Mclaren Mp 4/2c #2 Keke Rosberg Gp Portogallo Estoril 1986 Marlboro Light race version

Abbiamo costruito la Mclaren Mp4/2c dal kit Italeri scala 1/12 realizzando una versione poco nota ai più ma ben conosciuta agli appassionati di Formula 1 di quel periodo. Vi raccontiamo come abbiamo realizzato il modello e le modifiche effettuate.

Modello, Testo e Foto di Silvio Pietropaolo ogni diritto riservato.

Si ringraziano Italeri e Pama Trade per il kit messo a disposizione per la realizzazione di questo modello. Questo articolo è stato redatto secondo la normativa sulle altre forme di pubblicità non retribuita.

Nell'articolo sono presenti alcune foto di provenienza dal web della vettura reale inserite a scopo di narrazione ed i cui diritti rimangono di proprietà degli autori.

Era la Formula 1, quella bella fatta da piloti e macchine che andavano guidate, dove la potenza ed i decimi di secondo si ottenenvano pennellando una curva o studiando dettagli di fine meccanica da quasi orologiai. Erano i tempi in cui i piloti erano un pò guasconi o vichinghi e questa macchina era proprio pilotata da un guascone in cappa e spada e da un vichingo con i suoi baffoni biondi. In quegli anni Mclaren e Ferrari si contendevano il campionato, una vittoria dopo l'altra, non si faceva rifornimento e se ti fermavi ai box per cambiare le gomme era una perdita di tempo. Per cui le gomme duravano per tutta la gara ed ognuno si sceglieva le gomme che più gli piacevano e che assicuravano durata e prestazione. Villeneuve ci aveva già lasciato e Senna, astro nascente, stava per approdare in Mclaren. Nel 1985 la Mclaren nella sua livrea bianca e rossa da tabaccaio aveva vinto il mondiale piloti con il Guascone e quindi l'anno successivo esibiva sulle sue vetture il numero 1 ed il numero 2, perchè in quella Formula 1 anche i numeri significavano un qualcosa. Ora i numeri sono divenuti vezzi e la Formula 1 di oggi sembra soltanto un grande lunapark per organizzatori danarosi, con circuiti tutti uguali. La Formula 1 di allora la chiamavano "Circus", quella di oggi non più, tanto e così evidente che assomiglia più ad un Circo Equestre (con regole incomprensibili) che ad uno sport. E' per considerazioni come quelle appena fatte che il rivedere, a metà dello scorso anno, Italeri che ripropone e reinscatole uno degli ex kit Protar di quel periodo ci ha riempito di gioia. Certo saremmo stati ben più lieti di accogliere magari la riedizione di uno dei tanti kit di Ferrari in scala 1/12 che il maestro Provini produsse tra gli anni 80 e 90 e di cui Italeri conserva gelosamente gli stampi ma per dispute sulle royalties dovremo ancora aspettare, speriamo non troppo. 

Italeri ha rilasciato questo kit a metà 2023 e noi ve lo abbiamo presentato in un Video Unboxing sul nostro canale Youtube Modellismosalento Lecce (Iscrivetevi ed attivate le notifiche per essere aggiornati sui nuovi video). Ma Vi abbiamo presentato questo kit con un articolo sul nostro sito e che potrete consultare al link. Il kit denota qualche annetto ma noi come tanti altri modellisti appassionati di auto sappiamo bene che questi kit permettono di realizzare ottimi modelli e di dare anche un pò di spazio al superdettaglio, è un pò ostico da mettere insieme e forse, alla fine come spesso accadeva, la carrozzeria resterà un pochino rialzata. Ma è il prezzo da pagare per poi esporre il nostro modello anche con gli organi meccanici a vista. Non essendo un grande esperto di auto, ho chiesto aiuto anche per la documentazione ad alcuni modellisti più esperti tra cui Simon Antelmi e sopratutto Gennaro Zappa che ringrazio per i consigli. Per altro l'amico Gennaro aveva anche lui il modello in costruzione per cui mi ha potuto dare indicazioni su punti particolarmente ostici oltre che mi ha fornito un PDF con un passo passo di un modello costruito dal vecchio kit Protar e che è stato il mio punto di ispirazione.

Il montaggio inizia dalla monoscocca in carbonio che il kit fornisce in colore nero. Dal confronto con le foto si vede subito un'anomalia nella sporgenza piatta che il kit ha per avvitare la carrozzeria ma che il telaio della vettura reale non ha. La scocca è realizzata in due semivalve, la vasca inferiore e parte superiore. Alcune parti vanno assemblate all'interno della scocca tra cui due paratie per il fissaggio della sospensione anteriore e le ampolle per il liquido dei freni e degli impianti idraulici.

