NH Industries NH 90 NFH (SH 90 ASW) Marina Militare 3-03 Preoperative Ship scala 1/72 da kit Revell

Abbiamo realizzato l'elicottero della Marina Militare dotazione aerea imbarcata standard delle nostre unita navali da caccia. Di recente consegnato alla Marina anche nella versione Utility andiamo a vedere come abbiamo realizzato la versione per la caccia ai sommergibili (ASW) partendo dal kit Revell per la versione navale olandese.

Modello, testo e foto di Silvio Pietropaolo

Alcuni anni fa durante una visita a Grottaglie avemmo la possibilità di osservare in anteprima uno dei primi NH 90 ASW consegnati alla Marina Militare  del quale publicammo una corposa walkaround. Il velivolo era un preoperativo con numero di carrozzella 3-03 d con matricola provvisoria CSX tipica dei velivoli ancora di proprietà della ditta. La macchina era quasi definitiva per l'epoca ed era in configurazione senza i rack porta carichi bellici esterni, ma aveva configurazione ed avionica quasi definitiva con tanto di sonar e consolles ASW.

Acquistai il kit all'epoca facilmente disponibile presso il negozio di zona e dopo poco tempo in base alle nostre foto mi feci realizzare da Enrico Bai le decalcomanie specifiche per quell'esemplare. Come spesso accade i kit restano tanto tempo sugli scaffali senza essere costruiti. Essendo la vista in calo un bel giorno decisi di cedere quella scatola ed altre tutte per elicotteri della Marina in scala 1/72 ad un amico modellista appassionato di navi e tutto ciò che è loro collegato. Quando all'inizio di quest'anno, la sorella di un neo elicotterista della Marina mi contattò per chiedere se era possibile realizzare un modello su richiesta, per suggellare il momento del conseguimento del brevetto di Pilot di Elicottero Imbarcato, decisi di accettare l'incarico per realizzare il modello su commissione. Con immensa sorpresa scoprii che il kit dato via alcuni anni fa era divenuto quasi introvabile. Chiesi allora all'amico se aveva ancora quel kit e se me lo volesse ricedere. L'amico fortunatamente accettò di rivendermi la scatola in questione insieme alle altre che gli avevo ceduto e questo diede inizio a questa bella avventura che vi racconterò qui di seguito.

Avemmo la possibilità di fotografare il velivolo di preserie dell'NH 90 ASW 3-03 a Grottaglie appena arrivato fresco fresco di fabbrica, ci siamo anche seduti ai comandi e visitato gl'interni con le consolles antisom e sonar filabile da immersione, per cui avendo una buona documentazione abbiamo potuto studiare le modifiche da fare sul kit Revell, alcuni dettagli da autocostruire, cosa installare e cosa non, dai pezzi disponibili nel kit. Il kit fornisce le parti per la versione ASW francese o olandese ma quelli italiani sono un pochino diversi, per cui alcune parti ci facilitano il compito ma altre vanno modificate o autocostruite per riprodurre un esemplare italiano. Il velivolo da noi riprodotto è un preoperativo quasi definitivo anche se poi nell'utilizzo operativo tra i dettagli più evidenti è stata aggiunta una piastra di rinforzo sul lato destro (guardando nel senso del volo) all'attaccatura del trave di coda e l'installazione sistematica dei racks porta carichi esterni che nel nostro esemplare all'epoca non erano montati ma che il kit fornisce.

Come sempre il montaggio inizia dagl'interni che in questo caso sono una parte importante del modello sia perchè piuttosto dettagliati che per il fatto che riproducono abbastanza correttamente tutte le attrezzature tipiche di questa versione ASW. Quindi oltre alla cabina di pilotaggio abbiamo le consolles antisom, il Sonar filabile in mare con tutto il sistema dell'argano ed una decals che riproduce il particolare tratteggio antiscivolo su pavimento del vano cabina.

Un'adeguata pitturazione darà un risultato molto convincente una volta inserito il tutto nelle fusoliere spingendomi a spalancare i due portelloni scorrevoli e mostrare tutto il bel dettaglio interno.

Particolare cura, anche se alla fine poco visibile dentro l'abitacolo, è stata dedicata a riprodurre il particolare effetto violaceo cangiante del vetro antiriflesso che contraddistingue i 5 grandi displays del pannello strumenti e quelli delle consolles antisom quando sono spenti anche se quelli dei nostri esemplari sono 4, manca quello centrale sostituito da una piastra nera.


