Carrello portacarri FIAT3000 del Regio Esercito - anni 30 scala 1/35 da kit WIP3D cat. 35003

carrello Per trasportare i suoi carri FIAT 3000 il Regio Esercito adottò un apposito carrello che rimase in servizio per diversi anni, venendo usato pure per i Carri Veloci durante la seconda guerra mondiale. La WIP3D, una nuova ditta artigianale italiana che usa metodologie di stampa digitale,   propone la sua riproduzione in scala 1/72 ed 1/35 con dei  kits in resina : esaminiamo il prodotto nella scala 1/35 .

Modello , testo e foto di Gabriele Luciani

Fin quasi dall'adozione dei primi carri armati, si pose il problema del loro spostamento da un settore di impiego ad un altro per via dei loro cingoli: usura di tali componenti e mobilità non elevata come quella di un mezzo ruotato, sono due aspetti che vengono tenuti in grande considerazione  anche oggi, durante la utilizzazione di questi sistemi d'arma. Addirittura il modo di trasportate un carro armato può pure influire sull'adozione dello stesso, così come avvenne in Italia negli anni 60 quando si dovette rinunciare all'acquisizione in elevate quantità degli M.60 dopo che ci si rese conto che la sagoma dell'MBT statunitense non era compatibile con l'ingombro dei pianali delle Ferrovie di Stato...Il problema del trasporto di un carro armato si pose anche per il Regio Esercito, quando, poco prima della fine della prima guerra mondiale, vista la impossibilità per i francesi di fornire anche all'Italia il loro Renault FT-17, venne commissionato il FIAT 3000, in pratica una versione modificata del carro transalpino. Sia per la sopravvenuta fine della guerra che per le susseguenti difficoltà sociali ed economiche degli anni, il medesimo FIAT 3000 giunse ai reparti solo nel 1922 ed ebbe però una vita operativa che si prolungò sino al 1943 , venendo utiizzato in molti dei conflitti che videro impegnate le FF.AA. del Regno d'Italia in questi due decenni. Subito dopo l'adozione del carro, proprio per evitate l'eccessiva usura del suo treno di rotolamento, fu studiato ed adottato, uno specifico carrello a biga per il suo trasporto: già nel 1923 ne vennero acquistati dal Regio Esercito quasi cinquanta esemplari. Il carrello di traino del FIAT 3000 era realizzato in travi d'acciaio con quattro ruote (i cui raggi erano a razze di legno di frassino e avevano dei semipneumatici ) e, per caricare e scaricare il carro, venivano usati da due grossi cunei di legni irrobustiti da nervature in ferro, cunei che con una maniglia erano agganciati al carrello nella sua parte posteriore. Inizialmente per il traino vennero usati gli autocarri FIAT 18BLR, poi sostituiti dai Lancia RO NM. I medesimi carreli vennero usati dal 1939 anche per i carri L adattandoli per tale scopo con dei longheroni in legno che venivano posti sotto i carri L quando erano posti sul carrello.  Il FIAT 3000 dunque fu un protagonista dei primi decenni di vita del carrismo italiano: maggiori informazioni sulla sua storia si trovano su una ottima monografia del Gruppo Modellistico Trentino a firma di Andrea Talillo, Antonio Talillo e Daniele Gulielmi e tanta è la sua importanza che gli sono sono stati dedicati anche  dei kit, il primo dei quali, fu realizzato nel 1976 in 1/35 ed in plastica iniettata da uno stampista torinese, distribuito allegato alla coeva opera a dispense della F.lli Fabbri   "Storia dei Mezzi Corazzati". Il kit era relativo ad un esemplare di preserie ed inoltre il materiale in cui era stampato era fragilissimo ma molti anni dopo, la Tauromodel ha recuperato questo stampo, riproponendolo con una migliore plastica ed anche in una confezione aggiornata al modello 21 II serie del FIAT 3000, oggi non in catalogo come la prima; oltre a questi kits in plastica, vanno segnalati altri usciti successivamente, ma in resina (Cri.El.Model e Egys) anche inerenti la versione 30 con il cannone da 37/40 . Anche in scala 1/72 si trovano divere riproduzioni del FIAT 3000 e quindi il modellista che si interessa di carri italiani storici ha quindi buone possibilità di riprodurlo  ma adesso si ha anche l'opportunità di completare e/o affiancare la raffigurazione del medesimo corazzato  pure con il relativo carrello per il suo trasporto, grazie ad una nuova ditta artigianale italiana, la WIP3D che realizza con la stampa tridimensionale dei kits e figurini in resina . Ribadisco sempre l'avvertenza di usare un paio di guanti di lattice ed una mascherina per le vie respiratorie,  quando si assemblano modelli in resina  a protezione rispettivamente della pelle e delle vie respiratorie ed anche di lavorare in ambienti ben ventilati. Inoltre vanno seguite scrupolosamente le indicazioni fornite dai produttori di colla ciano acrilica che si dovrà usare nella costruzione di questo tipo di kits. 

