Devoitine D 520 in italian service da kit Tamiya Scala 1/48

Chiamato in vari modi il D 520 o si ama o si odia. Un certo numero di esemplari ha volato con le insegne della Regia Aeronautica e noi abbiamo voluto provare ad interpretare la realizzazione di uno di questi velivoli.

Modello di Alex Simonelli e Silvio Pietropaolo testo e foto di Silvio Pietropaolo

Il Devoitine D 520 fu un caccia molto diffuso in uso nell'aviazione francese durante il secondo conflitto mondiale. Sicuramente meno si sa del suo utilizzo nella fila della Regia Aeronautica. Non essendo chi scrive specialista di velivoli storici lasciamo eventuali note storiche al nostro specialista Gabriele Luciani che potrà integrare questo articolo, io Vi parlerò del modello in se e di come lo abbiamo realizzato praticamente a 4 mani col nostro socio Alex Simonelli.

Quando poco prima di Natale scorso il nostro Alex mi inviò in dono all'associazione la scatola tamiya del Devoitine sono rimasto colpito dal bel gesto. Il modello era parzialmente montato dato che Alex aveva fatto già un'ottimo lavoro nella realizzazione dell'abitacolo e nella chiusura delle fusoliere. Praticamente questo kit era stato iniziato a Napoli poi Alex si trasferì dalle parti di Brescia e da lì il kit è arrivato fino alla nostra sede di Lecce.

Foto reperita sul web ed inserita a scopo di discussione, ogni diritto dell'autore.

Per cui alla base di questo modello ci stanno 2000 km di passione modellistica, amicizia ed appartenenza allo stesso sodalizio che è quello di Associazione Modellismosalento.

Foto reperita sul web ed inserita a scopo di discussione ogni diritto riservato dell'autore.

La scelta del soggetto fu suggerita anche da Alex dato che nella scatola c'erano anche dei ritagli dal foglio decals Aeromaster dedicato a questo velivolo

dal quale ho potuto recuperare lo scheletro con la falce, la croce sabauda e le scritte Devoitine D 520. mancava il numero 6 che purtroppo non ho trovato nella mia banca decals bordato di scuro ma semplicemente bianco e me lo sono fatto bastare anche perchè forma e dimensioni risultano piuttosto azzeccate.

Il primo esemplare dalle istruzioni Aeromaster è quello che abbiamo provato a riprodurre cercando di capire il perchè di certe strane strisce grigie sul muso e sulla coda e come procedere per ritocchi ed obliterazioni.

Il kit Tamiya ha un ottimo dettaglio inciso ed ottime forme ma presenta un difettuccio a cui i kit del sol levante di solito non ci abituano. Nel completare il montaggio ho provveduto ad assemblare le ali alla fusoliera già ottimamente preparata da Alex che avvevagià assemblato e dipinto abitacolo e chiuso le fusoliere. Trovando un insolito gap al punto di contatto con il ventre della fusoliera, ho provveduto a risolvere con del plasticard da 0,25 poi rifilato e lisciato. in questo modo non è stato necessario utilizzare stucco per rifinire il modello.

Una volta proceduto alla montaggio dei carrelli ed alla mascheratura dei tettucci ho cominciato la pitturazione dando il bianco nelle aree che poi avrebbero ospitato le fasche di riconoscimento tipiche di questi velivoli quando usati in Italia ultilizzando un flacone di bianco in dotazione nella confezione FD 186 combo che prevede compressore Fengda insieme ad Aerografo BD 130, tubo telato, scovolini e cinque flaconi di colore: giallo, ciano, magenta, nero e bianco appunto. Il colore è stato dato senza diluire con la BD 130 duse  0,35.

Poi ho provveduto a mascherare col nastro le fasce bianche ed a dare un fondo nero Kcolors sull'intero modello.

A questo punto mi sono reso conto che le strane strisce grigie chiaroscure su muso e piani di coda insicati negli schemi Aeromaster a,ro non erano che il trasparire della colorazione tipica di alcuni velivoli francesi che avevano tali aree dipinte in giallo e rosso. Una volta arrivato in italia tale esemplare fu sovradipinto con un tono di grigio medio che copriva parzialmente il motivo giallo rosso creando un particolare effetto vedo non vedo col giallo-rosso che traspariva sotto la mano di grigio.

messo un poco di nastro ho cominciato a dare il giallo sul muso ed anche in questo caso ho usato il gaillo in dotazione col set Fengda di compressore ed aerografo. Come vedete, buona copertura anche sul nero di fondo.