Le parti interne vengono dipinte a pennello con colori Italeri acryl, Lifecolor e Citadel tutti a base vinilica con lavaggi Citadel Gloss Wash, una volta terminata questa fase si passa alla chiusura delle fusoliere dopo aver chiuso da dentro con dei pezzettini di nastro i fori dei finestrini. Va detto che questo kit ha una grande finezza assai comoda dato che i vetri dei finestrini si montano dal lato esterno, per altro con un buon fitting, per cui è possibile montarli una volta dipinto il modello.

A questo punto si può procedere alla chiusura delle semifusoliere. Va detto che il kit permetterebbe il ripiegamento della coda ma non quello delle pale del rotore principale. Noi optiamo comunque per la versione tutta estesa.

la principale modifica da effettuare sul kit Revell per riprodurre un ASW italiano consiste nella modifica della forma del bulbo sul muso.

Quello sul kit ha una estensione del bulbo nella parte inferiore che va asportata (in foto è la parte rossa) con qualche colpetto di fresa a mano leggera e con sapienti colpi di limetta da orologiaio e finitura con la carta abrasiva. Il risultato è quello della foto sotto che fa si che il bulbo del modello e quello reale siano simili.

Una volta rifinito il muso si può montare la coda, il radome ventrale e procedere a qualche stuccatura lungo la linea di giunzione delle fusoliere. Per lisciare usiamo carta a brasiva da 600 a 2000. Qualche incisione va ripristinata.

Dalle foto si evince che le parti per la versione ASW sono di colore più chiaro e con incisioni peggiori del resto del modello, per cui qualcosa andra ripresa o reincisa.

A questo punto si può montare il parabrezza che con qualche colpetto di lima va al suo posto piuttosto bene con un filino di vinavil che ci farà anche da guarnizione. Prima però conviene mascherare con il nastro Tamiya le parti che dovranno rimanere trasparenti. Ho di proposito lasciato il rilievo dei tergicristalli che mi servirà come base di appoggio per quelli che farò autocostruiti in filo metallico con questo risultato finale.

Siamo arrivati alla parte più complessa del lavoro dato che foto alla mano bisogna individuare tra i pezzi disponibili le varie antenne da montare ed autocostruire quelle non incluse nel kit tra cui tre stilo sotto al trave di coda e soprattutto la particolare antenna a T con relativa base che sta sul trave di coda dietro l'area degli scarichi e peculiare degli esemplari della Marina Militare

Alcuni dettagli come i maniglioni sopra gli ingressi al vano di carico o gli occhielli per l'attacco dei rack per i carichi bellici vengono realizzati con plastirod e plastistrip mentre l'antenna a T con la sua base sono realizzati con pezzetti plasticard.Questa caratteristica è comune anche ai nuovi SH 90 TT appena consegnati e che Vi abbiamo presentato in un nostro recente articolo.

Una volta montate tutte le antenne si può procedere alla colorazione iniziando con un preshading irregolare in Gunship Gray 36118 seguito da una mano irregolare di ghost gray 36320 successivamente stemperato con qualche goccia di 36495 50% di Color Blender e qualche goccia di Reducer tutto Kcolors dato con la mia Fengda 0,2 a bassa pressione.

Intanto ho provveduto a montare il rotore principale e quello anticoppia che sono stati dipinti con verde 34087, parti del mozzo in grigio 36173, bordo d'attacco pale in grigio 36440 il tutto dato a mano libera ad aerografo sfruttando le incisioni presenti. Prima della posa delle decals è stato dato su tutto il trasparente lucido XW 100 che ha preparato il modello ad i lavaggi.

Come lavaggi, a parte gli immancabili Citadel Gloss wash, a metà costruzione abbiamo ricevuto in valutazione il nuovo set di lavaggi Italeri Acryl.

Prodotti a base d'acqua non intaccano il supporto su cui sono poggiati, non macchiano, si rimuove l'eccesso facilmente con uno scottex inumidito d'acqua, la confezione fornisce già 6 toni tra cui nero, marrone scuro e medio, grigio, verde e ruggine. Abbiamo fatto delle prove su parti non dipinte e dipinte con buoni risultati, nel nostro modello le incisioni sono state evidenziate con il grigio.

Mentre per i cerchioni abbiamo usato il nero come lavaggio ed il colore cechione e carrelli invece è un Azzurrone grigiastro ottenuto con un miscuglio di blu 35190 e qualche goccia di grigio 36495.

Semplicemente steso senza alcuna attenzione il lavaggio Italeri Acryl evidenzia tutti i dettagli di questa griglia. Con lo stesso azzurrone ho dipinto tutti i dielettrici sempre con i colori Kcolors ma questa volta dati a pennello.