carello FIAT 3000

Grazie al tipo di stampa, è stato possibile realizzare con dei kit del tutto analoghi e differenti solo per il rapporto di riduzione in scala, il carrello di traino del FIAT 3000in 1/72 che in 1/35: in questa sede presento comunque il secondo. La resina con cui è realizzato il kit sembra quasi trasparente in alcuni punti ma almeno nel kit da me esaminato e poi montato (come al solito...) non aveva ritiri o sbavature , tranne qualche "indecisione" della superfice delle parti laterali sotto ai piani di appoggio del carro e che ho eliminato usando il collante cianocrilico come stucco. I pezzi in resina sono dodici e sono già pronti per essere assemblati non avendo alcun residuo di stampa, una delle migliori caratteristiche della stampa tridimensionale è appunto questa, fatto non da poco in quanto elimina la fase del distacco di parti in resina non necessarie, un distacco che può esser fatto segando i pezzi con conseguente produzione di polvere  di resina, pericolosa in particolare se inalata inavvertitamente...Il corpo del carello è in un unico pezzo: le altre parti sono inerenti le quattro ruote,i due volantini che azionavano i freni del carrello, i due cunei per la salita del carro con i relativi maniglioni,  e il gancio per il fermo del carro quando lo stesso era posto sul carrello.

carello FIAT 3000

Buono il dettaglio superficiale dei particolari presenti sul carrello reale. Le uniche aggiunte da fare sono quelle del traliccio superiore da inserire poco prima del davanti dei piani d'appoggio del carro (si può ricavare da una striscetta di plastica) e dei due piccoli ganci dietro la sbara posteriore del carello (riproducibili con due pezzetti di filo di rame di piccolo spessore)  . Chi poi vuole utilizzare il carello con un carro L3 dovrebbe aggiungere la riproduzione dei longheroni di legno, ma va detto anche che il kit della WIP3D è un pò "abbondante" come misure, quasi più in scala 1/32 che in 1/35...

carello FIAT 3000

Per l'inserimento delle quattro ruote del carrello sono forniti due robusti perni metallici che però vanno accorciati in lunghezza con una tronchesina. Prima di assemblare le ruote è però opportuno dipingere il carello. Anche se non ho dovuto stuccare quasi nulla al di fuori del citato intervento riempitivo con il collante cianoacrilico, ho passato anche questa volta la mano di grigio chiaro opaco Testor's 1728 e un minimo di preombreggiatura con colore nero sulle parti laterali dei piani d'appoggio del carrello.

 carrello FIAT 3000

Il colore che ho usato per riprodurre il verde chiaro del Regio esercito è la tinta acrilica Lifecolor UA 213, che ho steso in modo volutamente non uniforme, cercando di essere più comprente per lo più nelle parti inferiori del carrello. I due grossi cunei invece li ho dipinti con del marrone Humbrol mentre i copertoni delle quattro ruote li ho dipinti con un grigio medio.

carello FIAT 3000

Vista la particolare ulizzazione del carello, ho rienuto che lo stesso non era certo esente da una usura abbastanza pesante: ho quindi acuito il degrado della colorazione con lumeggiature varie in alluminio, passato con la vecchia tecnica del pennello asciutto, e con passaggi di mani velate di grigio chiaro, più insistite sul battistrada dei semipneumatici.

carrello FIA 3000

Dopo aver completato la colorazione ho finalmente aggiunto le quattro ruote ed in conclusione è stato più il tempo che ho impiegato per la colorazione che non quello per il semplicissimo assemblaggio del kit la cui qualità fa veramente ben sperare nelle prossime realizzazioni della WIP 3D . 

carrello FIAT 3000

Gabriele Luciani

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