SM 81 Pipistrello della 203 sq. della Regia Aeronuatica

Galatina 1940 – da kit Italeri scala 1/72 – cat. No. 1283

 

LEAD Technologies Inc. V1.01

Modello, testo e foto di Gabriele Luciani

Si ringrazia la Italeri S.p.a. per il modello gentilmente fornito in recensione

Il Savoia Marchetti  SM.81 stato il primo ospite in ordine di tempo dellaeroporto di Galatina: gi nellaprile del 1939, il 37 Stormo B.T. e le squadriglie 202 e 203 del 40 gr. del 38 St. della Regia Aeronautica, tutte equipaggiate appunto con questo trimotore, furono costituite con velivoli tratti da altri reparti da bombardamento impiegati nellinvasione dellAlbania e vennero basate sullo scalo salentino . Il coinvolgimento dellItalia nel secondo conflitto mondiale nel giugno del 1940 e la sciagurata dichiarazione di guerra alla Grecia nellottobre dello stesso anno, diedero progressivamente una maggiore importanza alla base di Galatina: da questo aeroporto, alle dipendenze della 4 Zona Aerea Territoriale, operarono diversi reparti, principalmente offensivi e successivamente anche da trasporto, questi ultimi anche tedeschi, con le formazioni italiane che spesso si spostavano sugli aeroporti albanesi. Nel corso delle operazioni sui Balcani, parteciparono anche il 37 St. e il 40 gr del 38 St. ma mentre il primo affiancava da subito ai suoi trimotori della Savoia Marchetti, i bimotori F.I.A.T. BR 20, il secondo manteneva i suoi S.81 operativi come bombardieri, passandoli gradualmente al ruolo trasporto e sostituendoli nellaprile del 1941, sempre con i BR.20 e trasferendosi nel   settore mediterraneo. I superstiti S.81 del 40 gr.  e del 39 gr. (altro gruppo del 38 stormo rimasto sempre in  Albania sin dalla sua costituzione anche essa avvenuta nellaprile del 1939) costituirono poi una Squadriglia Trasporti  presso il Reparto di Volo del Comando Aeronautica Albania.

 

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Per un modellista salentino che ha il suo principale intesse nella riproduzione di velivoli italiani, la riproduzione degli aerei che nel corso degli anni sono stati sullaeroporto di Galatina al tempo stesso un piacere ma anche un dovere. Purtroppo per i primi velivoli come appunto gli S.81 non una operazione semplicissima in quanto non sono molte le immagini che li ritraggonoDegli S.81 del 37 non conosco al momento foto che chiariscano con certezza laspetto degli stessi quando erano nel Salento, mentre degli S.81 del 40 gr. ci sono diverse immagini pubblicate sulla Monografia N.29 della Serie Ali dItalia e sul Notiziario di Plastimodellismo N. 3/95: su questa ultima pubblicazione ho notato un velivolo della 203 sq. con motori Alfa Romeo RC. 125 R.C. 35 ed ormai in tempo di guerra (sia per la croce bianca di Savoia sulla parte mobile del timone verticale che per la mimetica a macchie) che mi ha colpito per due caratteristiche, ovvero lassenza di insegne sulle ali e la zona centrale del dorso della fusoliera che pi chiara come se la mimetica fosse costituita da macchie di un solo colore anzich due.

 

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Modello e scala sono al momento scelte obbligate: Italeri in scala 1/72Come gi precisato a suo tempo in sede di recensione del medesimo kit, si tratta dello stampo Supermodel rivisitato sotto diversi aspetti. Il modello Italeri montato quasi come da scatola alla fine una riproduzione abbastanza fedele dellS.M. 81. Se si opta per una costruzione con i vari sportelli chiusi quello che si intravede bene dallesterno la zona dei piloti: solo in questa aerea si deve intervenire con la aggiunta delle cinghie di ritegno ai due seggiolini. Le paratie interne fornite dal kit vanno comunque utilizzate anche per conferire maggiore solidit alla costruzione.

