I.A.I. "Nesher" del 144° squadron "The Keepers of the Arava" – Heyl HaAvir - Ottobre 1973, da kit Italeri scala 1/48 del Mirage III E Cat. no. 2674 con conversione High Planes Models

nescherNel settembre del 1969 , circondato da un alone di segretezza, volava il prototipo del caccia supersonico israeliano Nesher. Prima della recente apparizione di un kit espressamente dedicato a questo velivolo, per realizzarlo in scala 1/48 bastava un semplice lavoro di conversione...

Modello, testo e foto di Gabriele Luciani

 Alla fine degli anni sessanta, il principale velivolo della Heyl HaAvir era ancora il Dassault Mirage III C J "Shahak" che usato per lo più come intercettatore, era stato sfruttato anche come velivolo da attacco al suolo, ruolo dove aveva palesato qualche limite. I responsabili dell'aviazione israeliana ritennero quindi opportuno chiedere alla casa costruttrice francese lo sviluppo di una nuova versione del Mirage, la V, con una avionica semplificata rispetto ai C israeliani ed ai Mirage III E, una maggiore autonomia, ed un motore più potente, anche per poterlo meglio usare come bombardiere tattico. La nuova versione era basata sulla precedente E: questa rispetto alla C aveva una parte anteriore più lunga tanto che nella E le prese d'aria principali laterali del motore si "fermavano" alla linea perpendicolare posteriore del vano pilota mentre nella C arrivavano sin quasi al seggiolino;  la deriva inoltre perdeva il prolungamento anteriore che ospitava una antenna VHF nella versione C. La V, denominata in principio anche 5J, era ancora più lunga della III E con un radome anteriore più appuntito e con un rigonfiamento sottostante con una antenna a lama,  ed il carrello anteriore aveva due fari.

nescher

Dopo la vittoriosa guerra preventiva del giugno 1967, Israele venne però a perdere il suo principale alleato e fornitore di armi dai primi anni 50, la Francia, che piegata dal ricatto petrolifero arabo, dichiarò un embargo unilaterale, rifutandosi di consegnare i Mirage V peraltro già pagati e restituendo il denaro corrisposto anticipatamente solo dopo alcuni anni !!! Questo clamoroso voltafaccia, convinse la dirigenza israeliana a svincolarsi maggiormente dalla dipendenza dalla dipendenza dall'estero nel campo della difesa procedendo a diversi programmi, anche nel settore aeronautico dove vennero incrementate le capacità della Israel Aircraft Industries Ltd.. Il primo passo fu la manutenzione dei Mirage III C ancora in servizio con l'aviazione israeliana e la loro progressiva rimotorizzazione con lo Snecma Atar 9 C-3 installato sui Mirage III E francesi, ovvero con un propulsore più potente di 200 kg rispetto a quello dei Mirage III C, ma subito si pensò ad una autonoma produzione del Mirage V, i cui piani di costruzione arrivarono alla I.A.I. tramite delle operazioni di spionaggio industriale. Sembra che anche in questa occasione gli israeliani hanno sfruttato la preziosa collaborazione dell'ingegnere aeronautico svizzero Alfred Frauenknecht che aveva già fornito i piani di costruzione dello stesso Snecma Atar 9 C-3 (l'aeronautica militare elvetica aveva infatti in servizio il Mirage III E, prodotto in Svizzera su licenza); anche le esperienze maturate in Francia presso la casa madre Dassault, da parte dei tecnici della I.A.I. (che comunque produceva su licenza parti per il Mirage IIIC) furono certo sfruttate per realizzare infine un vero e proprio clone del Mirage V, anche se forse, una tacita connivenza da parte francese sotto sotto ci deve esser stata...Comunque siano andate le cose, il primo volo di questo caccia, denominato Nesher (aquila) avvenne nel settembre 1969 nel più assoluto segreto; in seguito ne vennero prodotti una quarantina di esemplari ma la loro esistenza rimase misconosciuta sino alla fine degli anni 70, quando, insieme ai superstiti Mirage IIIC israeliani, 26 dei Nescher usati dalla Heyl HaAvir vennero venduti tutti all'aviazione argentina dove vennero ribattezzati Dagger (daga, spada) : fu solo in questa occasione che il velo di segretezza venne tolto, e su alcune monografie di produzione israeliana apparvero delle chiare foto dei Nescher in servizio con la Heyl HaAvir. Solo recentemente però, si è appreso che i Nesher furono distribuiti al 117° "Hornet" Squadron, 144° squadron "The Keepers of the Arava" e del 253 "Negev" Squadron, e come già avvenuto negli anni 60 con gli Shahak , furono un atroce avversario per i velivoli arabi che venivano abbattuti a decine dai piloti dei Nescher, tanto che uno degli assi della Heyl HaAvir, Glora Epstein, detentore di 17 abbattimenti (record mondiale assoluto per caccia supersonici) conseguì otto di queste vittorie con il Nescher 561 in carico al 117° "Hornet" Squadron. Ben diversa invece fu la sorte dei Dagger argentini durante la guerra delle Malvinas nel 1982...partendo dalle basi continentali questi arrivavano sulle isole contese agli inglesi al limite del raggio dell'autonomia e con questo ristretto margine di manovra erano spesso facile preda dei tozzi ma più agili Sea Harrier della Royal Navy basati sugli incrociatori portaeromobili inglesi che operavano in possimità delle stesse isole Malvinas.

