Lancia 3 RO Militare - Regio Esercito - Libia 1942 scala 1/35 da kit IBG Model Cat.No. 35055
Il "migliore autocarro pesante italiano impiegato nella Seconda Guerra Mondiale, specie sul fronte dell'Africa Settentrionale": così venne definito da Nicola Pignato e Filippo Cappellano il Lancia 3 RO Militare. A questo famoso veicolo e alle sue varianti anche armate, la ditta polacca IBG Models ha dedicato una bella serie di kits in plastica anche in scala 1/35: in questo articolo prendiamo in esame la versione "troop carrier".
Modello,foto e testo di Gabriele Luciani
Presentato al Salone dell'automobile del 1937 e messo in produzione l'anno dopo, il 3 RO era il terzo tipo di una serie di autocarri della Lancia pensati per il mercato civile. Questo grosso mezzo (era lungo oltre sette metri) vedeva la luce in un momento in cui il Regio Esercito era attanagliato da gravi difficoltà dovute al pregresso impegno nella conquista della Abissinia e a quello coevo in terra di Spagna che avevano assorbito gran parte delle risorse umane e dei mezzi. La disponibilità di mezzi destinati al trasporto su ruota si stava quindi registrendo a tipi sempre più vecchi e di vari modelli: stante questa situazione e per evitare l'acuirsi delle varie problematiche, i vertici del Regio Esercito ritennero opportuno far uniformare tutta la produzione italiana di autocarri, in modo tale da poter attingere, in caso di bisogno, anche alle requisizioni di mezzi civili che potevano così essere subito impiegati per le esigenze della stessa forza armata. Con un apposito Regio Decreto vennero disciplate in modo univoco le caratteristiche dei mezzi di nuova produzione: i Lancia 3Ro quindi che venivano costruiti avevano pertanto delle minime differenze fra gli esemplari destinati agli utilizzatori civili e quelli invece distributiti al Regio Esercito, tanto che il tipo venne definito "Autocarro Pesante Unificato". Gli esemplari militari del Lancia 3RO si distinguevano comunque per la presenza anche della messa in moto manuale e dei fanali ad olio: la produzione per il Regio Esercito fu presto avviata tanto che nel 1939 ne erano stati consegnati ben 657 esemplari. Successivamente,nei primi tre anni di guerra furono forniti oltre 8000 Lancia 3RO che trovarono un largo impiego sia nei deserti del Nord Africa che nelle sterminate pianure russe, sempre risultando ottimi mezzi di trasporto e non solo, tanto che ne vennero sviluppati diversi allestimenti. Dopo l'armistiziò, la produzione continuò per i tedeschi che ne acquisirono oltre 400 esemplari; dopo la guerra alcuni autrocarri realizzati come camion officina e come auto cisterne furono recuperati ed usati per molto tempo dall'Esercito Italiano . Non va dimenticato poi che in Libia fin dai primi mesi di guerra, vennero installati sui pianali di questi autocarri, dei pezzi di artiglieria e tanto indovinata fu questa modifica campale che venne pure prodotta una apposita versione armata con il temibilissimo pezzo italiano da 90/53, forse il migliore cannone antiaereo dell'Asse.
Sempre in Nord Africa, i Lancia 3RO vennero usati come trasporto per i mezzi corazzati italiani dapprima per i Carri Veloci che potevano essere veicolati sui cassoni del camion oppure trainati sul loro apposito rimorchietto.
Analoga soluzione fu messa in pratica anche quando si doveva trasportare un carro su scafo M o un semovente sempre su scafo M sull'apposito rimorchio a ralla della Viberti e tanta però era la potenza dei Lancia 3RO che era possibile trasportare sui loro pianali un secondo carro o un semovente , pure quelli su scafo M. Per tutta la durata della campagna in Africa Settentrionale, la preparazione logistica delle battaglie che avrebbero dovuto sostenere i reparti carristi del R.E. , fu affidata a questi autocarri che anche in Russa ebbero modo di distinguersi per le loro ottime caratteristiche malgrado alcuni esemplari degli stessi avevano ancora i semi pneumatici adottati sulle prime serie di esemplari prodotti.
