Republic F 84 F Thunderstreak "Getti Tonanti - 5 giallo" 1960 da kit Italeri scala 1/48

Una della pattuglie acrobatiche che hanno preceduto le nostre Frecce Tricolori, i Getti Tonanti hanno rappresentato il meglio della scuola acrobatica della nostra Aeronautica Militare. Vediamo come dal Kit Italeri abbiamo ottenuto il mitico "5 Giallo" l'aereo Capoformazione del Cap. F. Picasso.

Modello, testo e foto di Silvio Pietropaolo.

Anni 50 e 60, periodo in cui, a seguito dei corposi aiuti americani del dopoguerra, gli aerei di certo non scarseggiavano nella nostra Aeronautica Militare. Ne avevamo così tanti da permettere ad alcuni dei più importanti reparti della Caccia di formarsi ognuno un proprio acrobatic demostration team. Il 5° stormo iniziò l'attività acrobatica con la pattuglia Guizzo, e contribuirono anche alla realizzazione del film "I 4 del Getto Tonante" dalla trasposizione italiana del nome Thunderjet che identificava l'F 84G. Proprio dal titolo di questo film si decise di formare una nuova pattuglia per il 103° Gruppo del 5° Stormo, chiamata appunto Getti Tonanti. Particolarmente famosa divenne la formazione del secondo periodo della pattuglia nel biennio 1959 - 1960, quando i Getti Tonati divennero anche testimonial dei Giochi Olimpici di Roma 1960 portando sulle derive dei 6 F 84 F multicolori i 5 Cerchi Olimpici.

Caratteristica dei Getti Tonanti è che i 5 F 84 della formazione acrobatica avevano la finitura metallica rotta da alcune parti dei velivoli colorate con tinte differenti (nero, verde chiaro, giallo, arancio e rosso) più un sesto velivolo riserva con le parti di colori bianco. Nella formazione secondo periodo (anni 59-60) il velivolo del capoformazione è il "5 Giallo" pilotato dal Cap. Franco Picasso che poi è quello che abbiamo riprodotto su richiesta di un amico appassionato partenopeo.

 

Riprodurre un velivolo dei Getti Tonanti è sempre una sfida non tanto per le eventuali modifiche o migliorie da apportare al kit di partenza, ma soprattutto per il fatto che non esiste un kit dedicato con le decals già dentro ed il vecchio foglio Tauro Model 48-532 è fuori produzione da tempo ed ormai quasi introvabile. Dopo un pò di ricerche sono riuscito a rintracciare un foglio superstite nientepoco di meno ché negli Stati Uniti d'America mentre il kit Italeri (stampo Kinetic) è decisamente più semplice da trovare. Direte voi: allora siamo a posto! Mica tanto, rispondo io dato che il foglio decals Tauro offre soltanto scritta, stemma del 5°, matricole e cerchi olimpici ed il resto della colorazione? Aerografo, buoni colori e tanto tanto nastro Tamiya conditi da interminabile pazienza e lunghissime sessioni di pitturazione.

Il kit da cui siamo partiti per farci il nostro 5 giallo è l'Italeri #2682, F 84F stampo Italeri-Kinetic in scala 1/48 ma va bene qualunque altra scatola Italeri dell'F 84F. Kit concreto, dettagliato, abbastanza risponderde nella forme ad eccezione della forma della bocca della presa d'aria frontale, per la quale non c'è molto da fare e va sostituita con quella in resina della Quickboost.

Quella del kit ha una strana forma a pallone da rugby mentre quella del Thunderstreak ha una classica forma a 0 e purtroppo l'errore dei masteristi cinesi non è rimediabile se non sostituendo completamente il pezzo.

Per guidarci nella costruzione di questo modello strumenti irrinunciabili sono i due libri editi dal Gruppo Modellistico Trentino di Studio e Ricerca Storica. Libri che oltre ad offrirci tante foto dei dettagli degli F 84 ci permettono anche di osservare le poche ma utili foto a colori dei Getti Tonanti in volo; utili per capire anche l'andamento della colorazione inferiore di questi velivoli. Va ricordato che l'esemplare arancione è conservato presso il Museo dell'Aviazione di Rimini.