Per realizzare modellisticamente il Nescher in scala 1/72 , nella metà degli anni 80, proprio sulla scia della risonanza del conflitto delle Malvinas, una ditta turca, la Pioneer, mise sul mercato un mediocre kit in plastica dedicato al Dagger (che rispetto alla versione israeliana differiva all'esterno solo per una antenna a lama presente sotto la parte anteriore del velivolo). Le uniche alternative a questo modello erano l'elaborazione delle parti anteriori dei vecchi kits presenti sul mercato dedicati al Mirage III E dalla Frog, dalla Revell e dalla Heller (questo ultimo prevedeva parti anche per il Mirage 5BA belga, che

muso

aveva un muso simile ma non identico a quello dei Nesher ). Oggi ci sono i kits in plastica short run della australiana High Planes Models che hanno risolto il problema in modo ottimale per la scala 1/72. Nulla da fare nella scala 1/32 dagli inizi degli anni 70 dove esistono solo due kits della Revell dedicati rispettivamente al Mirage III E ed al Mirage V, questo ultimo ancora nel catalogo 1977 della multinazionale tedesca veniva presentato come 5J e con insegne israeliane !!! Questo si poteva usare per riprodurre il Nescher a patto di reinciderlo tutto avendo le pannellature in rilievo...In 1/48, dalla francese Fonderie Miniatures (forse) vennero prodotti due kits in plastica short run rispettivamente per il Mirage VF e il III R/RD, modelli però difficilmente reperibil, anche se il primo sarebbe ottimale per riprodurre un Nescher se . In scala 1/48 la Ente Scambi Coloniali Internazionali annunciò nel 1979 una famiglia di distinte confezioni per il Mirage III C ma anche per la versione III E e per il 5 BA belga : dopo la cessazione delle attività da parte della E.S.C.I. a metà degli anni 90, questi kit si sono persi un po' fino a quando nel 2010 lo stampo del Mirage III E è stato ripreso da Italeri che lo ha anche riproposto con una confezione (cat. no. 2764) con un sontuoso (a dir poco...) foglio decals per ben nove esemplari francesi che in pratica "coprono" i 30 anni d'impiego di questo bisonico presso l'Armée de l'Air. Al foglio istruzioni della Italeri si accompagna un pieghevole in lingua francese ed in formato A 3 con i profili a colori dei caccia che si possono riprodurre con le decals del modello. All'epoca in cui ho iniziato l'assemblaggio proprio di questo kit non c'era ancora la confezione specificatamente dedicata da Italeri al Nescher/Dagger (cat. non 2721) uscita come novità 2013 proprio quando (sic!) io terminavo la costruzione del Mirage III E convertito in Nescher con la conversione in resina della High Planes Models. In effetti il Mirage III E ex E.S.CI. si presta benissimo a rappresentare un Nescher pure perché fra i pezzi presenti nel kit, anche se fra quelli da escludere perché pensato per il Mirage III C (anche lui prodotto dalla E.S.C.I. con molte, forse troppe, parti in comunque con gli altri modelli del III E e del 5) c'è la