Malgrado sia stato costruito in un numero molto elevato per i livelli italiani dell'epoca e l'esteso impiego, nel modellismo il Lancia 3Ro non ha ricevuto completamente le attenzioni che meritava...Solo alla fine degli anni novanta, nella scala 1/35, gli è stato dedicato un kit in resina, oggi non più disponibile e prodotto all'epoca dalla romana Cri.El.Model, abbastanza basico come la gran parte della produzione della ditta capitolina; dopo uno stop coinciso con la morte del mitico titolare, Maurizio Bartoli , l'attività è stata ripresa ma non tutti i kits offerti a suo tempo sono stati riproposti. Un altro modello in stampa 3d è stato proposto dalla modenese WIP3D ma relativo però alla versione prodotta nel 1944 per i tedeschi con cabina in legno "Einheits" in legno e masonite,con un cassone diverso. Per un kit in plastica iniettata si è dovuto aspettare sino al 2018 quando la ditta polacca IBG Models ha iniziato a produrre ben sei diversi kits dedicati alle varie versioni del Lancia 3Ro, comprese quelle armate, cercando di usare quanti più parti comuni possibili: quella presa qui in esame è la variante dedicata al trasporto truppe.
Va subito evidenziato che questo non è proprio un kit che si monta ad occhi chiusi ma che comunque si può affrontare con un pò di pazienza : si tratta infatti di uno stampo in plastica ma non del tipo industriale (per intenderci come quelli delle ditte più blasonate) ma con i pezzi realizzati con un pressione più bassa , quindi si deve prestare attenzione del separare le parti dagli alberi, in particolare quelle più filiformi che sono molto delicate e che anche durante la costruzione vanno maneggiate con cura per evitare di romperle. Inoltre il kit è scomposto in ben quindici telai grandi e medi, cui se ne aggiungono tanti altri più piccoli e una lastra in ottone con diversi particolari foto incisi : va quindi studiato attentamente il foglio istruzioni che riporta per fortuna le foto dei vari telai e spiega con disegni molto chiari le varie fasi dell'assemblaggio.Completa il tutto un foglio decals per due esemplari di Lancia 3 Ro usati rispettivamente sul fronte greco nel 1940 (un esemplare in grigio verde targato R.E. 86442) e in Nord Africa nel 1941 (in questo caso tutto in kaki sahariano, con targa R.E.91748 e la croce bianca di savoia sulle tre sponde esterne del cassone, uno dei simboli ottici di riconoscimento dei mezzi italiani in questo settore)
Il kit è completo e può essere anche montato come da scatola senza ulteriori aggiunte; nel caso, a seconda dell'esemplare che si vuole raffigurare, si potrebbe ricorrere a dei sets in resina con pneumatici con battistrada diverso da quello offerti in questa confezione dalla IBG Models che solo del tipo "Sigillo Verde" e che sono realizzati dalla ditta polacca con il battistrada separato dai rispettivi cerchioni. L'assemblaggio delle ruote è il primo passo della costruzione che poi prosegue con la costruzione del blocco motore del Lancia 3Ro per il quale vengono forniti pezzi che costituiscono una buona base di partenza per un eventuale lavoro di dettaglio con l'aggiunta autarchica dei vari fili e tubazioni.
Si prosegue con il telaio del mezzo che è costituito da due binari laterali ai quali vanno aggiunte diverse traversine di raccordo e le balestre: è una costruzione che va fatta con accortezza, ,seguendo scrupolosamente le istruzioni, perchè dalla stessa dipende l'armonia finale del modello, sia come appoggio sulle quattro ruote sia per la armonia della cabina e del cassone. Come per altre componenti di piccole dimensioni. e' opportuno posticipare l'unione dei predellini d'accesso alla cabina di guida in quanto i loro sostegni sono molto delicati e si corre il rischio di romperli più volte nel corso delle fasi successive della costruzione.
