M-113 TOW del 9° Rgt. Mecc. - Brigata “Pinerolo”- E.I. – Egitto 2002, da kit Italeri scala 1/35 cod. no 6533

M.113 TOW Ennesima variante nel notissimo trasporto truppe, anche l’M.113 TOW è stato ed è ancora in servizio nell’E.I. in molti esemplari. Durante l'impegnativa esercitazione Piramidi 2002 alcuni di questi mezzi vennero portati in Egitto, anche loro riverniciati in giallo sabbia per l’occasione. Partendo dal kit Italeri e con l’aiuto di una conversione in resina della ADV Azimut , si può riprodurre in scala 1/35 pure questo peculiare controcarro.

Modello, foto e testo di Gabriele Luciani

Per l’addestramento delle unità dell’Esercito Italiano, uno dei più rilevanti problemi è sempre stato anche quello della scarsa estensione dei poligoni situati nel territorio nazionale che ha sempre limitato le attività dei reparti, in particolare per le esercitazioni a fuoco e non solo, per quanto riguarda il coinvolgimento delle varie unità. Spesso infatti le attività si dovevano limitare a livello di battaglione, oppure le esercitazioni non potevano coinvolgere contemporaneamente tutte le componenti di una sola Brigata…Ma addirittura alcuni sistemi d’arma non furono mai usati: per esempio, non essendoci delle idonee campane di sgombero, non è stato mai possibile effettuare delle esercitazioni a fuoco con il Bazooka…Dopo la caduta del muro di Berlino, fu possibile anche per i reparti dell’E.I. spostarsi sui vasti e quindi più adeguati poligoni dei paesi un tempo aderenti al Patto di Varsavia (i cui precedenti regimi non si erano mai preoccupati di sacrificare le esigenze dei propri apparati militari…) ed anche in Tunisia ed in Egitto fin dal nel 2001 . I poligoni africani erano l’ideale per far esercitare contemporaneamente e per molti eventi tattici, le componenti di una intera brigata ed anche di più: nella primavera del 2002 toccò ai reggimenti della “Pinerolo” rinforzati da ulteriori reparti provenienti da altre brigate (come ad esempio il rgt. “Lancieri di Montebello” (8°)) di spostarsi e dispiegarsi tutti insieme sul poligono egiziano di El Hamman, struttura che si sviluppava su una superficie di ben 120 chilometri quadrati , per una serie di eventi addestrativi , per lo più condotti con munizionamento reale, denominata Piramidi 2002 che durò per un intensissimo mese. L’esercitazione quindi coinvolse ben 133 veicoli fra cingolati e blindati fra i quali otto M-113 con il sistema  missilistico filoguidato TOW, appartenenti alla compagnia controcarri del 9° Rgt. Mecc. della Brigata “Pinerolo”. Come altri corazzati impiegati nel corso della Piramidi 2002,  sulla usuale vernice verde oliva uniforme esterna di questi otto M113 TOW fu stesa una mano di un giallo sabbia chiaro, fatto questo che rende ancor più intrigante la loro riproduzione in scala 1/35, utilizzando a tale scopo ad esempio  la recente riedizione Italeri del suo kit in scala 1/35 dell'M.113, questa volta in versione ACAV …

M113 TOW

Uscito alla fine degli anni 80, lo stampo della Italeri relativo all'M.113 in scala 1/35, è entrato ed uscito anche lui dal catalogo della ditta felsinea più volte, venendo pure reinscatolato dalla Revell; lo stampo di base è stato usato pure per la riproduzione di altre versioni ( la antiaerea M163 e la controcarri M901). Sul mercato i suoi antagonisti sono lo stampo Tamiya e l'Academy dal quale, per la confezione  cod. cat. 6533 ( così come alcuni anni fa per la confezione cat. no. 6506) sono state prelevate alcune delle stampate (quelle relative alle postazioni scudate esterne ed all'armamento ivi compreso il rumorosissimo cannone controcarro senza rinculo da 106 mm). Oggettivamente c'è da chiedersi come mai invece, la Italeri non abbia ritenuto più opportuno reinscatolare al 100% l'ottimo kit della Academy invece di riproporre nuovamente il suo stampo con questa combinazione...Evidentemente alla base ci saranno ragionamenti di natura commerciale che sfuggono anche all'appassionato più smaliziato...Comunque sia, il kit Italeri è sempre una buona base per altre conversioni come appunto quella dell'M.113 TOW nella variante in servizio ancora oggi con l'E.I.: per poterla realizzare un congruo aiuto è dato da un set in resina della ditta francese ADV Azimut Prpduction, codice di catalogo 35110.  m.113 tow