Come per tanti kit anche in questo caso il montaggio del modello inizia dall'abitacolo dando una mano di fondo grigio acrilico a solvente della Kcolors all'ottimo seggiolino, al pannello strumenti ed alla vasca abitacolo, che non hanno certo necessità di essere sostituiti da parti in resina.

Nel seggiolino ci si è limitati ad una buona pitturazione ed alla sola aggiunta della cinture di sicurezza realizzate con delle striscioline di nastro di carta. Contemporaneamente si approfitta per preparare l'ugello di scarico e dipingere l'interno del cofano del vano mitragliatrici in interior green con lumeggiatura in giallo.

La particolare conformazione del Thunder richiede in quasta fase di realizzare e rifinire il convogliatore che sta nella presa d'aria frontale ed il vano cannoni sul muso, dettaglio quest'ultimo che il kit permette di mostrare bloccando il cofanino in posizione verticale.

Va detto che in effetti è molto probabile che questi velivoli per il loro utilizzo acrobatico non installassero armi ma su richiesta è stato conservato il vano armi con la possibilità di mettere il cofano aperto ma anche di posizionarlo chiuso per non inficiare le forme del velivolo.

Per la colorazione delle parti interne sono stai usati i colori Kcolors che, pur essendo specifici per l'utilizzo ad aerografo, si sono ben comportati anche a pennello applicandoli con una prima mano non totalmente coprente ed una seconda mano coprente dopo pochi minuti appena asciugata la prima. Qualche dettaglio è stato ripassato a pennello asciutto con acrilici vinilici lifecolor ed Italeri, mentre le cartucce munizioni delle mitragliatrici sono state dipinte a pennello asciutto col classico 11 humbroll dato su base nero opaco Kcolors.

Con una piccola modifica realizzando una piccola bitta nel vano armi ed una piccola forcella nel cofanino è possibile posizionare il cofano aperto e/o chiuso a scelta.

Aperto (sopra) o chiuso (sotto) per apprezzare la forma del velivolo.

 A parte la sostituzione della presa d'aria frontale ci sono alcune piccole modifiche da fare alcune dovute al particolare velivolo ed alla sottoserie di produzione.

La prima riguarda lo spostamento verso dietro dello scarico rapido del carburante che comporta l'apertura del nuovo foro vicino l'ugello di scarico e la chiusura di quello vecchio che sta più in avanti.

La seconda modifica di facile entità è l'eliminazione del pattino di coda dato che i velivoli dei Getti Tonanti non lo avevano. Il pattino va tagliato e rifinita la superficie che sarà una di quelle da colorare.

Altra importante correzione da effettuare, per far si che le forme del nostro Thunderstreak siano più rispondendi a quelle del velivolo reale, è la modifica del profilo superiore del dielettrico della deriva che nel kit italeri ha una disegno più bombato del dovuto (come si vede nell'immagine sopra). Mentra quella esatta è più rettilinea nel disegno superiore (come si vede nella foto sotto).

Sarà, quindi, opportuno "darci un taglio netto", nel mio caso con un appropriato colpo di forbici (oppure un cutter) per poi rifinire con qualche colpetto di lima il profilo e la stondatura della superfici. Anche in questo caso non sono necessarie protesi in resina.

Ma c'è una peculiarità da riprodurre specifica del "5 Giallo", almeno rispetto ai suoi fratelli Tonanti. Il "5 Giallo" non ha il tubo di pitot all'attacco del convogliatore dentro la presa d'aria motore sul muso, ma è l'unico degli F 84 F dei Getti Tonanti ad averlo all'estremità alare alla sinistra del pilota sul bordo d'attacco come poi avverrà per F 86 e Fiat G 91.

