L'Amerigo Vespucci in navigazione

Marco Rondinelli ci spiega come realizzare con la resina un pezzo di mare dove far degnamente adagiare Nave Amerigo Vespucci.

Diorama, Testo e foto di Marco Rondinelli.

L’Amerigo Vespucci è un veliero della marina militare, nonché nave scuola per l’addestramento degli allievi ufficiali. Decisa la sua costruzione nel 1925, venne progettata nel 1930 dall’ingegnere Francesco Rotundi, tenente colonnello del Genio Navale e direttore dei cantieri navali di Castellamare di Stabia (Napoli). Venne varata il 22 febbraio del 1931 e da allora, solcando i mari, è l’orgoglio della nostra Marina Militare.

Memorabile fu l'incontro nel Mediterraneo con la portaerei americana USS Independence, nel 1962, che lampeggiò con il segnalatore luminoso: «Chi siete?», a cui fu risposto: «Nave Scuola Amerigo Vespucci, Marina Militare Italiana». La nave statunitense ribatté: «Siete la più bella nave del mondo».

Il diorama

Avevo costruito la mia Vespucci da diverso tempo e recentemente ho deciso di donarle una basetta migliore della precedente; in questo articolo vorrei trascurare il montaggio del kit, con tutte le complessità di una classica nave in legno, per concentrarmi sulla realizzazione del diorama.

La scelta è caduta sulla resina E-30 della Prochima per ottenere l’effetto acqua.

Dapprima ho costruito la basetta, costituita da una base ricavata dal retro di una cornice (di quelle in vetro per i quadri) alla quale ho unito dei pezzi in legno per formare una specie di “vasca”, che sarebbe servita per la successiva colata.

Sigillato per bene il fondo, utilizzando della semplice vinavil, ho colorato lo stesso con dell’acrilico blu scuro della Italeri: l’idea è quella di colorare man mano gli strati di resina con delle tonalità che vanno dal blu scuro a un blu più chiaro per dare l’effetto di profondità.

Ho così preparato la prima colata di resina; mischiate le due componenti (A e B in proporzione di 100:60) ho colato il primo strato di resina sul fondo della mia basetta e lasciato asciugare per circa 1 giorno (il tempo di asciugatura varia anche in funzione dell’ambiente e relativa temperatura).

Una volta indurito, ho verniciato superficialmente ad aerografo il primo strato di resina con del colore blu scuro trasparente per vetro; terminata questa fase ho preparato la successiva colata, questa volta miscelata con del colore blu e al di sopra della quale ho posato la Vespucci. Questa fase di asciugatura è abbastanza delicata, in quanto bisogna tenere ben ferma la nave con qualche stratagemma finché grazie all’indurimento essa è completamente fissata alla base.

Successivamente ho colato un ulteriore strato, sempre miscelando la resina con del colore blu; non ho ritenuto opportuno schiarire ulteriormente il colore, dato che questa nave la si vede sempre in mari abbastanza scuri.

Infine ho colato l’ultimo strato, quello dove poi ho realizzato le increspature del mare: nel mio caso ho aspettato circa 6 ore dalla colata, valutando prima la lavorabilità della resina per poi iniziare a modellare la stessa con un cucchiaino d’acciaio.

Con un po’ di pratica si possono realizzare le increspature del mare e anche variegare alcune zone in tonalità e fino a quando non c’è il completo indurimento si può lavorare la resina fino ad ottenere il risultato desiderato.

E’ stata la prima volta che mi sono cimentato con la resina E-30 della Prochima e il risultato è stato molto soddisfacente, con un effetto mare molto realistico.

Buon modellismo da Marco Rondinelli.

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