Per riprodurre il nostro SH 90 ASW abbiamo utilizzato in parte le segnaletiche in dotazione al kit ed in parte le ottime decals autoprodotte da Enrico Bai che si sono rilevate corrette nei toni, nelle dimensioni e di ottima adesione. Un vero peccato che l'amico Enrico abbia deciso di non realizzare più questi utilissimi foglietti su richiesta.

Il risultato è stato molto realistico, gli scarichi invece sono stati dipinti su base nerca con un rame scuro e lumeggiatura in oro sempre citadel a pennello, ottenendo un'ottima resa. A modello montato e con decals e lavaggi già eseguiti abbiamo provveduto ad effettuare la tipica sporcatura di questi velivoli causata dai fumi di scarico spinti verso il basso dal rotore principale.

Riprodurre tale sporco non è un vezzo modellistico ma è caratteristica distintiva di questo velivolo che già in pochi voli si annerisce sensibilemnet in corrispondenza del numero di carrozzella 3-03 fino a farlo quasi scomparire ed in alcuni casi rendere necessaria la ripitturazione dell'area e del numero. Per riprodurre tale peculiarità abbiamo usato qualche goccia di nero con una goccia di marrone ed il 70% in più di color blender e due gocce di reducer tutto Kcolors dati a bassa pressione con la mia fida Fengda 0,2 da 19 euro spedita. In maniera random allo stesso modo ho sporcato leggermente il cofano motore e le parti d'attacco di deriva e stabilizzatore di coda.

Caratteristiche di questo esemplare di preserie, primo arrivato a Grottaglie, oltre alla mancanza della piastra di rinforzo già detta, vi sono le walkwais di colore nero (quelli operativi le hanno sovradipinte in grigio 36320) ebbene ho preferito posare le decals disponibili nel foglio del kit Revell ed usarle come riferimento per ripassarle ad aerografo con il nero a mano libera e senza mascherare ottenendo il risultato in foto.

Una mano di trasparente XW 10 Kcolors su tutto il modello, inclusi rotori, mi ha permesso di ottenere l'ottima finitura visibile in foto, poi ho potuto togliere le mascherature, montare i vetri con una punta di Tamiya Tappo Lime anche se consiglio di usare la Vinavil dato che la sbiancatura del trasparente con la colla Tamiya è sempre in agguato. Le parti in plastica trasparente sono state comunque trattate con immersione nella cera Future e questo le preserva in parte dall'azione dei fumi della colla. Dopo aver realizzato qualche lucina e montato i rotori il nostro SH 90 ASW è pronto.

In condizioni normali il nostro modello sarebbe ultimato ed hangarato nella mia vetrina, ma trattandosi di un modello su commissione, da regalare ad un Pilota di questi mezzi, ho proprosto alla committenza la possibilità di installare il modello su una base adeguate e proteggerlo da una bella teca in vetro anche in modo da presentarlo in maniera più adeguata e mantenere nel tempo il modello integro ed intatto  proteggendolo da maldestri spolveramenti, gatti curiosi, polvere ed azione del tempo e dell'aria.

Per la base ho consigliato ed ho preferito rivolgermi ad uno specialista per la realizzaione di tali accessori che è Mario Catania ottimo costruttore di basi 3D che riproducono pontivolo e non solo. Il buon Mario ci ha riprodotto una sezione del ponte volo di Nave Garibaldi con un realismo ben oltre l'immaginabile.

Mario ha anche predisposto intorno al ponte un'adeguata scanalatura per inserire la teca in vetro che è stata realizzata qui a Surbo esattamente su misura della base.

Una targhetta in ottone inciso recante da data del brevetto militare di pilota e la pin con lo stemma smaltato della marina Militare hanno guarnito un modello che mi ha dato grande soddisfazione e che valorizzato dalla realistica base diventa di grande effetto.

Raramente faccio modelli su commissione perchè quando poi alla fine vedo il risultato non vorrei più darlo via data la cura ed il lavoro riposo nella realizzazione del pezzo. In questo caso ho accettato di faro perche sicuro che il modello, andando ad un addetto ai lavori, sarebbe stato sicuramente apprezzato. Da quello che mi è stato riferito è stato molto apprezzato oltre che dal diretto interessato anche dai suoi colleghi e la cosa non può che farmi piacere. Si realizzano modelli per il piacere che vengano aprezzati e per la propria soddisfazione personale. Ma arriva il momento della consegna ed ogni volta mi piange il cuore separamene.

Buon Modellismo

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