A questo punto ho provveduto a mascherare col nastro bianco gommato Tamiya le fasce gialle per poi poter dare il rosso.

Data la finalita del lavoro da ricoprire col grigio ho usato un rosso arancio Kcolors, ottenendo una separazione colori perfetta grazie al controllo che solo i kcolors assicurano.

Tolte le mascherature abbiamo ottenuto un Devoitine un pochino clown o se volete un pochino leccese.

A questo punto si procede con la fase di ricopertura della colorazione francese con una serie di velate in grigio chiaro 36473

La tecnica utilizzata è quella della velate a passate successive di un miscuglio di 36473 con oltre il 50% di Color Blender e due gocce di reducer tutto Kcolors.

Aumentato il numero di velate ho raggiunto l'effetto di copertura desiderato. Mascherate tali aree si è provveduto a dare il grigio inferiore della mimetica  utilizzando il grigio 36375 a mano libera e procedendo prima all'interno dei pannelli e poi a velate con l'aggiunta di un un 20% di Blender per amalgamare il preshading. 

In questo determinato velivolo parte della mimetica sui fianchi è stata ricoperta con il grigio delle parti inferiori più o meno all'altezza della fascia bianca della fusoliera con questo escamotage sono stata cancellati alcuni fregi dell'originaria colorazione francese.

Quando si lavora con colori acrilici all'acqua con asciugatura rapida come i Kcolors e si riesce a stendere una mimetica a mano libera senza dover perdere tempo a mascherare, la colorazione viene stesa in men che non si dica e con un divertimento tale che si dimentica anche a fare le foto dei vari passaggi intermedi.

La mimetica è stata eseguita in grigio 36231, Marrone 30118 con aggiunta di nero e rosso e 34092, il timone è stato dipinto in 34052 mentre le obliterazioni sono state eseguite a mano libera in 36118 tutto Kcolors e tutto con la fida Fengda 0,2 da 19 euro spedita.

A questo punto il tutto è stato sigillato con trasparente Lucido XW 100 Kcolors ed il modello è pronto per ricevere decalcomanie e lavaggi.

 

La posa delle poche decalcomanie è avvenuta con l'ausilio dei liquidi microscale micro set e micro sol, con molta attenzione dato che i residui del foglio Aeromaster erano piuttosto vecchi e fragili e con una piccola dose di Tamiya decal adhesive che ha migliorato l'incollaggio.

Il Lavaggio è stato effettuato sulle parti chiare con l'Italeri Wash Grey.

Mentre sui tni scuri ho usato il tono nero degli stessi lavaggi. In entrambi i casi ho optato per una rimozione parziale del lavaggio lasciando sul modello una patina di sporco che questi velivoli spesso portavano.

Gli scarichi sono stati trattati con una base nera e poi col set Rust and Dust della Lifecolor.

Questi colori riproducono con pochi colpi di pennello asciutto un ottimo effetto ruggine dipinto e con del nero anche un effetto fuliggine. Partecndo da una base nera si comincia col ruggine scuro poi i toni di ruggine rossiccia e poi i colpi di luce col light rust di colore senape. 

Dipinta l'elica di nero ho dato il trasparente di finitura Superopaco zero riflesso XW 01 Kcolors su tutto il modello con la finitura che potete vedere in foto.

A questo punto il nostro modello si conclude dipingendo le lucine e con una leggera impoverata nelle parti inferiori fatta con tan 30219 insieme a grigio 36473, molto color blender e poco diluente il tutto spruzzato random nelle superfici inferiori.

Ciliegina finale la pitturazione dei fumi di scarico con fumo nero e schiaritura al centro in grigio chiaro sempre con l'aiuto del color blender.

Insomma questo paperotto lo abbiamo fatto così e lo abbiamo messo nella nostra vetrina in sede Associazione Modellismosalento insieme al Todaro del nostro Francesco Griffo.

Speriamo Vi piaccia, di seguito tutte le foto del montaggio e del modello finito. Buon modellismo.

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