deriva  

riproduzione del prolungamento anteriore della deriva. La Italeri ha ripoposto inalterati i modelli E.S.CI. della famiglia dei Mirage a delta che presentano alcune caratteristiche dell'epoca in cui furono concepiti e che oggi vengono ritenuti dei difetti come quello delle pannellature esterne realizzate in rilievo o della strumentazione del vano pilota riprodotta con le decals. Il modello è composto da quattro stampate più i trasparenti del vano pilota (con la parte mobile del cockpit separato da quella anteriore); da notare la presenza di diversi carichi alari, fra cui vari tipi di serbatoi, quelli più grandi non mi sembra di averli visti su velivoli israeliani. Prima di iniziare la costruzione è opportuno incidere con un coltello da modellismo le pannellature seguendo quelle in rilievo del kit: è una operazione un po' noiosa, forse un terzo del tempo che si impiega per costruire il kit se ne va via per questo lavoro, ma almeno la plastica è abbastanza morbida ed il risultato finale dà tutto un altro aspetto al modello. Quando finalmente si termina la re-incisione del modello, si deve affrontare il secondo aspetto negativo dello stesso, ovvero la vasca abitacolo che certo non è particolareggiata al massimo...

nesher

Come detto la strumentazione è riprodotta con decals mentre il seggiolino non ha un bello aspetto e comunque nel Nescher era il tipo JM-6 zero-zero della Martin Baker. In questo caso le alternative al'autocostruzione sono molto poche, non ci sono sets di miglioria e dettaglio ad eccezione di un set in resina che in pratica è la clonazione di alcune parti del modello Eduard del Mirage III CJ ! Fortunatamente il colore dominante nel vano pilota è il nero...

conversione

Per il resto la costruzione non evidenzia particolari problemi, neanche per l'unione del cono anteriore in resina della High Planes Models - (  High Planes Models - Conversione per Mirage V, Nesher, Dagger), alla fusoliera in plastica del kit che comunque richiede un filo di stucco per meglio allinersi ed ultriori stuccature ...fusoliera

per lo più nella zona di unione del terminale di scarico del motore alla fusoliera, dei tre pezzi in cui è scomposta l'ala (un pezzo per la velatura inferiore e due per le semi ali superiore) e di questa alla fusoliera. Svolgendo, come mio solito, una costruzione come da scatola, ho terminato la costruzione delle componenti principali del modello, omettendo temporaneamente carrelli e carichi bellici subalari per essere più libero nella fase della colorazione.

grigio

Questa è iniziata con la stesura di una mano di grigio a smalto Testor's, operazione doverosa per controllare le varie incisioni che replicavano le pannellature esterne e per controllare la buona riuscita delle stuccature. Steso del colore nero sulle pannellature, sono passato quindi alla riproduzione della mimetica esterna. L'esemplare da me scelto è il Nescher 502 del 144° squadron "The Keepers of the Arava" , soggetto di una foto e di un trittico apparso su Kne Mida 24, maggio 1996, pubblicazione ufficiale della branca israeliana dell'I.P.M.S..

Questo velivolo aveva i grandi triangoli giallo neri introdotti il 14.10.1973, quando nel corso della cosiddetta Guerra dello Yom-Kippur, anche dei Mirage V libici (ironia della sorte un velivolo concepito per le esigenze di Israele venne venduto ad un suo acerrimo nemico!) contribuirono all'aggressione di Israele con dei bombardamenti: per meglio identificare i propri velivoli con ali a delta, la H.H.A. applicò sugli stessi tali distintivi ottici mantenuti sino alla 1978.

giallo

In molti kits dedicati ai velivoli israeliani e in fogli di decals suppletivi , questi triangoli sono riprodotti con delle decals ma ho preferito realizzarli sul modello con colori e mascherature di nastro Tamiya, ancora prima di stendere i colori della mimetica. Non ho usato decals per diversi motivi: la ampiezza in scala 1/48 di tali distintivi ottici, il fatto che spesso le decals che li riproducono non sono corrette e/o sono scarsamente coprenti tanto da lasciar trasparire la mimetica sottostante ed inoltre la circostanza che, sotto le ali, dovrebbero coprire anche le grosse carenature dei meccanismi di attuazione degli alettoni...Per di più poi, se si decide di aggiungere dei carichi bellici si deve porre una estrema cautela nell'incollarli alle ali nei punti coperti dalle decals ...