Questo set però riguarda la versione XM233E1, diversa da quella dell'M.113 TOW dell'E.I. e poichè il mezzo reale, quando è in posizione di sparo del missile, ha quanto meno aperta la ampia botola superiore, si rende necessario procedere ad alcune semplici ma indispensabili autocostruzioni di qualche elemento interno. Queste si possono realizzare basandosi sulle immagini pubblicate sulle diverse opere che hanno trattato l'M.113 e relative varianti in servizio con l'E.I., soprattutto l'ottima monografia sull'M.113 del Gruppo Modellistico Trentino a firma di Filippo Cappellano e Daniele Guglielmi ed il Dossier  n. 25 di Storia Militare (Mezzi Corazzati e blindati dell'E.I. parte 2°). Ulteriore personale fonte documentale sono state alcune pagine  del manuale di "Istruzioni per l'uso, la manutenzione e le piccole riparazioni  - Installazione M/233 EI per il Sistema d'arma TOW su VTC -M113" edizione Ottobre 1980 , pagine che si sono rivelate preziose in molte fasi della costruzione del modello. La base di partenza comunque sono i pezzi che nel kit Italeri dell'M113 ne raffigurano il pianale e le pareti interni che ho assemblato subito. Successivamente, con pezzi di plasticard e profilati tubolari di adeguate dimensioni  della  Evergreen Scale Models, ho autocostruito la slitta e le guide sulle quali si alza il piedistallo telescopico del lanciatore del missile TOW; ho autocostruito anche il piccolo pianale dove si posiziona l'operatore del sistema in fase di lancio, in quanto sono molto diversi da quelli del set in resina della ADV Azimut Production.Sulla parete di fondo ho inserito un contenitore scatolare, autocostruito sempre con pezzi di plasticard.

M.113 TOW

Sulla parete interna destra dell'M113  è posta una rastrelliera porta missili su cui i TOW durante il trasporto sono tenuti singolarmente dentro dei  contenitori, per un totale di nove ordigni, rastrelliera addossata ad un rinforzo della parete medesima che ho ricostruito con del plasticard; quanto offerto dal set in resina della Azimut è differente dalla variante dell'E.I. per cui dalla stessa ho recuperato solo le mezze lune di sostegno della rastrelliera dei missili,  ed ho ricostruito il resto della rastrelliera sempre con i profilati. Sugli M113 TOW italiani c'è poi sempre il contenitore posto all'interno delle versioni porta truppe degli M113, contenitore che ho preso dai pezzi del kit Italeri.

m.113tow

Oltre al grosso contenitore presente riprodotto dal kit Italeri, sul lato sinistro interno ho inserito alcuni particolari visibili dall'esterno a modello finito (ovvero staffe dell'apparato di guida del missile, dell'amplificatore, dell'interfono e della radio, i medesimi apparati)  realizzati sempre con profilati e pezzi di plasticard.

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L'aggiunta di questi pezzi autocostruiti a quelli del kit Italeri,tenuto conto che una volta aggiunto il soffitto del mezzo e pure lasciati aperti i due grandi sportelli non è che si vedrà moltissimo (circostanza che blocca un pò l'opera di iper dettaglio degli interni del modello) , alla fine dà una buona idea di realismo...

m113 tow

Dal set ADV  ho preso la riproduzione degli otto contenitori dei missili contro carri che ho insertito nelle rastrelliere che in effetti ne potrebbero contenere altri due...

m.113 tow

...ma li ho posizionati in modo che dall'esterno questa lacuna sia visibile il meno possibile. Le varie componenti del sistema TOW ho ritenuto di dipingerle in verde oliva scuro mentre il resto degli interni nel solito verdino chiaro tipico degli M113 italiani che ho riprodotto con l'acrilico Tamiya XF-21.