Ho colorato di bianco le ampolle, di grigio scuro le paratie, in alluminio e bronzo ramato la barra di stabilizzazione della sospensione anteriore e mentre il resto dei braccetti sono stati dipinti in nero satinato. intanto vanno predisposti i tubicini dei freni anteriori che si collegano alla pompetta dei freni.

Prima di installare l'impianto vanno assemblati i freni con il mozzo in cui si infilano delle microviti su cui poi andranno avvitati i dadi di fissaggio delle ruote, azione non di sicura riuscita.

Per il telaio il kit fornisce delle particolari decal effetto Carbonio di un particolare colore aranciato, che però non mi hanno convito per cui ho preferito ricavare io un colore bronzato metallico decismente più rispondente. 

Il colore è stato ricavato usando tutti colori Kustomservice.com ed esattamente mischiando un nero con un perla gold, del cromo e del candy brown ottenendo poi la tonalità che ho spruzzato sulla valva sueriore del telaio e su quella inferiore. in nato black ho fatto il rigonfiamento superiore anteriore sopra il cruscotto ed in nero il fondo inferiore e le parti laterali. Le griglie fotoincise sono state trattate con delle velate di Candy Rust.

Una cosa che subito non mi è molto piaciuta di questo kit è che Il musetto è pezzo unico con tutta la valva superiore della carrozzeria, cosa che su una Formula 1 io non posso accettare. Quante volte abbiamo visto ai box i meccanici che in due secondi oltre a cambiare le gomme sostituiscono pure il musetto incidentato. Avere il muso seprabile in una F1 moderna è cosa per me irrinunciabile. Allora perchè non tagliarlo?

Con un pò di pazienza ed armato di incisore Tamiya, bisturi e lame dentate fotoincise Ustar ho prima rafforzato l'incisione presente e poi ho tagliato via il muso.

La linea di taglio è stata rettificata con una limetta a mezzaluna per metalli. Ma fatto questo era necessario ripristinare i fissaggi della carrozzeria dato che il muso era sede di uno dei fissaggi a vite per tenere insieme la carrozzeria sul modello. 

Per ovviare a questo problema la soluzione sono i micromagneti al neodimio dalla cina con furore. In effetti ho acquistato uno scatolino con ben 300 micormagneti da 1mm di spessore e 3 mm di diametro. Li avevo già usati per la Delta Integrale dove ho reso spossibile montaggio e smontaggio della piastra paracolpi inferiore in modo da permettere di mostrare il bel dettaglio della coppa dell'olio e del motore dal basso.

Nel frattempo la lingua sul muso è stata tagliata dal telaio ed incollata sotto al musetto che poi ha rcevuto magneti e lamelle metalliche per stare al posto suo anche autonomamente.

Anche dopo il taglio il fitting è buono per cui ora bisogna fare in modo che il muso stia in loco in condizione normale. Anche la valva superiore della carrozzeria ha ricevuto in posti poco visibili alcuni micromagneti.

Mentre nel punto di taglio la carrozzeria ha ricevuto un lembo di appoggio per semplice riscontro.

Questa prima modifica strutturale a mio avviso ha aggiunto un dettaglio importamte al nostro modello dato che ci permette di mostrare la vettura chiusa ma senza musetto e la vettura scoperchiata ma con musetto installato. Quando si costruisce un modello del genere spesso si lavora a sottosistemi. Ad esempio nelle auto come nelle moto è diffuso completare interamente le parti della carrozzeria che vanno poi montate alla fine. Per completamente intendo fino a verniciatura, decals e trasparente finale. Anche in questo caso si è fatto così per cui mentre da un lato avevamo la scocca con la sospensione anteriore quasi completa, dall'altro si preparava il motore con cambio e sospensione posteriore ma anche gli alettoni e le ruote scalpitavano. Le ruote hanno richiesto una particolare cura per rimuovere la linea di stampa a metà ruota e rendere usurato il battistrada abraso con tamponi abrasivi per unghie a grana grossa.

Ottenendo alla fine questo risultato che gli ha fatto cambiare aspetto. Poi ho provveduto a dipingere la scritta Good Year che va comunque dipinta con un pennellino a punta e bianco ben diluito. Per la scitta Eagle però abbiamo la decal che ha una resa diversa dalla scritta spennellata che non viene perfetta, ho uniformato il tutto con pigmento di colore nero fumo ottenendo questo risultato.

  Il motore è sempre il munto di maggiore soddisfazione di un kit di auto in scala grande dato che è ricco di dettagli e ci sarà sempre qualche cavo o tubicino da aggiungere. Il motore TAG Porsche della nostra Mclaren si è sempre distinto per un aspetto molto curato e d'effetto. Per tale motivo il kit Italeri offre dettagli fotoincisi per renderlo ancora più realistico. Come si può notare dalla foto, il kit Italeri offre una doppia opzione per rifinire le testate del 6 cilindri Tag Porsche. e cioè piastrina per le testate intera con scritta a rilievo oppure scritta TAG  e Turbo in fotoincisione ma scritta Techniques .... da riprodurre con una decal in dotazione. Terza alternativa decal per tutte le scritte da usare direttamente sulle testate in plastica oppure sulla fotoincisione a rilievo.

