AVIA LM.02 della Scuola Volo Senza Motore- Regia Aeronautica – Cameri 1942 scala 1/72 da kit SEM Model cat. no. 72016

AVIA LM02AVIA LM02Un singolare mezzo bellico concepito in Italia durante i primi anni della seconda guerra mondiale per attaccare la roccaforte inglese di Gibilterra: l’aliante da bombardamento LM.02 e la sua riproduzione in scala 1/72 proposta dalla siciliana SEM Model

Modello ,testo e foto di Gabriele Luciani

Malgrado le roboanti affermazioni del regime fascista sullo scardinamento delle strettoie in mano inglesi del Mar Mediterraneo, al momento dell’entrata in guerra del Regno d’Italia il 10.6.1940, quasi nulla si era pianificato contro Gibilterra ed il Canale di Suez…In particolare la prima era quella più difficile da raggiungere per la Regia Marina (che riuscì comunque a condurre con i sommozzatori assaltatori della X° MAS diverse azioni contro il naviglio presente nella rada di Gibilterra, azioni che partivano da una nave mercantile italiana, l'Olterra, internata nell’antistante porto spagnolo e neutrale di Algeciras ) ma lo era ancora di più per la Regia Aeronautica i cui bombardieri come noto non brillavano per autonomia…Solo con singoli S.82 distolti momentaneamente dai loro ruoli di trasporti vennero condotti dei raid contro Gibilterra; si dovette aspettare il 28.6.1942 per avere la prima missione di cinque Piaggio P.108 : l’unico bombardiere strategico quadrimotore impiegato in combattimento da parte dell’Asse però, era inficiato da diversi problemi e non ci fu mai una efficace e continua attività contro la base inglese. Alla mancanza di una idonea pianificazione si cercò di sopperire con ulteriori progetti, uno dei quali, forse il più singolare è quello che ha a che vedere con un “aliante da bombardamento”…Fu infatti nel corso del 1941 che presso il Ministero dell’Aeronautica italiana si pensò ad un aliante che, dopo essere stato trainato in volo da un S.79, avrebbe dovuto planare in picchiata verso le navi presenti nella rada di Gibilterra per bombardare le stesse, di notte e sfruttando la sorpresa del suo mancato avvistamento sonoro…Dopo l’azione lo stesso aliante doveva quindi ammarare in mare nella baia di Algeciras dove il suo pilota sarebbe stato recuperato da un sommergibile della R.M….

AVIA LM02

Per realizzare l’aliante in questione, si conferì un incarico alla ditta Azionaria Vercellese Industrie Aeronautiche che ultimò lo stesso aliante, denominato LM.02 (così chiamato forse per le iniziali dei cognomi del titolare della AVIA, il c.te Francis Lombardi e dell’ingegnere progettista Pieraldo Mortara) , nell’autunno del 1942. Erano previste due configurazioni dell’LM.02, una da addestramento con un carrello semplificato e quella operativa destinata al trasporto di due bombe da 820 kg. , ma solo il prototipo della prima fu realizzato perché ai comandi italiani arrivò la notizia che gli inglesi avevano da tempo piazzato dei radar a Gibilterra…L’unico LM.02 fu assegnato alla Scuola Volo Senza Motore della Regia Aeronautica e portato da Vercelli, sede della A.V.I.A. , a Cameri trainato in volo , non senza alcune difficoltà, da un biplano F.I.A.T. C.R.42: furono condotte così alcune prove che dimostrarono che l’aliante era un buon velivolo e che funzionavano anche i freni di picchiata tipo Junkers che erano azionati in fase di picchiata dall’aria che entrava dalle serie di fori presenti sui bordi delle ali.

AVIA LM02

Come tantissimi altri velivoli italiani, dell’LM.02 se ne perdono le tracce durante l’armistizio dell’8.9.1943 ma nel frattempo ricevette anche la colorazione operativa e le insegne della R.A. come si può notare dalle foto dello stesso apparse sul vol. n. 6 Bombardieri della serie Ali d’Italia (Roma: Ed. Bizzarri,1973).Questo singolare “aliante da bombardamento” è stato riprodotto in scala 1/72 con un kit in resina prodotto dalla ditta artigianale siciliana SEM Model con la usuale perizia.

 

Quasi una trentina di pezzi in resina per tutto il velivolo comprese anche la riproduzione delle due bombe, una lastra di foto incisioni per freni di picchiata, cruscotto, ganci bombe e pattini laterali sotto le ali , due tettucci in acetato trasparente, sei parti in metallo bianco che riproducono i carrelli, ed un foglietto di decals (per le insegne alari e l’insegna di Stato in coda)sono le componenti dello stesso kit ( le medesime si possono vedere al link http://semmodel.altervista.org/avialm02.html ) .

