Un Cuttlass "naked" in scala 1/72

Modellismosalento ha sempre guardato avanti ed apprezzato i lavori dei bravi modellisti. L'amico Antonio Verardi ha avuto con uno splendido Gannet prima e con questo Cuttlass poi la consacrazione agli onori del modellismo nazionale ed oltre. Seguimmo il passo passo di questa ralizzazione sulla Mailing list del gruppo yahoo di modellistiit apprezzando di foto in foto l'eccellente lavoro svolto da Antonio. Ora ve lo proponiamo, su gentile concessione dell'autore, come nessuna rivista del settore potrbbe con tutte le 136 foto del passo passo della costruzione in un timelapse di maestria e virtuosismo modellistico.

Testo e foto di Antonio Verardi

Da noi apprezzato fin dagli albori del nostro sito invitiamo i nostri lettori a visionare anche i lavori che l'amico Antonio ha fatto su F 104 Starfighter e Sepecat Jaguar nella sezione old site del nostro portale. Ora scopriamo il CHANCE VOUGHT F7U-3

Museum of flight, in the restoration center at Pain Field airport, Everett

Fujimi 1/72

INTRODUZIONE

Il Vought F7U Cutlass era un aereo degli anni cinquanta impiegato agli inizi della guerra fredda. Si trattava di un caccia imbarcato dalle forme particolari. La formula costruttiva del velivolo impose un abitacolo molto avanzato per assicurare al pilota una buona visibilità nelle fasi di appontaggio e una gamba del carrello anteriore molto lunga per consentire elevati angoli di attacco in fase di decollo. La sua carriera operativa fu molto breve e funestata da diversi incidenti nei quali persero la vita numerosi piloti. Fu sostituito a partire dal 1957 dall’F-8 Crusader.

COSTRUZIONE E COLORAZIONE MODELLO

Taglio delle parti e creazione dei vari vani da fusoliera, ali, prese d’aria e piani di coda verticali

Ricostruzione con il plasticard della zona timoni, della struttura inferiore delle derive, vani delle aste di comando e attuatori.

Usando sempre il plasticard e lamina di ottone si dettagliano i vani cannoni, le griglie di ventilazione motori, la struttura del bordo di attacco alare sinistra, la zona degli aerofreni, il vano vicino al carrello e quelli vicino alla radice alare.

Realizzazione della struttura interna della fusoliera. Da una parte l’intelaiatura di sostegno motori, la paratia di separazione tra le due unità e i condotti d’aria che verranno successivamente modificati ulteriormente per essere perfettamente combacianti con le prese d’aria esterne. Sull’altra parte della fusoliera la parete inferiore del serbatoio carburante con le guide di montaggio dei motori.

Verniciatura delle parti con il zinc chromate primer humbrol 81

Unione delle due semifusoliere e finitura dei bordi di attacco alare con la creazione dei vani per gli estrattori degli slat, si dettaglia tutta la parte posteriore della fusoliera , dei bordi di uscita alare e degli aerofreni.

Ricostruzione delle sezioni alari con le varie cerniere e posizionamento a secco delle tubazioni e degli estrattori che saranno successivamente montati.

Aggiunta delle due derive con l’utilizzo di spessori di plasticard per far combaciare perfettamente il tutto, lavoro di dettaglio delle pareti dei vani carrelli.

Lavoro di dettaglio dell’abitacolo con la realizzazione di pedaliera, aste di comando superfici di controllo, tubo ossigeno, sistema di eiezione seggiolino, palpebra cruscotto, sfiato aria di raffreddamento e vani lato abitacolo. Prova di montaggio a secco.

Colorazione delle parti con humbrol nero 33, interior green 158, alluminium 56 oltre che bianco, giallo e rosso per cruscotto e consolle. Al termine un dry-brushing con del grigio scuro per far risaltare i particolari.