m.113 tow

Prima di assemblarlo al resto dello scafo, sul pezzo che raffigura il tetto del mezzo, oltre ad aggiungere la riproduzione con carta stagnola delle cinghie che pendono all'interno dello scafo, ho unito, dopo averlo autocostruito, il supporto superiore delle guide, insieme alla riproduzione di parte del sistema delle portamolle di richiamo, praticamente la base di sostegno del sistema di lancio e guida del missile TOW.

m.113 tow

Dal set ADV ho preso i pezzi che raffigurano la slitta e i sistemi ottici del lanciatore che ho usato senza alcuna modifica, mentre il piedistallo telescopico, seguendo le illustrazioni del manuale d'uso, l'ho ridotto in altezza prima di porlo sul suo supporto. Chi vuol assemblare al modello la forcella della Browning da 12,7 mm deve poi tener conto che il supporto della stessa arma su questi mezzi è differente da quella degli altri M.113, per consentire di tenerla ripiegata durante le fasi di lancio del missile; nelle foto degli M113 TOW dell'E.I. , ho notato che non è frequente l'uso dell'arma antiaerea e quindi ho deciso di non aggiungerla. 

 m.113 tow

Il resto della costruzione del modello procede in pratica velocemente seguendo quasi pedissequamente le istruzioni del kit Italeri, senza usare chiaramente le componenti non indispensabili per questa versione:come al solito non ho temporaneamente assemblato i cingoli ed le relative ruote per essere più libero durante la fase della colorazione del modello.

M 113 TOW

Avendo riprodotto uno dei mezzi impiegati nella esercitazione in Egitto, dopo aver steso sulle superifici esterne del modello una mano di verde oliva scuro Humbrol 108 , ho realizzato con dei miscugli di giallo sabbia sempre Humbrol, una tinta che fosse il più simile possibile a quella visibile nelle foto (in particolare quelle pubblicate dalla rivista RID nel 2003) di questi mezzi, rifacendo lo stesso percorso attuato dal personale della Brigata Pinerolo. 

m113 tow

Ora, a dispetto di chi si lancia sempre e comunque in impegnative tecniche di invecchiamento precoce delle superfici esterne dei propri modelli..., c'è da evidenziare che questi M113 TOW e gli altri mezzi italiani usati durante l'esercitazione Piramidi 2003, non ebbero certo il tempo di ususarsi molto...Ragione per cui, dopo aver steso il suddetto verde oliva ed aver fatto un limitato preshading di nero opaco, ad esempio sulle griglie del motore, ho steso in modo non uniforme il mix di giallo sabbia, in particolare sulle ruote.

m.113 tow

Il colorre giallo sabbia è stato quindi impolverato solo nelle zone più basse dello scafo mentre le parti gommate delle ruote dei cingoli le ho invecchiate in modo più pesante. Stesso discorso per le maglie dei cingoli che nella famiglia degli M113 hanno un aspetto tendendo ad un grigio chiaro ingiallito.Il kit Italeri propone i cingoli per fortuna non in vinile ma maglia per maglia come ad esempio quelli che vanno sulle ruote motrici e di rinvio, e a maglie di diverso numero le altre.

m.113 tow

Nel corso dell'esercitazione i mezzi italiani non portavano stanags, ma solo gli usuali tricolori e le targhe: dalle foto su RID non sono stato capace di vedere i numeri ma  usando targhe e numeri del foglio decals Ba.Fra D06, ho riprodotto una numerazione limitrofa a quelle degli altri M.113 TOW visibili nelle immagini edite su altre pubblicazioni ed ho ritenuto di applicare una decal raffigurante il disco ponte ricavata dallo stesso foglio decals come i due tricolori italiani. Dalle foto dei mezzi in Egitto ho notato che all'esterno e dietro gli M113 TOW italiani c'erano due taniche, che ho preso dai pezzi del kit, concludendo così la costruzione del modello. 

m113 tow

Alla fine di tutto, rimane sempre la sensazione che vedere un mezzo moderno italiano con una colorazione che non sia l'usuale verde uniforme o il bianco delle missioni di peace keaping non sia affatto una cosa molto frequente , anche se all'M113 TOW si possono affiancare altre analoghe  riproduzioni !

Gabriele Luciani

 

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