Sono solito riprodurre in maniera piuttosto semplice tali dettagli usando un pezzetto di filo elettrico per impianti telefonici al quale spello parte della guaina in gomma e lascio l'anima metallica scoperta sia in punta che come perno da infilare nella plastica ed avendo modo di limare la punta metallica per appuntirla.

Tale dettaglio a fine pitturazione ha ricevuto un filetto bianco realizzato con nastro gommato tamiya (dato che tramite decals è stato impossibile farle aderire) in modo da poter riprodurre la particolare colorazione di questi dettagli. Naturalmente il pitot sul convogliatore anteriore nella air intake del muso va asportato e ribadisco che solo il 5 Giallo ha questa peculiarità mentre gli altri velivoli mantengono il classico pitot nel muso.

Mascherate le parti trasparenti ed aggiunto anche il braccetto superiore che fa traslare all'indietro il canopy il nostro F 84 F è pronto per le prime fasi della pitturazione. Il montaggio è filato via liscio senza grossi problemi come pure l'uso di stucco è assai limitato.

Come prima mano ancorante di fondo do un Grigio scuro Ral a solvente della Kcolors molto vicino al Neutral grey di americana memoria. Tale colore ci ha permesso di verificare qualche segno nella parte inferiore della fusoliera che è stato stuccato con il Tamiya Liquid Primer Fine Bianco, come visibile in foto.

Carteggiato lo stucco liquido, ho dato la prima mano di bianco acrilico Kcolors all'acqua che sarà la nostra base di fondo per iniziare la pitturazione della complessa colorazione oltre a fare già da bianco per il tricolore sulle ali.

Il colore bianco è stato dato prima all'interno dei pannelli, creando già un effetto di preshade, e poi velato uniforme su tutto il velivolo creando zone di coprenza differenziata, ottenendo l'effetto della foto sotto.

I colori acrilici Kcolors uniscono alla incomparabile semplicità di spruzzo anche una eccellente coprenza anche per i colori chiari tipo bianco o giallo che i modellisti sanno essere sempre piuttosto ostici da stendere. Quì tutto fila via liscio come l'olio con spessori sempre minimi anche con molte mani e perdita di dettaglio superficiale pari a ZERO.

Una volta dato il bianco ho protetto lo strato con una mano di trasparente lucido; sono solito quando maschero dare sempre una mano di lucido sopra ogni strato di colore che passo al fine di limitare i fenomeni di distacco dello strato sottostante quando si tira via il nastro Tamiya che va comunque sempre scaricato del suo potere adesivo passandolo più volte sul palme della mano. Dopo di che ho sondato il campo mascherando le aree verdi di ala e piano di coda di dx e dando il verde bandiera sempre Kcolors e sempre serie waterbased. Il risultato è stato sconvolgente tanto da ottenere una separazione netta tra i colori anche sulle parti a rilievo dell'ala con sbavature veramente minime o addirittura inesistenti. Ancora una mano di trasparente lucido Kcolors X 90 e poi rimascheriamo con nastro tamiya per delimitare la zona rossa.

Una volta posata la mascheratura possiamo dare il rosso bandiera sempre Kcolors e sempre waterbased.


Il risultato che si ottiene è netto e preciso senza sbavature e senza scalini.

Per cui abbastanza velocemente e soprattutto senza dovere aggiustare i bordi si procede anche dall'altro lato dotando il nostro modello dei suoi appariscenti tricolori alari.

Non avendo il giallo del tono giusto tra i colori Kcolors disponibili a casa mia, prendendo a riferimento un flacone di Giallo Fs 33655 Vallejo Air, comincio a mischiare giallo limone e giallo arancio Kcolors per ottenere un tono assimilabile di giallo per il nostro velivolo. Purtroppo questi nuovi colori partenopei sono un pò una fregatura (un pò come il nosto telefono della marca della mela morsicata, se lo provi non torni più indietro) dato che se li si comincia ad usare offrono una semplicità d'uso che poi è praticamente impossibile tornare indietro ed usare altri colori. Per cui pur avendo disponibile come colore il blasonato Vallejo Air, ho preferito farmi il giallo con i Kcolors e dare quello, scelta che nel caso del giallo è risultata assi pagante. 