giallo

Ho usato quindi un colore acrilico giallo opaco di Italeri, steso sul fondo grigio chiaro uniforme: in questo modo traspariva solo il precedente pre ombreggiamento del nero !!! Coperto il giallo, sono passato ai colori della mimetica : i Nescher durante il loro servizio con la H.H.A. erano sempre tutti mimetizzati con lo schema a tre toni introdotto dalla H.H.A. subito dopo la guerra del 1967 (denominato "1970's desert color").

mimetica

I colori usati per riprodurlo sono stati i seguenti: superfici inferiori in F.S. 35622 tradotto in scala con l'Humbrol 122; superfici superiori con fondo in giallo F.S. 33531 = Testor's 1706,  bande di colore verde F.S. 34227 = Testor's 1716 e di colore marrone F.S. 30219 = Testor's 1742.

mimetica

Le bande dello schema mimetico non erano sfumate ma anzi da un esame attento delle immagini dei vari velivoli israeliani sembrano avere dei contorni abbastanza netti fra loro. In alcune zone come gli interni di alcune della pannellature più grandi, ho ripassato i vari colori, specie il giallo sabbia, con l'aggiunta di bianco. Aiutandomi sempre con mascherine, ho realizzato il radome anteriore e le cornici dei triangoli in nero opaco, mentre i conetti delle due grandi prese d'aria del motore e gli interni delle stesse vanno in bianco opaco, gli interni dei vani carrello e relative gambe di forza e cerchioni in alluminio (i copertoni in grigio scuro).

A mano libera, per lo più sotto le ali, ho effettuato qualche passaggio di colore grigio scuro molto diluito per riprodurre i fumi di scarico dei cannoni e le perdite di lubrificanti vari. Passata una mano di trasparente acrilico lucido ho posizionato le decals : queste sono state prese da fogli vari fogli decals (insegne di nazionalità Superscale, stencils parte dal foglio decals del kit Eduard sul Mirage III C J parte da quelli del kit Italeri,

stemma

stemma di reparto dal foglio Almark A 48-20). Finito con le decals, ho messo la cera acrilica Future per applicare la riproduzione della patina di invecchiamento : anche in questo caso ho usato il semplice ed economico ma molto efficace metodo del colore a tempera nero diluito con acqua e fiele di bue, steso con il pennello, sul quale poi dopo qualche minuto ho passato uno straccio imbevuto d'acqua. Tutte le varie incisioni sulle superfici esterne del modello, ed anche i diversi interstizi, hanno così trattenuto il colore ed anche questo ha contribuito a dare una realistica riproduzione dell'invecchiamento del velivolo.

mimetica

Il passaggio finale di trasparente acrilico opaco ha terminato la fase della colorazione: ho quindi aggiunto le varie parti che ho tralasciato per aver una maggiore libertà durante le fasi della colorazione, come i carrelli le cui gambe di forza, le ruote, le coperture dei vani carrelli, il canopy che si colloca senza alcun problema nel suo alloggio (alla parte mobile ho aggiunto auto costruendole con scarti di foto incisioni le riproduzioni degli specchietti retrovisori), il tubo di pitot, una antenna a lama sotto l'abitacolo pilota . Come armamento ho installato sotto le ali un serbatoio ventrale e i due missili Sidewinder sui piloni più esterni: dalle foto ho notato che il primo era in alluminio mentre i missili in bianco opaco.

nescher


Il gradevole aspetto dell'aereo reale e, mi sia consentito, del modello da me realizzato, non solo mi ha ripagato dell'impegno profuso nel realizzare un Nescher partendo dal Mirage IIIE con la conversione High Planes, ma non mi ha fatto rimpiangere troppo di non essere partito dalla confezione espressamente dedicata al Nescher da Italeri, che, come molto spesso avviene nel modellismo statico, usciva quando io terminavo il modello !!!

Gabriele Luciani

 

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