Aermacchi MB 339 A PAN MLU da kit Frems scala 1/48

E' il macchino più famoso al mondo. In un Modello di Sergio Orrù da kit Frems in scala 1/48 scopriamo l'MB 339 A delle nostre Frecce Tricolori.

Modello testo e foto di Sergio Orrù.

 

 

L'Aermacchi MB-339 è un aviogetto monomotore biposto da addestramento avanzato e da appoggio tattico leggero prodotto dall'azienda italiana Aermacchi(ora AleniaAermacchi) dagli anni settanta e in dotazione principalmente all'Aeronautica Militare.

(Foto Silvio Pietropaolo - Courtesy 61° Stormo)

Nella sua versione MB-339PAN è l'attuale velivolo utilizzato dalla pattuglia acrobatica nazionale Frecce Tricolori.

Progettato dall'ingegner Ermanno Bazzocchi e costruito dalla Aermacchi di Varese (M=Macchi, B=Bazzocchi), la sua cellula deriva direttamente da quella di un altro famoso aereo da addestramento italiano, l'MB-326. La parte anteriore però fu completamente ridisegnata per permettere lo scalamento in altezza dei due posti di pilotaggio per garantire migliore visibilità (soprattutto in atterraggio) all'istruttore, seduto nel sedile posteriore.

Grazie alla sua grande manovrabilità, l'MB-339 fu scelto nel 1982 dalla pattuglia acrobatica italiana, le Frecce Tricolori, in sostituzione dei vecchi Aeritalia G-91. Gli aerei consegnati alla Pattuglia Acrobatica Nazionale sono stati ridenominati MB-339A PAN e sono equipaggiati con impianti fumogeni (verdi, bianchi e rossi -come la bandiera italiana-) usati per evidenziare le acrobazie aeree, inoltre sono state apportate diverse migliorie ai velivoli per renderli più adatti al nuovo compito. Analoghi esemplari, già acquistati a suo tempo dagli Emirati Arabi Uniti, sono stati appositamente modificati ed equipaggiati per operare nella pattuglia acrobatica dell'emirato.

L'MB339 PAN ha una lunghezza di 10,97mt, apertura alare di 10,85 mt, altezza 3,99 mt.
Il peso a vuoto è di 3125 kg e max al decollo di 5895 kg. Il motore è un turbogetto Rolls Royce Viper 632-43 con una spinta di 17,8 kN. Vel. Max 898 km in quota ed una velocità di salita di 33,5 mt/sec. Autonomia di 1760 km e 3600 km in trasferimento. Tangenza max 14,600mt


Il modello


Il modello da me costruito è in scala 1:48 prodotto dalla ditta Italiana Frems. Le stampate sono in ottima plastica grigio scuro, trasparenti fini e limpidi ( a parte una fastidiosa linea di giunzione in mezzo al trasparente del cockpit che va tolta con carta abrasiva finissima bagnata e poi lucidata con il compound Tamiya ed ancora immersa nella Future). L'unico neo sono le pannellature un pò troppo profonde. Il kit si monta abbastanza agevolmente e risulta piacevole anche montato solo da scatola. Io, ho voluto usare il foglio di incisioni apposito della Eduard. Molti elementi fotoincisi sono aprossimativi ed errati, quindi  ho usato solo alcune parti come cruscotto, pannelli di ispezione, cinture etc.

Nel cockpit ho costruito numerosi particolari con rod evergreen, plasticard, filo di stagno, avvalendomi dello splendido walkaround che trovate in questo stesso sito. Sempre con gli stessi materiali ho particolareggiato i vani carrello. Le gambe dei carrelli sono state migliorate ricostruendo con il punch & die numerosi bulloni. I due ugelli di scarico dei fumi colorati sono costruiti in tubetto di ottone.

La luce posteriore sopra lo scarico è stata fatta con una goccia di colla vinilica. Le decals sono leggermente spesse ed abbisognano di una buona dose di ammorbidenti per poter aderire alle pannellature. La colorazione inferiore è stata effettuata con l'Alluminium della AlcladII. Per le superfici blu ho usato lo smalto X374 " Frecce Tricolori" della Xtracolor. A colore asciutto ho dato alcune mani di Future per sigillare le decals e simulare l'aspetto lucido e pulito del velivolo.

I vani carrello sono in Interior green della Italeri, i pneumatici in Nero Nato acrilico della Tamiya. Gambe carrello in alluminio Tamiya, così come l'interno dell ugello motore che è poi stato trattato con pigmenti in polvere per simulare lo sporco e l'azione del forte calore. Il figurino è un pilota Americano della Hasegawa, opportunamente modificato.

La basetta è in compensato dove ho simulato le piastre di cemento con righello in acciaio e punteruolo. Dopodichè è susseguita una colorazione con primer grigio spray Tamiya, preshading con nero, poi grigio chiaro acrilico Tamiya e lavaggio selettivo con nero diluito. L'erbetta al lato è di provenienza fermodellistica, incollata con vinavil.


Come primo modello, dopo trenta anni di pausa, mi ha soddisfatto. Sono cosciente che ci sia parecchio da migliorare, soprattutto nella verniciatura, ma credo e spero di migliorare con il tempo.

Una caro saluto a tutti!

Buon Modellismo da Sergio Orrù

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