Forze di Terra 2012 - Annuario RN Publishing
Terza edizione per Forze di Terra, l’altro annuario della RN Publishing, nato già “adulto” fin dalla sua prima uscita del 2010, grazie anche alle esperienze maturate con le precedenti sette uscite di Coccarde Tricolori.
Testo e foto di Gabriele Luciani
L’annuario Forze di Terra nell’edizione 2012 tocca le 144 pagine, è sempre affidato alla firma di Paolo Valpolini, fra i più noti giornalisti della pubblicistica militare italiana, che esordisce con un editoriale avente ad oggetto le prospettive dell’Esercito Italiano, alla vigilia della ennesima ristrutturazione e sempre alla ricerca della migliore ottimizzazione delle poche risorse economiche disponibili. Come già evidenziato anche da Riccardo Niccoli su Coccarde Tricolori 2012, il problema è la riduzione delle componenti personale e territoriale dell'E.I. (ma credo anche delle atre tre FF.AA. italiane) che oramai sono surdimensionate rispetto alle odierne esigenze operative: l’assurdo della situazione ad esempio è che andrebbero subito dismessi , anche per far cassa, numerosi edifici non più utilizzati (ma le procedure per farlo sono more solito terribilmente farraginose…), mentre si devono preservare i pochi poligoni a disposizione, con molti di loro, proprio per la loro natura demaniale rimasti del tutto incontaminati, che sono invece appetibili dalla speculazione edilizia. In questa edizione di Forze di terra la linea comune che lega fra loro gli argomenti trattati è la predominante destinazione operativa all’estero dei vari reparti presi in esame; i testi sono sempre di un ottimo livello tecnico-qualitativo e sempre corredati da un eccellente supporto iconografico...Lo schema è quello ormai consolidato delle pubblicazioni seriali della RN Publishing con una parte iniziale cronologica inerente le attività intercorse nell’anno precedente dei reparti terrestri delle quattro FF.AA. italiane cui si succedono degli articoli in cui vengono descritti alcuni dei reparti e/o degli enti degli stessi organismi. Anche i mezzi, pure quelli aerei finalizzati all’impiego al suolo dei reparti, vengono presi in considerazione. Le tredici pagine del Panorama 2011 evidenziano una congrua quantità di attività militari ed industriali svoltesi nello stesso anno: forse neanche il 10 % di queste attività è stato trattato (e male come al solito…) dalla stampa "generica" italiana che nel settore della difesa e nel campo della politica estera palesa sempre una rituale incompetenza…Da ufficiale di cavalleria debbo però evidenziare che la didascalia a pag. 17 parla di una blindo “Puma” della “Aosta” in Libano mentre in realtà si tratta di un mezzo usato nel corso della Operazione Leonte dai Lancieri di Aosta (6°) reparto della Brigata Meccanizzata “Aosta”…
Il primo articolo è una intervista al generale Roberto Bernardini, comandante del COMFOTER, acronimo per Comando Forze Operative Terrestri dell’Esercito Italiano. In questi ultimi quindici anni di vita, questo organismo ha seguito l’evoluzione dei vari impieghi fuori area delle nostre FF.AA., evoluzione che ha influito naturalmente sulle attività dello stesso organismo, anche alla luce dell’epocale passaggio dal servizio di leva al reclutamento professionale del personale. Nel suo lungo intervento il Gen. Bernardini descrive questa evoluzione, le attività in corso e le prospettive non solo del COMFOTER ma anche dell’E.I.. Gli altri articoli dedicati ai singoli reparti dell’E.I. esaminano rispettivamente il Comando Logistico di Proiezione ed il 7° RGT Difesa NBC “Cremona”. Anche questi due reparti si sono trasformati nel corso del tempo: il Comando Logistico è passato da impegni locali e limitrofi ai confini nazionali ad una estensione dei suoi compiti in zone del mondo sempre più distanti. Il 7° RGT è forse uno dei reparti dell’E.I. che più di tutti testimoniano come sono cambiate le forze armate italiane dalla caduta del muro di Berlino ad oggi…Si è passati cioè da una massa quasi informe e statica, abbarbicata pervicacemente al territorio, ad una serie di organismi più piccoli ma molto più snelli e duttili, capaci di proiettarsi operativamente ed in poco tempo al di fuori delle proprie sedi stanziali. Tutto questo si ripercuote anche nell’approvvigionamento dei materiali: le acquisizioni di mezzi che prima dovevano riguardare numeri elevati e che presupponevo estenuanti procedure e ripensamenti vari (emblematico il caso del carro armato Leopard di cui fu decisa l’acquisizione nei primi anni 60 poi ripensata e rimandata fino al 1971 o quello della sostituzione delle centinaia di M 47 rimasti in linea sino ai primi anni 90…) , ora possono essere relative a poche decine di unità (come il ventilato futuro acquisto nel corso del 2013 di alcuni Leopard 2 A 6 da parte dell’E.I.) , fatto questo che comporta una risposta più immediata alle necessità delle FF.AA.…E’ il caso dell’acquisto dei mezzi da trasporto protetti contro gli ordigni esplosivi improvvisati, notoriamente molto utilizzati in Afghanistan dai criminali islamici, un problema affrontato non solo con i Lince di produzione nazionale ma anche con l’acquisto di sette Buffalo e dodici Cougar di produzione statunitense e presi direttamente sul teatro operativo. A questi mezzi si affiancheranno altri sistemi, presi in leasing, come i 10 kit anti mine-roller SPARK ed i 24 veicoli MaxxPro. A questo tipo di mezzi, oltre al VTMM sviluppato dalla Iveco e dalla Krauss Maffei, è dedicato un articolo molto interessante anche per via delle immagini a corredo che certo saranno utilissime per chi vorrà riprodurre in scala questi mezzi.
