Carro Sovietico T-55 da kit Revell 1/72

Dal nostro Marco Rondinelli ci arriva questo splendido T-55 da kit Revell 1/72. Scopriamo come l'amico marco lo ha realizzato.

Modello, testo e foto di Marco Rondinelli

 

Cenni storici

Il T-55 è l’evoluzione del T-54, primo carro armato medio realizzato dall’Unione Sovietica dopo la fine della seconda guerra mondiale. A sua volta evoluzione del T-44, il T-54/55 (e le sue varianti) è il carro armato più diffuso della storia.

La versione T-55 venne sviluppata soprattutto per dotarlo di protezione NBC migliore, ma ebbe anche altri miglioramenti al motore e al munizionamento.

In perfetto stile russo era un carro semplice e robusto, seguendo la filosofia dei vertici sovietici che preferivano schierare un gran numero di mezzi economici, piuttosto che un numero limitato di mezzi tecnologicamente avanzati e troppo costosi, anche perché la tecnologia avanzata non era il punto forte dell’industria sovietica di quel tempo, mentre la produttività lo era.

Il suo cannone e la sua corazza non potevano competere con i più avanzati carri armati occidentali; per questo il carro venne successivamente sottoposto a diversi miglioramenti, come ad esempio il T-55AM, versione prodotta in Cecoslovacchia, uno dei tanti paesi del Patto di Varsavia che hanno avuto in dotazione questo carro da battaglia.

Questo mezzo ha partecipato a numerosi conflitti in varie parti del mondo ed è ancora utilizzato da alcuni eserciti.

Il kit

Il kit Revell in scala 1/72 che ho utilizzato per riprodurre questo mezzo è recente. Lo stampo è di ottima fattura e i dettagli sono molto buoni e per quanto risulti essere come difficoltà un “level 4” su un massimo di 5, la costruzione non è stata molto difficile, anche se in certi punti è bene prestare un po' di attenzione, come per esempio nell’allineamento tra scafo superiore ed inferiore dove ho usato un po' di stucco.

La costruzione è cominciata dallo scafo inferiore, le ruote ed i cingoli che sono in maglie separate di plastica e hanno un buon effetto a modello terminato; prima di montarli però ho costruito gran parte dello scafo superiore e della torretta, per regolarmi al meglio sul montaggio finale di alcuni pezzi.

L’intero montaggio, come già accennato, non ha riservato particolari problemi. La versione da me scelta è stata quella dell’Esercito vietnamita e ho dipinto dapprima l’intero modello con un tono di verde, sul quale ho effettuato successivamente diverse sfumature con l’aerografo, per ottenere l’effetto delle parti più o meno esposte alla luce. Una volta dipinti vari particolari ho poi lucidato il tutto e posato le decals, per passare al weathering.

Ho effettuato dei lavaggi generali con un tono di marrone e alcuni selettivi con del nero. Ho riprodotto con il pennello i graffi sulle varie parti della corazza e varie zone consumate. Con dei pigmenti invece ho ottenuto diversi effetti, come terreno, polvere, ruggine, fumo ecc. basandomi anche su qualche foto e considerando la zona operativa del mio esemplare.

Una volta montata la torretta ho spruzzato ad aerografo un trasparente opaco finale.

Infine mi sono cimentato nella costruzione di una basetta, utilizzando del polistirene e riproducendo con varie vernici e materiali una strada sterrata in una ambientazione tipicamente da giungla del sud est asiatico, anche qui ispirandomi ad alcune foto trovate in rete.

Buon Modellismo.

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