Questa scelta mi ha permesso di procedere spedito e dare il giallo senza colpo ferire e senza perdere alcun dettaglio.

Dopo aver dato la solita mano di lucido protettivo ho mascherato il giallo sul muso per dipingere il pannello antiriflesso con verde Fs 34079.

Anche in questo caso separazione colori chirurgica senza colpo ferire. Nella parte centrale si è provveduto a schiarire il pannello antiriflesso con qualche goccia di giallo nel verde oliva scuro residuo nell'aerografo e stemperato con circa il 40% di Color Blender sempre Kcolors ottenendo una sfumatura tenue ed impalpabile.

Rimascherato il tutto ancora una volta si ripristina il bianco nell'area di fusoliera che dovrà ricevere il metallico e si ombreggia ripassando alcuni pannelli e le linee delle pannellature con un pochino di grigio Fs 36270 Kcolors. Una volta dipinta l'area di scarico con il Candy Black Kcolors leggermente ossidato con del Candy Rusty Brown Kcolors viene dato il trasparente lucido X 90 su tutta la fusliera.

A questo punto siamo pronti per dare l'alluminio Kcolors su tutta la fusoliera con il risultato che si vede in foto.

L'area dello scarico viene trattata con una spolverata di Black Chrome ed una ossidata di Candy Yellow Rust tutto Kcolors.

Black Chrome

Ossidatura con Candy Yellow Rust Kcolors.

A questo punto avendo dato l'alluminio anche sotto possiamo delimitare le aree triangolari gialle da fare sotto ali e piani di coda. Attenzione alle false indicazioni degli schemi delle decals che indicano che i triangoli alari arrivano fino all'attacco della fusoliera; non è vero dato che si fermano all'attacco del pilone alare interno.

Risultato impeccabile senza colpo ferire anche qui.

Altre mascherature serviranno per il pannello nero dielettrico sul dorso e per il dielettrico in coda in grigio Fs. 36495. I pannelli metallici in fusoliera hanno avuto ombreggiature selettive in titanio e con del Candy Brown stemperato con Color Blender lungo le linee di pannellatura nella parte postriore della fusoliera. Le aree gialle hanno avuto un leggero post shading in Candy Brown sempre stemperato col Color Blender, tutti i colori indicati sono Kcolors.

Gli Aerofreni sono stati dipinti con il Black Gloss X 100 metallic Primer e poi dopo circa 20 minuti con Ghost Chrome, pur senza aver rispettato i tempi consigliati (il primer nero lucido dovrebbe risposare 48 ore per avere la migliore cristallizzazione del lucido) il risultato è comunque sconvolgente.

I carrelli sono stati dipinti con il Chrome e poi lavati con lavaggio nero Mig ma anche un normale lavaggio ad olio va bene.

Su tutto il velivolo è stato effettuato un lavaggio con il panel line accent della Mig sia sopra...

...che sotto.

Montati i dettagli nel tettuccio, gli aerofreni ed i carrelli il nostro F 84F Getti Tonanti è pronto per andare in esposizione, il kit è un buon kit ma sicuramente gli effetti e le luminosità dei colori Kcolors hanno enfatizzato la spettacolare livrea di questo velivolo.

Il modello è di sicuro effetto e riproduce un pezzo della nostra gloriosa aviazione fatta di uomini e mezzi dell'Aeronautica Militare

Quando si fa un modello on demand il momento peggiore è quando lo si completa, perchè quando il risultato è così piacevole, doverlo vedere partire via è un colpo al cuore per il modellista che lo ha formato e coccolato per svariati mesi dedicandoci cura, passione e dedizione.

Buon Modellismo

 

 

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