosto rischioso. Meglio effettuarlo durante il montaggio. Si tratta di incollare uno spessorino (una strisciolina) da 0,25 mm (2 decimi e mezzo di millimetro) al punto di contatto tra semiali inferiori e fusoliera. Tutto quì, come d'incanto l'ala prenderà il giusto "diedro" una volta in posizione.


Ma stiamo cercando il pelo nell'uovo dato il risultato ottenuto sul modello senza particolari patemi d'animo e con una buona dose di sano modellistico divertimento e buona soddisfazione.

Buon Modellismo





 

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