Red Dragon, Giunca Cinese del XVIII sec. da kit Artesania Latina scala 1/65
Il nostro socio Francesco Griffo, noto maestro d'ascia in scala ed indefesso modellista navale in legno ci mostra la sua ultima realizzazione alquanto esotica portandoci in estremo oriente con questa Giunca cinese del XVIII secolo.
Modello, testo e foto di Francesco Griffo.
Ciao a tutti amici modellisti e non
Oggi vi voglio presentare il mio ultimo lavoro durato solo 1 anno: una Giunca Cinese del XVIII sec.
Come faccio di solito prima di partire con la costruzione di un modello, studio da documenti e dipinti come nei secoli sia cambiato l’aspetto e le funzionalità della “nave”. In questo caso la ricerca è stata più difficile,ma grazie a Facebook che mi ha messo in contatto con esperti cinesi e il laboratorio di storia marittima dell’università di Genova sono riuscito a capire il perché di questa difficoltà a reperire le informazioni giuste. Le difficoltà si possono attribuire sostanzialmente a 2 cause, in primis l’archivio storico cinese fu distrutto da un incendio provocato da impiegato stressato (e non sto scherzando) e secondo i piani di lavoro sono grettamente custoditi dagli eredi dei costruttori cinesi che, o per loro cultura, o per senso di tradizione segreta non vogliono assolutamente renderli pubblici. 2 curiosità che ci fanno pensare a una cultura totalmente diversa dalla nostra e in effetti anche sul modello ho riscontrato molte criticità e dubbi sulle manovre, sulle vele, sulle sovrastrutture e lo scafo cosi diverso senza prua.
Nel XVIII sec. le giunche erano delle vere e proprie caserme galleggianti infatti si scendeva a terra solo raramente per approvvigionamenti o razziare i terreni sulla costa in caso di pirateria. Nella maggior parte delle volte le giunche erano riciclate da barche da pesca a barche da “guerra” perché veloci e molto facili da manovrare. Anche a bordo i marinai riciclavano qualsiasi cosa che potesse essere d’aiuto sulla nave.
Nella seconda metà del secolo l’impero cinese iniziò a perdere sempre più potere sui mari per l’arrivo di un ondata di 100 anni di pirateria capeggiati per circa la metà dalla più grande piratessa che l’oriente abbia mai visto, Ching Shih;contava a soli 32 anni sotto il suo comando oltre 7000 giunche e 60000 pirati!!! Ma questa è un’altra storia…
Tornando alla giunca, sono partito da un kit molto scarso (devo dire la verità) non per la qualità dei materiali ma sulla veridicità dei dettagli che lascia molto a desiderare, e anche per qualche listello mancante, che per chi abita in città come Lecce sono difficili da reperire e non sempre internet ti può soddisfare, basti pensare che un listello in media costa 50 cent e la spedizione 8 euro!!!!
La giunca originale del kit è una rivisitazione (brutta) 700/800centesca dell’attuale giunca utilizzata per crociere nei mari orientali, il suo nome è RED DRAGON.
Io ho cercato di renderla storicamente e tecnicamente corretta come una giunca piratesca del 700 malgrado le poche informazioni.
Il kit è dell’Artesania latina società spagnolo in scala 1:65 (l’unico in commercio in questa scala)
Per fortuna la chiglia e le ordinate sono incise e il montaggio è stato molto semplice, naturalmente facendo comunque attenzione con la livella che le ordinate e i supporti dei ponti siano a bolla per non avere problemi di prima fasciatura (per adesso essendo pischello lavoro con un doppio fasciame)
Come primo fasciame ho utilizzato i soliti listelli di tiglio, legno morbido e facile da lavorare, procedendo parallelamente per babordo e tribordo fino al completamento di tutto lo scafo.
Prima di passare alla fase successiva ho ritenuto opportuno(come sempre per me) stuccare e grattare con carta abrasiva per livellare tutto il fondo (anche se in primo fasciame è superfluo per i modellisti più bravi)
Il secondo fasciame è fatto di listelli di noce (classico), terminando con il disegno di poppa, anche qui come per il primo ho stuccato e grattato tutto per rendere lo scafo liscio al tatto e all’occhio.
Concluso il fasciame esterno come renderlo più scuro e usurato? Ho provato su vari listelli di noce residui varie tinte per legno ma come sempre scelgo il mordente noce antico/scuro (60%-15%) Passato in 2 mani con la spugnetta.
Anche il ponte pre-intagliato è stato facile da aggiungere al modello, successivamente intavolato e messe le prima sovrastrutture. Dopodiché sono passato a invecchiarlo con bitune di giudea diluito.
I disegni su prua hanno un significato preciso, nel XVII/XVIII sec. Il drago rosso, che è anche il simbolo più utilizzato nella cultura cinese, vuol significare “tempesta” cosi come la bandiera dell’albero maestro.
La maschera dipinta su poppa invece può avere vari significati nella cultura cinese tra cui ferocia, potere e orgoglio ma anche pace, gentilezza e impegno, ma non credo sia questo il caso.
A differenza di quanto proponeva il kit ovvero 2 semplici adesivi trasparenti, ho utilizzato una tecnica tipica del decupage, con la differenza che i disegni ho dovuto scannerizzarli e stamparli su carta di riso per poi ritagliargli e incollarli con acqua e vinavil con mani molto leggere.
l’intera struttura, preventivamente invecchiati con bitune di giudea diluito, viene completata con i rinforzi di poppa e delle murate, finestre, porte, i boccaporti e ovviamente i cannoni (diversi per via delle razzie fatte su altre barche).
Successivamente ho provveduto alla copertura di poppa:
Alberatura e vele rigorosamente cucite a mano tranne per i ferzi cuciti a macchina:
Da queste foto si può apprezzare la messa in posa delle manovre dove la principale è tirata da argani e le secondarie sono legate a bittoni:
E in queste ultime il modello finito.
Spero vi piaccia. Un saluto a tutti e buon modellismo