Chiuso l’abitacolo e usando il plasticad anche in tondini e listelli si ricostruisce tutto il meccanismo di scorrimento canopy. Si aggiungono i particolari sulla palpebra del cruscotto, si crea la paratia esterna del vano radar. Si utilizza del filo di rame di varie sezioni per i cavi e i tubi. Si usa il lamierino di ottone per la parte dietro l’attuatore del canopy. Si dettaglia il vano carrello anteriore.

Le prese d’aria sono state la parte più problematica visti gli spazi molto ridotti in cui ricavare i condotti d’aria motori, quelli dei cannoncini con le relative aperture di raffreddamento e all’esterno un vano per cablaggi e tubazioni. Si verniciano prima di essere montate perché sarebbe difficile verniciare le parti interne e la zona sulla fusoliera dietro le stesse una volta posizionate. Si dà il white primer alclad 2, che sarà anche il colore interno di uno dei condotti, per poi utilizzare l’aluminium alc-101 sempre alclad 2. Si evidenziano i diversi pannelli con copper e duralumminum e po’ di polvere di grafite.

Dopo aver inserito i condotti delle prese d’aria, già verniciati con humbrol 191, si uniscono le due sezioni, verniciatura con il white primer di tutto il modello, colorazione con il copper di alcuni pannelli.

Per la parte sinistra dell’abitacolo si usa l’alclad steel attenuato con delle leggere velature di alumminium sino ad ottenere l’effetto voluto, per la parte destra il grigio humbrol 145, per il pannello inferiore,davanti il vano carrello, il verde gunze H50 mentre la palpreba cruscotto è in humbrol 33.

Montaggio del parabrezza e sua verniciatura in nero gunze H2, mascheratura dei pannelli precedentemente verniciati.

Stesura dell’aluminium su tutto il modello, tolte le mascherature si fanno delle leggere velature di colore sui pannelli in copper fino ad ottenere l’effetto voluto.

Verniciatura delle varie zone con il gunze H12, H58 e humbrol 81.

Montaggio prese d’aria motori facendo molta attenzione a che combacino perfettamente con i condotti interni.

Verniciatura dei vani carrelli, esterno prese d’aria, armi, bordi di attacco alari e sezioni anteriore e posteriore fusoliera con humbrol 81.

Verniciatura e montaggio attuatore canopy con relativi cavi e tubi.

Lavoro di dettaglio vani carrelli, esterno prese d’aria e lato abitacolo, usando fili di rame di varie sezioni. Il tutto trattato con un leggerissimo lavaggio con terra d’ombra naturale ad olio.

Verniciatura di alcuni particolari con bianco humbrol 34. Al termine un lavaggio generale con terra d’ombra naturale per far risaltare la pannellatura e dare un apetto usurato in alcune parti.

Poiché il modello rappresenta un aereo molto alleggerito, in quanto privo di motori ecc., gli ammortizzatori dei carrelli sono alla massima estensione. Si è rifatto completamente quello anteriore e ampiamente modificato quello principale, allungandoli di circa 5 mm, aggiunte le tubazioni si è passati alla verniciatura con aluminium per le gambe e duralluminium per i cerchioni, nero per tubi e pneumatici. Lavaggio ad olio per cerchi e dry-brushing con grigio scuro sulle ruote.

Modifica con aggiunta di particolari in plasticard per il pilone subalare, realizzazione dei portelli ispezione motori ed estrattori slat sempre in plasticare, lamierino di ottone per i portelli. Verniciatura in aluminium e steel per il pilone e gli estrattori, zinc chromat per l’interno portelli, leggero lavaggio ad olio.

Realizzazione in plasticard e colorazione di particolari quali: guide per il posizionamento dei motori, straccio in sottile lamierino, protezioni base timoni, cablaggi e tubazioni da posizionare nel vano motori e nel vano anteriore per l’avionica. Colori usati , zinc chromat per le guide, grigio chiaro per cablaggi e protezioni, duraluminium e grigio scuro per tubazione, rosso per straccio. Leggero lavaggio ad olio e dry-brushing con un colore più chiaro per lo straccio.

