Saab J-29F Tunnan da kit HobbyBoss in scala 1/48

Marco Rondinelli ci propone un sogetto interessante e poco conosciuto, Il Saab Tunnan dell'aviazione Austriaca.

Modello, testo e foto di Marco Rondinelli

Il Saab J29 Tunnan è stato il primo aereo da caccia della Saab svedese ad essere equipaggiato con motore a getto ed il primo in Europa con ala a freccia.


Il nome “Tunnan”, che in svedese significa barile, è dovuto al fatto che il velivolo presenta una evidente forma tozza, dovuta al turbogetto a compressore centrifugo.
Il primo volo del Tunnan ebbe luogo il 1 settembre 1948 ed i primi ordini di produzione giunsero nel 1951 entrando in servizio con l’Aeronautica Svedese alla fine di quell’anno.


Divenne subito il principale intercettore dell’aviazione svedese e si fece notare per aver incredibilmente strappato il primato di velocità all’F-86 Sabre americano.

Alcuni Tunnan modello “F” vennero acquistati dall’Austria nel 1961 per la österreichische luftstreitkräfte, proprio come il modello da me rappresentato.

Il modello

Dopo aver visitato il magnifico museo di storia militare di Vienna, dove vi è esposto anche un J-29F, ho voluto subito cercare un kit per riprodurre un esemplare austriaco del “barile volante”.
La scelta è caduta sul recente kit HobbyBoss in scala 1/48: un buon kit, con diversi pregi e qualche difetto, soprattutto per quanto riguarda i punti di attacco dei pezzi allo sprue, troppo spessi e troppo invadenti delle stesse parti, costringendo ad un noioso lavoro di rimozione degli stessi e successiva carteggiatura.

La costruzione è iniziata dal cockpit, con buoni dettagli, al quale mancano però le cinture del pilota e la maniglia del sedile; ho così provveduto ad autocostruire queste parti per aggiungere dettaglio alla cabina.
Il muso necessita piombatura, per evitare che il modello si “sieda”. Le giunzioni sono in generale buone ed hanno richiesto poco stucco e carteggiatura, più che altro sul muso e in alcune zone inferiori; a tal proposito ho adoperato un nuovo sistema, ovvero la Colle21 ed apposita polverina, argomento trattato ampiamente in un articolo dedicato su modellismosalento.


Dopo aver completato l’unione delle semifusoliere e sistemato le giunzioni, ho proseguito con le ali, che purtroppo presentavano il difetto di avere strani puntini ed imperfezioni sulla superficie della plastica. Ho così proceduto con carteggiatura a grana finissima e successive passate di compund che hanno sistemato il tutto.

Una volta terminata la fase principale del montaggio ho passato una mano di primer su tutto il modello, nel mio caso nero lucido, per poi colorare il tutto con il Chromo Kcolors.
Dopo aver ottenuto il consueto eccezionale risultato, ho voluto diversificare il natural metal dei pannelli, mediante il candy black ed il candy brown sempre Kcolors.
Dopo aver passato la prima mano di lucido ho posato le decals, molto buone e altro pregio di questo kit, insieme all’ottimo dettaglio superficiale.


Dopo aver montato ed incollato le altre componenti del modello, ho effettuato i lavaggi mediante le vernici della serie Ammo Mig Jimenez, con un grigio medio su tutto il modello e altri toni nelle zone interne, utilizzati anche per desaturare e sporcare le decals con l’ausilio di un cotton fioc.

Dopo aver montato gli ultimi particolari, come antenne e lucine, ho passato una mano leggera di lucido finale per sigillare il tutto, prima di inserire finalmente il canopy.

Buon modellismo

Marco Rondinelli

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