AVIA LM02

Forme e dimensioni dell’LM-02 sono ben riprodotte, notevole è poi la raffigurazione dei fori presenti sui bordi delle ali. Come al solito, in questa confezione della SEM Model, si trova una bustina con un paio di guanti di lattice ed una mascherina per le vie respiratorie, accompagnate da un foglietto di avvertimento (in italiano ed inglese) sulla tossicità della resina poliuretanica con cui è realizzato il kit e l’avvertimento di usare i dispositivi di protezione forniti : inoltre , quando si lavorano e si assemblano pezzi realizzati con la resina, il mio consiglio è quello di usare SEMPRE adeguate protezioni per la cute e le vie respiratorie ed anche di lavorare in ambienti ben ventilati. Inoltre vanno seguite scrupolosamente le indicazioni fornite dai produttori di colla ciano acrilica che si dovrà usare nella costruzione di questo kit che inizia con il distacco dei vari pezzi dalle materozze di stampa, operazione abbastanza semplice: sotto la fusoliera (finita in un solo pezzo ) c’è qualche ritiro che con un pochino di collante ciano acrilico si ottura in un secondo.

AVIA LM02

Le due semi ali non hanno perni di riscontro con le rispettive radici presenti in fusoliera: con un mini trapano ho quindi aperto dei fori nelle semi ali e nelle radici in fusoliera, inserendo al loro interni dei perni metallici ricavati da graffette.

AVIA LM02

Un po’ di stucco va usato per togliere i segni di giunzione delle ali e dei piani di coda allafusoliera, tenendo ben in mente il diedro alare dell’aliante vero.

AVIA LM02

Per il vano abitacolo del pilota ci sono un bel cruscotto, un seggiolino, closche: vanno aggiunte le cinghie del seggiolino. Le pareti laterali e superiori del vano pilota sono riprodotte con un pezzo a parte: la soluzione è stata studiata evidentemente per poter realizzare lo scasso anteriore della fusoliera; anche qui stuccatura ed olio di gomito e si elimina ogni soluzione di continuità in questa zona. Il problema però si ripropone con il pezzo trasparente che riproduce parabrezza e tettuccio del velivolo: a parte la necessità di dover riprodurre con adeguate maschere in nastro Tamija i montanti del medesimo canopy, si deve porre attenzione nel posizionare il pezzo trasparente alla fusoliera.

AVIA LM02

Un altro pochiNo di stucco va usato per chiudere i fori sotto le ali predisposti per il carrello della versione con le bombe; queste ultime sono di buona fattura e potranno essere utilizzate, nel caso non si volgia riprodurre la prevista configurazione operativa dell'AVIA LM-02, per altre realizzazioni in scala di bombardieri italiani. Il foglio istruzioni della SEM Model non descrive punto per punto le fasi della costruzione del kit ma le foto del modello finito sono comunque molto efficaci .

 AVIA LM02

In buona sostanza non ci vuol molto per arrivare alla fase della colorazione nel corso della quale non si deve chiaramente esagerare con l’effetto usura in quanto si trattava della riproduzione di un prototipo di un aliante usato solo per delle prove di valutazione dello stesso…Ho scelto di raffigurare il prototipo dell’LM.02 dopo la verniciatura dello stesso con il verde oliva scuro 2 che ho notato dall’esame delle foto del vero aliante avere un andamento particolare sui fianchi della fusoliera.

AVIA LM02

Dopo aver steso l’Humbrol 141 per riprodurre il Grigio Azzurro chiaro 1 delle superfici inferiori e su parte delle fiancate della fusoliera ho passato l’Humbrol 91 per il verde che sulla fiancata sinistra ha un andamento rettilineo mentre su quella destra è arcuata centralmente verso il dorso della fusoliera. La croce bianca in coda l’ho riprodotta con mascherature ed alla fine ho steso una mano di trasparente lucido acrilico Testor’s Model Master per posare le decals SEM Model. Queste sono veramente di buona qualità , con un film di sostegno sottilissimo e molto adesive. Una mano di trasparente opaco X-10 K-Color e la colorazione di questo kit è finita . Si possono quindi assemblare i carrelli (alle gambe di metallo del kit ho aggiunto gli altri elementi che ho riprodotto con del Plastic Rod), gli aerofreni , i pattini alari e quello di coda , il gancio di traino, infine le masse di compensazione degli alettoni, tutte parti prelevate dal kit SEM Model.

AVIA LM02

In poco tempo quindi si finisce la costruzione di questo kit che proprio per essere relativo ad un particolare e misconosciuto velivolo italiano , non può che suscitare certamente un notevole interesse…

Gabriele Luciani

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