Aggiunta di una protezione in cellophane sul bordo di entrata alare e vano lato abitacolo, modello finito.

Con sottili listelli di plasticard, forati uno ad uno, si realizza la struttura interna della sezione di coda con la paratia di separazione motori. Si aprono con il taglierino e si ricostruiscono le prese d’aria raffreddamento postbruciatori e quelle di raffreddamento ugelli. Sul terminale, con dello stucco bicomponente si simula un’ammaccatura. Per la verniciatura si usa lo zinc chromat con successivo dry-brushing e lavaggio ad olio.

Taglio ed eliminazione della parte centrale del canopy con ricostruzione della struttura per avionica e antenna radio. Mascheratura e verniciatura con un fondo in nero gunze H2 su cui si applica l’aluminium alclad e successivamente la struttura in interior green gunze H58.

Sezioni esterne ali con rifacimento della zona di ripiegamento e terminale, cerniere e tubi in filo di rame, alloggiamenti estrattori slat. Elevatore realizzazione di cerniera e bordi anteriore e laterale.

Aggiunta dello scarico carburante sulla sezione di coda e applicazione del white primer sui particolari.

Verniciatura delle superfici in aluminium e in zinc chromat dei terminali alari. Applicazione del duraluminium su alcune zone. Lavaggio ad olio per evidenziare le pannellature ed i particolari.

Aggiunta di piccoli particolari e verniciatura in gunze H58 dei serbatoi alari con lavaggio finale ad olio.

Costruzione della scaletta in tondini e strisce di plasticard. Verniciatura in grigio humbrol H64 con Dry-brushing finale.

Realizzazione di carrelli, cavalletti e scaffali per il posizionamento dei vari particolari. Verde humbrol H120 per lo scaffale con dry-brushing e lavaggio ad olio per dare un aspetto di usura. Giallo sabbia lifcolor UA137 e applicazione con un pennellino di terra d’ombra naturale per simulare il multistrato di cui sono fatti gli stessi.

Posizionamento delle varie parti sui loro sostegni.

Costruzione delle colonnine di delimitazione, del cavalletto idraulico e la barra di di traino con l’ utilizzo di tondini di plasticard di varie sezioni. Colorazione degli stessi con giallo , grigio e gun metal humbrol 24- 64-53 e successivo lavaggio ad olio. Per cartello e nastro stampa su carta di strisce giallo-nere e scrittura con successivo ritaglio e posizionamento.

Per la basetta si utilizza del multistrato tagliato a misura e contornato con una cornicetta in legno. Per il pavimento e le zone di camminamento si usano degli smalti acrilici spray, bianco ghiaccio e rosso per le strisce e la cornice il giallo il grigio e il nero humbrol 24, 64 e 33. Con la terra d’ombra naturale si smorza il rosso per dargli un aspetto usurato accentuato anche dalle zone maggiormente consumate che lasciano intravedere il colore del pavimento, effetto ottenuto con graduali passaggi con carta vetrata finissima. Posizionamento colonnine e nastro di delimitazione.

Collocazione modello sulla basetta con cavalletto idraulico e scaletta.

Completamento dell’ambientazione con l’aggiunta degli altri particolari.

CONCLUSIONI

Si è trattato di un lavoro molto complesso che ha richiesto dei tempi di lavoro abbastanza lunghi, almeno per me. I particolari sono tutti autocostruiti visto che si tratta di un aereo in restauro con vaste zone della struttura in vista. Particolari difficoltà ho incontrato nel modificare le prese d’aria visti i numerosi condotti e vani da creare in uno spazio di pochi mm. E’ la prima volta che uso gli alclad 2, superati i problemi iniziali e capito il corretto uso, assicurano una resa spettacolare. Un lavoro lungo ma alla fine molto soddisfacente.

Di seguito tutte le foto delle fasi di realizzazione del modello. Buon Modellismo

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