 

 

 

Allesterno della fusoliera si devono realizzare sul dorso tre finestrini circolari che a colorazione ultimata si possono riempire con lo specifico liquido della Toffanol per la riproduzione di parti vetrate, prodotto che si pu chiaramente utilizzare per gli analoghi finestrini sui lati della stessa fusoliera. Il kit Italeri abbisogna poi di alcune correzioni: si deve ridurre la larghezza della fusoliera (asportando un mm da ogni semi fusoliera), accorciare la carenatura del ruotino di coda, arretrare lalloggiamento della torretta inferiore.

 

 

 

 

La chiusura delle due semifusoliere richiede ancora luso di stucco: se ne va messo una quantit minima sul dorso della fusoliera,  di pi ne va messo per lunione del pezzo 38 a (pavimento del vano bombe) sotto la fusoliera nonch di quella delle due parti 41 b e 6 b che riproducono gli sportelli del vano bombe  al suddetto pezzo 38 a.  

 

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Sulle ali si dovranno eliminare le incisioni orizzontali lasciando inalterate solo quelle che sono allinterno di  quella perpendicolare .

 

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Particolare attenzione va dedicata allunione delle ali alla fusoliera per riprodurre il corretto diedro alare; in questa fase va poi utilizzata una discreta quantit di stucco. Anche la giunzione delle gambe di forza dei carrelli principali al corpo del velivolo richiede attenzione e stuccaturaSe le parti mobili di ali e timoni di profondit possono essere montate in posizione di parcheggio (anche per gli alettoni si deve usare dello stucco per colmare lo scasso sul loro bordo che dovrebbe servire quale guida per lo spuntoncino presente sulle ali), i vari flaps vanno montati in posizione chiusa: dallesame delle foto degli S.81 a terra questi non sono mai abbassatiSulle ali poi vanno riprodotte le luci di posizione.

 

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Per la colorazione esterna dellS.81 da me scelto ho proceduto alla riproduzione della tipica mimetica della Savoia Marchetti dei primi anni di guerra ovvero Giallo Mimetico 3 (F.S.  33434 – Humbrol 63) come colore di fondo, Verde Mimetico 53194 (F.S. 34097  - Humbrol 80) e Marrone Mimetico 53193 (F.S. 30117 – Humbrol 186) per le macchie di due tonalit sparse entrambe su quasi tutte le superfici superiori con leccezione come detto di una zona centrale del dorso della fusoliera dove ho ritenuto di non mettere quelle di Marrone Mimetico 53193. Sulle superfici inferiori ho passato il Grigio Mimetico (F.S. 36231 – Humbrol 140) .

 

 

Le poche insegne del velivolo sono state riprodotte in questo modo:
- croce di Savoia in coda: dal foglio decals del kit Italeri

-codici di reparto ed individuale: da un vecchio foglio di decals suppletivo della Supermodel

-fascetto in fusoliera: foglio decals del kit Italeri

 

 

Le insegne sotto le ali le ho prese dal kit Italeri optando per quelle a fondo trasparente che sono le pi corrette per il tipo usato dalla Savoia Marchetti. Naturalmente prima di applicare le decals ho passato una mano di trasparente lucido acrilico della Model Masters ; dopo le decal ho invecchiato il tutto con lavaggi di colore bruno ad olio diluito con il white spirit, passato con maggiore insistenza sulle poche pannellature sulle ali ed in fusoliera, mentre i fumi degli scarichi di motore sono stati riprodotti con passate ad aerografo di colore marrone scuro e nero.  Completa la colorazione una passata finale di trasparente opaco acrilico sempre della Model Masters.

 

 

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Una particolarit di molti velivoli italiani fino al 1942 era la parte frontale delle eliche che erano in celeste chiaro (non in alluminio) mentre la parte posteriore era in nero; gli anelli anteriori dei cofani motore erano in un metallo brunito.  Ho terminato la costruzione del modello con la riproduzione degli aerei delle antenne radio e dei tiranti dei piani di coda.  Tenendo conto che si tratta di  un modello derivato da uno stampo nato nel 1972 e rivitalizzato nel 2009, dellS.M. 81 di Italeri si potrebbe dare nel complesso un giudizio abbastanza positivo, se non fosse per le diverse e noiose stuccature che si devono affrontare nel corso della costruzione

Gabriele Luciani