L’articolo centrale dell’annuario è dedicato al 1° RGT “San Marco” : non si tratta di un mero tributo al reparto di appartenenza di due nostri militari illegalmente trattenuti in un paese estero (fatto che pure viene citato con l’atto di solidarietà inserito nella foto di apertura dell’articolo) anche perché l’articolo è stato realizzato molto tempo prima, ma di un completo resoconto delle attività addestrative dei fucilieri della Marina Militare, in particolare delle operazioni di Personnel Recovery ; anche per il San Marco gli impegni operativi fuori area sono sempre di stimolo ad un continuo assestamento ed aggiornamento operativo.
Per la parte inerente l’Aeronautica Militare, tocca al 3° st. che lasciati i velivoli, è stato riassettato come organismo destinato in primo luogo al supporto operativo ed in modo autonomo, dei reparti che la stessa A.M. è chiamata a rischiarare fuori dall’Italia. Altri due importanti compiti del 3° st. sono anche il contribuire alle missioni di soccorso a seguito di calamità naturale in Italia e l’addestramento di personale destinato ad operare all’estero. La quarta forza armata è “rappresentata” dal 13° rgt. di Gorizia, una formazione dei Carabinieri il cui impiego è proiettato verso operazioni fuori del territorio nazionale: nel corso dell’articolo si traccia un resoconto dell’organigramma e delle attività del 13° rgt., con la completa descrizione dei cicli addestrativi a cui partecipano i militi che aspirano ad entrare in questo reparto. In Italia come noto, stazionano da anni diversi contingenti statunitensi : la evidente necessità di integrare le attività di questi contingenti con le FF.AA. italiane, anche in occasione di reali impieghi operativi, deve naturalmente essere preceduta da fasi addestrative che sono prese in esame dall’ottavo articolo di Forze di Terra 2012 dove in particolare si evidenziano due assetti addestrativi per il personale italiano, uno inerente l’utilizzazione di un simulatore meccanico di un Humvee con il quale vengono riprodotte situazioni operative molto critiche (ivi compresi ad esempio i ribaltamenti del mezzo), il secondo relativo all’addestramento al tiro di diverse sistemi d’arma individuali per lo più di produzione statunitense che presto saranno integrati da quelli italiani.
L’elettronica comunque è una componente fondamentale anche del programma Soldato Futuro, ultimo articolo dell’annuario: oramai sono quasi dieci anni che si parla di questo programma, nel frattempo alcuni dei prodotti pensati per questo programma sono arrivati ad una realtà operativa. Il programma quindi prosegue con la sperimentazione presso l’E.I. di una novantina di kit di pre-serie di questo sistema. La descrizione dei vari componenti del sistema è abbastanza analitica e di certo questi, visto la loro sofisticazione, non potrebbero essere destinati se non ad un personale destinato a rimanere in servizio per un congruo periodo di tempo…
La conclusione dell’annuario è come il suo inizio, nella ritualità delle precedenti uscite, con pagine dedicate agli organigrammi del Ministero della Difesa e delle strutture operative terrestri non solo dell’E.I. ma anche delle altre tre FF.AA. italiane, nonché alla descrizione dei loro mezzi ed equipaggiamenti, ivi compresi aeromobili ad ala rotante e fissa, sempre proiettati per l’impiego terrestre.
Come per gli altri più recenti annuari della RN Publishing il giudizio non può che essere più che positivo anche per l’uscita 2012: la sua lettura è impegnativa ed assorbente, consente di farsi una idea chiara dell’attuale situazione e delle problematiche delle componenti terrestri delle nostre FF.AA., peccato che in generale il contribuente italiano spesso non ritenga opportuno essere aggiornato su come vengono spesi per la difesa i fondi che vengono presi dalla sue tasse…La pubblicazione è anche un ottimo ausilio pure per il modellista che si interessa di temi militari moderni, specie per chi vuol riprodurre anche i mezzi più recenti.
Per maggiori informazioni sui prododdit editoriali della RN Publishing e sulla reperibilità degli stessi : www.rnpublishing.com
Si ringrazia la RN Publishing per la copia gentilmente fornita in recensione.