Ma chi in quegli anni c'era come lo scrivente si ricorda perfettamente che il motore era in fusione dipinto di nero e sulle testate brillava perfettamente visibile quella scritta diamantata in colore alluminio lucidato ed allora perchè non procedere allo stesso modo? Dipingiamo la fotoincisione intera di nero e poi grattiamo via il colore dalle parti a rilievo. Il risultato è stato perfetto e con una resa di grande effetto.

 I cavi candele sono stati realizzati con filo di piombo e dipinti di giallo per dare un tocco di colore ad un insieme che più nero di così non si può. ma non tutti i neri sono uguali per cui andava differenziato ogni dettaglio con un nero leggermente diverso.

Una delle parti più cpmplesse del montaggio riguarda il contenuto delle pance che deve essere molto provato a secco edi i pezzi vanno anche modificati: In questo caso è bene fresare abbondantemente le tubazioni che vanno dai serbatoi verso la parete laterale della scocca

e prevendere una chiusura dello spazio che si viene a creare tra i convogliatori delle bocche delle prese d'aria ed i radiatori. Nelle prove vanno coinvolte anche le parti della carrozzeria laterali delle pance e posteriori in modo da tenere il più possibile tutto assieme in linea.

Tutto deve andare in posizione per limitare al massimo i problemi di chiusura che comunque alla fine ci saranno comunque. A questo punto nasce un dilemma:" Ma ste Mclaren vengono fuori tutti bei modelli ma sono tutte uguali!" Allora perchè n'A Famo strana? Il ricordo mi balena in mente, vago ma mi balena. Mi ricordo che una volta ne fecero una gialla per una gara... eh ma quale? Mclaren ha chiamato MP 4 le vetture per dieci anni di fila, saremo fortunati e magari è proprio il modello nostro? Inizio a cercare su Internet ed ecco!

Immagine inserita al solo scopo di discussione e reerita su internet. Ogni diritto rimane dell'autore.

Che ricordassi c'è ne fosse stata una gialla ero sicuro, ma era una come la nostra? Eccola, era proprio una MP 4/2C del 1986. Ala Gran Premio del Portogallo sul circuito dell'Estoril, Lo sponsor Tabaccaio per lanciare una nuova sigaretta Light (Gold) decise di far dipingere per il solo giorno della gara la Mclaren n° 2 di Keke Rosberg con il giallo al posto del rosso. Tale colorazione fu usata solo in quella gara e non portò bene dato il ritiro della vettura al 31° giro.

Immagine inserita al solo scopo di discussione e reerita su internet. Ogni diritto rimane dell'autore.

A questo punto foglio decals e foto di riferimento alla mano, studio il sogetto e verifico la fattibilità. In effetti questa "Mission" non è troppo "Impossible" dato che per ottenere la versione gialla si tratta di ricolorare alcuni stemmi Marlboro e di ricolorare il numero di gara sul muso, proprio quest'ultima sarà la parte più complessa da eseguire. Ma perchè non provarci? Per gli stemmi Marlboro la cosa è piuttosto facile dato che metteremo in sede le decalcomanie fornite col kit con gli stemmini in rosso.

L'operazione è necessaria per i due dietro allìala superiore dell'alettone posteriore

E l'altro a corredo della scritta a metà vettura per cui si procede dipingendo le parti fino al trasparente Lucido poi si applicano le decals da modificare e poi un'altra abbondante mano di trasparente lucido (nella fattispecie il nuovo Gunze Mr Color Uv Cut) per proteggerle prima di mascherarle, scaricando per bene il nastro per evitare di portarsi la decal quando lo tireremo via.

Una volta mascherato il tutto il marchietto è stato dipinto prima di bianco e poi con il giallo RAL 1021 Kustomservice. il risultato è quello della foto sotto.

Stessa operazione effettuata sul retro dell'ala posteriore dove anche lì i marchietti sono gialli.

Naturalmente intanto abbiamo provveduto a dipingere con il KSW 100 White le parti di carrozzeria e poi una volta mascherato dipingere le parti in rosso che sulla nostra Mclaren dipingeremo di giallo RAL 1021. Abbiamo cominciato dalle paratie laterali dell'alettone posteriore insieme all'ala posteriore ed i terminali della carrozzeria laterale all'altezza della sospensione posteriore. Indiscutibilmente, sarà per l'originalità, ma la Mclaren in giallo ha un suo indubbio fascino, poi una volta rese lucide e con le decals ancora di più. Sull'ala posteriore vanno i numeri bianchi che abbiamo in dotazione con le decals, mentre quello anteriore sul muso verrà realizzato dato che le decals c'è lo offrono in rosso ma a noi serve in giallo con bordo nero. vi spiego come ho proceduto.