Dopo l'aggiunta del motore, attraverso le componenti del telaio andrebbero inserite delle fotoincisioni che raffigurano delle tiranterie dei leveraggi ma è conveniente sostituire i sottili pezzi in ottone con filo di rame di analogo spessore, sia per un maggiore realismo sia per avere meno problemi per inserire questi particolari.
Se fino a questo punto le uniche difficoltà sono state quelle del distacco dei pezzi dagli alberi di stampa e il seguire con attenzione scrupolosa le istruzioni, quando si deve passare all'unione dei pezzi laterali del cofano motore si deve mettere mano a sutcco e carteggiature per armonizzare il tutto, in particolare alla base degli stessi pezzi nel punto di contatto con il telaio e frontalmente con la cornice della griglia anteriore. L'interno della cabina è abbastanza dettagliato e comunque se si montano chiuse le portiere o si aggiunge un figurino per riprodurre il conducente non si vede molto dal di fuori...
Poco da dire sull'assemblaggio delle sponde del cassone, i problemi vengono dopo...La struttura che nella realtà reggeva il telone è riprodotta da sette pezzi ad arco e nove altri pezzi longitudinali che sono certo in scala ma sono anche molto fragili: riprodurre quindi questa gabbia di montanti è un esercizio di pazienza da farsi con calma a partire, anche e soprattutto in questo caso, dal distacco di tutti questi pezzi dai vari telai; chiaramente questa gabbia una volta finita non va inserita subito sul cassone del Lancia 3Ro per evitare ostacoli durante la fase della verniciatura e della relativa pesante opera di sporcatura...
Ho voluto riprodurre con questo kit uno dei tanti mezzi usati in Africa Settentrionale per attivistà logistiche di trasporto truppa e/o materiali oppure come traino per i rimorchi con i carri e semoventi su scafo M: visto anche l'intenso uso, in questo caso non ci si può esimere dal riprodurre il pesante logorio operativo cui erano sottoposti questi mezzi che si traduceva in un degrado evidente della verniciatura esterna. Quindi dopo la canonica mano di grigio chiaro di fondo e la pre-ombreggiatura con il nero opaco, ho passato l'Humbrol 103 per riprodurre il Khaki Sahariano usato sui mezzi italiani nello stesso teatro a partire dal marzo 1941. La stesura del citato colore Humbrol l'ho fatta in modo volutamente irregolare e senza coprire la precedente ombreggiatura in nero ed avere subito un iniziale effetto di colorazione usurata .
Successivamente ho dato ulteriori segni di invecchiamento delle vernicia khaki stonalizzandola con il Tensocromo Lifecolor sabbia chiaro passato anche sugli pneumatici in precedenza dipinti con del grigio scuro.
Trattandosi di un mezzo destinato al trasporto militare di uomini e/o materiali, per di più usato in guerra, è chiaro che lo sporco dovuto all'impiego ha investito tutto il camion ma in particolare il cassone di carico: ho usato quindi delle terre di colorificio di colore nero e marrone, insistendo sui vari interstizi e sempre in modo non uniforme, insistendo in particolare sui cerchi posteriori delle ruote e su zone differenti del pianale di carico. Solo a colorazione ed invecchiamento completato ho finalmente aggiunto il delicato telaio di sostegno del telone, chiaramente sporcando anche lui.
Per la targa del mezzo ho usato modificandole le decals contenute in questo kit ed in quello sempre della IBG Models dedicato alla versione auto cannone da 100/17 avvicinandomi come numerazione a quelle di altri esemplari di cui avevo una contezza fotografica sulla mia documentazione .
L'aggiunta di altri piccoli particolari che avevo temporaneamente messo da parte per facilitare la costruzione e la verniciatura ha completato la costruzione di questo modello che rende onore ad un auto carro come il Lancia 3Ro che si è particolarmente distinto come detto nei vari fronti dove è stato impiegato: un kit molto buono in conclusione ma da affrontare con accortezza sia per le numerose sue componenti sia per la fragilità di alcune delle stesse. Il sito per ulteriori informazioni sulla produzione della IBG Models è comunque il seguente http://www.ibgmodels.com/
Gabriele Luciani