Abbiamo rotto la scatola dell'Alfa Romeo Alfetta scala 1/24 della Smer
Abbiamo rotto la scatola per i nostri lettori di uno dei kits di auto in scala 1/24 prodotti dalla ditta Ceca Smer. Inutile dire che la scelta è caduta su una gloriosa auto da competizione dell'industria automobilistica italiana. Un vero pezzo di storia dell'Automobile, l'Alfa Romeo 159 Alfetta dominatrice del primo campionato di Formula 1 nel lontano 1950.
Testo e foto di Silvio Pietropaolo
Si ringrazia la ditta Smer per aver concesso il kit oggetto della presentazione.
Foto di documentazione di Andrea Ferrari, si ringrazia l'autore per il materiale concesso, ogni diritto riservato.
L'industria automobilistica italiana ha sempre dettato legge nelle competizioni automobilistiche di tutte le epoche e lo ha fatto fin dagli albori di queste competizioni. Cosa sia il nome Ferrari nel mondo è chiaramente evidente anche quando la Ferrari non vince. Una fama di tale portata non potrà mai essere arrivata da nessun colosso dell'automobilismo mondiale e da nessun marchingengno pseudo elettrico o diavoleria elettronica che tali colossi ci propinano per mere logiche di mercato. Ma l'automobilismo sportivo non è solo Ferrari dato che anche Maserati ed Alfa Romeo hanno glorie e trofei da vendere a tutto il mondo automobilistico delle competizioni.
Prima vettura a vincere il titolo mondiale della appena costituita categoria Formula 1 fu l'Alfa 159 "Alfetta". Derivata dal piu esile modello 158, l'Alfa 159 aveva un motore relativamente piccolo di cilindrata di soli 1500 c.c. che arrivò a sviluppare fino a 404 Cavalli e raggiunse una velocità massima di ben 310 kmh. Prestazioni di tutto rispetto raggiunte dal motore 8 cilindri in linea sovralimentato da un compressore Roots a doppio stadio. Le finezze meccaniche ed ingegneristiche di questa vettura le permisero di sbaragliare la concorrenza tra il 1949 e 1950 anche grazie a piloti quali Farina, Fangio, Varzi ed altri.
Il kit Smer riproduce questa gloriosa vettura (visibile presso il museo Alfa Romeo nella storica sede di Arese, MI), in scala 1/24 peculiarità che solo questo kit ci permette dato che il kit di riferimento per riprodurre questa vettura è sicuramente l'MFH ma in scala 1/20. In scala 1/24 il modello si presenta piccolo come una piccola utilitaria, a testimoniare la dimensione ridotta di queste monoposto, ed è composto da 51 parti incluse quelle trasparenti.
Aprendo la scatola troviamo il foglio istruzioni, sicuramente essenziale, le parti in plastica rossa, la stampata dei trasparenti, un foglietto di decals purtroppo già ingiallito a causa della sua permanenza al buio.
Brutto intoppo direte voi? No problem, Vi rispondo io dato che con un pò di giorni di esposizione al sole Salentino attaccato all'interno del vetro di una finestra il foglio è divenuto così, sciarendosi a sufficienza da poter essere tranquillamente utilizzato previa rifilatura della pellicola trasparente in eccesso.
Va purtroppo fatto notare che il foglietto indica che era per l'Alfa 158 anteguerra per cui non riproduce il particolare strumento a tre quadranti dentro un'unica cornice tipico della 159. Questo dettaglio potrà essere realizzato utilizzando dei quadrantini di risulta dalla nostra banca decals.
Photocourtesy Andrea Ferrari, Ogni diritto dell'autore
Una particolarità di questo kit è lo strano sistema adottato per riprodurre i raggi delle ruote e che troviamo nella stampata dei trasparenti. In effetti le foto della vettura reale evidenziano una raggiera con raggi estremamente sottili che quasi non si vedono e dietro i quali risalta la particolare struttura del retrocerchio e dei tamburi dei freni che avevano un disegno a pastiglia con dei fori circolari.
Tale dettaglio evidente in foto era di colore metallo lucidato per cui molto più evidente dei sottilissimi raggi.
Foto dal Web inserita a scopo di discussione, ogni diritto dell'autore
Da qui la discutibile scelta di tentare di riprodurre il raggi stampandoli a rilievo su un disco di plastica trasparente nel quale rilievo la riflessione del metallo lucidato del tamburo freni dovrebbe evidenziare in maniera credibile questi sottili raggi. Inutile dire che riserviamo qualche dubbio sulla riuscita della cosa per cui in fase di montaggio questo sarà uno dei problemi da risolvere.
Le parti che formano questo modello sono poche, la carrozzeria ha una valva superiore con cofano separato, che non era incernierato e si togliea o mettava a mano, valva inferiore col fondo vettura, e muso con la caratteristica griglia che purtroppo non è forata.
Data la caratteristica del pezzo non penso si potrà fare molto per rendere più fedele questo importante dettaglio che sta in fronte al modello, se non tentare di valorizzarlo con un'attenta pitturazione che simuli con del nero il vuoto della presa d'aria e con dell'alluminio la trama della griglia. Va anche detto che spesso queste vetture a seconda dellla gara che disputavano avevano parte della griglia coperta per far passare meno aria sul radiatore per cui parte del grigliato potrebbe essere azzerato a seconda della configurazione riprodotta.
Photocourtesy Andrea Ferrari, Ogni diritto dell'autore
Chi conosce i kits Smer sa bene che sono dei kits spartani da cui con un pò di lavoro si può tirare volendo un buon modello. Un pò come quei kits che piacciono a noi dove è difficile fare danni lavorandoci ma ci si può migliorare la resa in funzione del tempo dedicato e della perizia del modellista. Kits che offrono soddisfazione nel trasformare una specie di brutto anatroccolo in un modellino da osservare. Per questo motivo abbiamo già iniziato a fare qualche piccola modifica ed aggiustamento a questo kit per vedere cosa ne vien fuori.
In questo ci hanno sicuramente aiutato le foto ricevute da Andrea Ferrari che di recente ha realizzato questo soggetto dal decisamente più blasonato kit MFH.
Montato il motore del kit Smer interveniamo sul compressore doppio stadio per fare in modo che diventi tale.
Primo stadio del compressore a cui vanno aggiunte le ghiere ad ingranaggio.
Sgrossature del pezzo per realizzare il condotto aspirazione aria verso il compressore, parte mancante nel kit.
Collettore Aria stuccato e sgrossato e tracciatura taglio apertura sportello presa d'aria collettore.
Sportello adduzione Aria alimentazione motore aperto.
I primi abbozzi fanno ben sperare e noi c'è la metteremo tutta. Più avanti avremo modo di mostrarVi il prosieguo di questo modello. E' evidente che il kit Smer non è un kit MFH ma è anche vero che svariate centinaia di euro e tanti pezzi separano i due kits. Noi come sempre abbiamo una certa predilezione per i modelli dove il modellista può aggiungerci qualcosa di suo perchè ci piace così per cui se ci si vuole divertire a tagliare e cucire il più possibile per puro divertimento, senza spendere una piccola fortuna e con un pizzico di sana soddisfazione personale, il kit Smer è secondo noi da consigliare ma sopratutto per modellisti esperti e magari anche un pò vecchia maniera. Un vero peccato che la Smer non abbia pensato a dotare questo piccolo modello di una lastrina fotoincisa in cui inserire il disco raggi delle ruote e la griglia frontale (magari anche il pannello strumenti), il kit ne gioverebbe molto divenendo sicuramente molto più appetibile anche ai modellisti più esigenti ed appassionati della scala 1/24.
Buon modellismo.