Ho portato il foglio decals in copisteria ed ho fatto fotocopiare il n° 2 rosso su pvc adesivo. Purtroppo il mio copista al momento non poteva usare il plotter da taglio per cui non mi ha potuto tagliare le sagomine al volo ma è possibile farlo usando come margine il bordino del due rosso e facendosi ritagliare col plotter da taglio un pvc adesivo trasparente. Nel mio caso la copia è stata fatta su pvc adesivo bianco senza il taglio ho dovuto usare il mio bisturi per farmi la sagomina.

Dopo un paio di tentaivi col bisturi chirurgico lama 11 il risultato è più che accettabile per cui possiamo procedere. Ho applicato prima il n° 2 rosso appena tagliato per verificare la posizione esatta, poi ho sovrapposto la mascherina e tolto il due rosso.

Coperto col nastro tutto il muso possiamo caricare il giallo nell'aerografo Fengda 0,2 e spruzzare all'interno della mascherina per dipingerci il nostro 2 giallo. Fatto! Direte voi. Ed il bordo nero? dico io? Per quello cercheremo di sfruttare la decal originaria.

Ho svuotato e scontornato il bordo dalla decal del due rosso e sopratutto ho suddiviso il bordino nero in più sezioni ricostruendo tutta la bordatura nera a decal intorno al due giallo dipinto.

Poi ho provveduto a ritoccare qualche sbavatura con il nostro giallo ral 1021 per ottenere un due quasi perfetto.

Sigillato tutto con uno strato di trasparente anche il numero è divenuto giallo completando la trasformazione In Mclaren gold che in questa scala si contano sulla punta delle dita di una mano anzi di due dita di una mano. In scala 1/20 ci sta il kit Beemax che permette di fare la numero 1 in rosso e la numero 2 in giallo ma in scala 1/12 non ci st per cui l'unico modo è quello che stiamo raccontando.

Ma che bella questa Mclaren Light mi piace quasi di più di quella rossa e non è impossibile realizzarla basta un pochino d'impegno. Ma la cosa più divertente è leggere di tanti amici su facebook che mi hanno commentato:Bella complimenti ma sarà la foto? la vedo sbiadita oppure ma come mai il colore? e lì a spiegare che era proprio gialla e che c'era la foto.

Arrivato a questo punto ci si deve dedicare all'abitacolo con la realizzazione del seggiolino da rivestire con le decals finto carbonio in dotazione. Per le cinture di sicurezza il kit offre un nastrino nero in seta e le fotoicisioni per attacchi e fibie che permettono di ottenere un ottimo effetto da completare con le decals Boss che io ho prima attaccato su un nastro biadesivo e poi incollato sulla cintura secondo un trucchetto indicato dal mitico Gennaro Zappa.

Ho comunque acquistato in merceria circa un metro di nastrino simile da 6 mm. per avere la certezza di avere nastro a sufficienza.

Il cruscotto ha un'ottima resa, basta dipingerlo bene, io ho aggiunto tre interruttorini a levetta sui lati.

Il kit non offre alcuni dei cablaggi che vanno tra la parte anteriore della scocca ed il retrotreno come pure ho provveduto ad aggiungere lo stacco rapido dell'impianto elettrico e un sensore di temperatura sul radiatore di dx. Ho colorato in giallo e rosso alcuni di questi cablaggi eseguiti con filo di piombo per dare un pochino di colore all'insieme total black della meccanica di questa Mclaren.

La parte collassabile del muso è stata dipinta di nero lucido ed ho utilizzato dei rivetti a decal della HGW di colore grigio chiaro per simulare le chiodature  tipiche di questa parte. La nostra Mclaren è completa sotto la carrozzeria, l'abbiamo un pò farcita per cui non mi aspetto che la valva superiore della carrozzeria possa calzare a pennello dato che gia rimaneva un pochino alzata anche senza farcitura, ma quei cablaggi ci volevano perchè assai evidenti nelle foto naked di questa vettura. Il muso separabile è un necessario must da realizzare per questo modello per mostrarlo con la carrozzeria installata e non.

Il fanalino posteriore è stato cromato col CHR 03 Steel e la gemma è stato colorato col clear red Tamiya sulla faccia esterna.

Il modello nella sua veste bainca e gialla si presenta decisamente accattivante ed originale. Il kit non è di facile montaggio ma produce un modello di ottimo dettaglio che con qualche attenzione in più diventa un modello da concorso. Bella da vedere chiusa e completa,

Senza muso, Senza niente, Nature! Allora?

Che ve ne pare? Meglio gialla, no?

Buon Modellismo

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