TAUROMODEL – NUOVI FOGLI DECALS
ART. 48 – 571 Aeronautica Cobelligerante Italiana set. 2
Si ringrazia la Tauromodel per il foglio decals fornito in recensione
Come si può descrivere la grande gioia che un modellista notoriamente italianofilo come lo scrivente ha provato quando Walter De Paoli, mitico titolare della famosa Tauromodel, gli ha riferito dell’uscita di alcuni suoi nuovi fogli decals e della riedizione di altri in precedenza prodotti ? E’ abbastanza difficile infatti riuscire a far comprendere l’entusiasmo che questa notizia ha potuto ingenerare nel sottoscritto che da anni la aspettava ! La ditta piemontese (i cui siti sono www.prontomodel.com oppure www.tauromodel.it, e-mail info@prontomodel.com ) esordì (vedi Storia Modellismo D . 4 aprile 1980) quasi alla chetichella al Salone del Giocattolo del 1980 dove era ospite in un angolo di uno stand di carrozzine e giocattoli per bambini: il bello era che mentre il resto dello spazio espositivo era deserto, l’angolo della Tauromodel era affollatissimo per via dei kit che Walter annunciava, ovvero il Macchi C. 202 ed il Devoitine D. 520 in plastica iniettata ed in scala 1/48, oltre alla commercializzazione di un De Havilland DH-2 in scala 1/8 che doveva essere realizzato da un altro produttore e per il modello del carro armato tedesco della prima guerra mondiale Sturmpanzerwagen A 7V sempre in plastica iniettata ma in scala 1/35 che presentava nella stessa occasione. Il kit del carro tedesco venne premiato dalla rivista tedesca Modelfun come modello dell’anno del 1980 e nel salone del 1981 il programma si arricchì di altri velivoli sempre in 1/48 (il C.205, il Ta.152H, il Bf. 109E) ed altri carri in 1/35 (il Tank Mark 1 Male e lo Char Scheneider CA 1, la Pazerdreisine, il Panzertriebwagen) come riportato dal Flash IPMS Italy 3/1981. Purtroppo gli stampisti cui si rivolse la Tauromodel per la realizzazione del C.202 (che già veniva pubblicizzato su JP-4 Aeronautica) non furono all’altezza del compito loro assegnato tanto che la cosa finì davanti alla magistratura ed addirittura nel corso del 1982 si vociferò (vedi Aerei 9/82) di un fallimento della Tauromodel con enorme disperazione di molti modellisti rassicurati solo in parte dalla precisazione della stessa ditta che l’attività continuava con la produzione dell’A 7V. Fu solo nel 1990 che il modello del C.202 fu disponibile per il mercato, distribuito dalla Astromodel di Genova che da allora sarà il distributore ufficiale della ditta torinese. Nel 1983 il foglio decals realizzato per il C.202, che prevedeva ben 10 diversi Folgore, fu commercializzato da solo e poi con il kit del C.202 sempre in scala 1/48 ed in vetroresina della Vetromodelli di Cremona uscito nel corso degli anni 80. Il successo del foglio spinse la Tauromodel nel 1985 ad esordire con una numerosa serie di fogli decals (in scala 1/72,1/48 e 1/32 ) dedicati alla riproduzione di velivoli in servizio con l’A.M.I. attesissimi dagli appassionati che dovevano fare i conti ad esempio i con trasferibili della romana Italtransfer o le vecchie buste E.S.C.I. e solo per la 1/72 . Alla fine degli anni 70 facevano infatti la comparsa sul mercato i primi kits E.S.C.I. in 1/48 dedicati a velivoli italiani come il G.91 o italianizzabili come il Tornado ed l’F.104, circolavano sempre i vari kits della Supermodel o i più vetusti modelli Airfix dedicati a velivoli italini, c’era nel 1980 il G.91 Matchbox, tutti in 1/72 e con questi gli italianofili si volevano riprodurre gli aerei di quanti più reparti A.M.I. o della Regia Aeronautica possibili. La Tauromodel cercò quindi di soddisfare questa esigenza ma i suoi primi fogli oltre ad alcuni pregi purtroppo denunciavano anche alcuni problemi: i primi saranno mantenuti nel tempo come il forte potere adesivo e la trasparenza del film di sostegno, le istruzioni chiare e complete con i profili retinati e disegnati dallo stesso Walter; i secondi ( ovvero il colore poco denso dei vari soggetti che lasciava trasparire il colore di fondo o l’errata tonalità del verde delle coccarde italiane, vedi Notiziario IPMS Italia nn. 2/1986 e 3/1986 ) vennero però progressivamente eliminati (vedi Notiziario IPMS Italia 1/1987 e 2/1987) . La produzione a fine anni 80 era copiosa e riguardava anche soggetti della seconda guerra mondiale e nel 1990 vennero addirittura annunciate ben 90 novità ed una nuova versione dell’ATV !!! Erano gli anni in cui uscivano alcune pubblicazioni più documentate sulla storia della aviazione militare italiana che Walter man mano “traduceva” in fogli decals. Nel 1991 fece la comparsa il modello del C.205 in 1/48 ma sia questo che il C.202 due anni dopo vennero “bruciati” dai molto migliori kits Hasegawa sempre in 1/48. Gli anni novanta vedono l’abbandono del programma del 1981 ma comunque la Tauromodel con i suoi numerosissimi fogli deca si afferma come punto di riferimento per tutte le riproduzioni in scala di velivoli italiani con una qualità dei suoi fogli decals sempre più elevata, dovuta anche alla collaborazione di un esperto sulla Regia Aeronautica come Pierluigi Moncalvo (socio IPMS Italy e G.M.T., ancora oggi valido ausilio della Tauro ) che porta ad alcune rivisitazioni di precedenti prodotti, o a quella di appassionati che forniscono foto e documentazione (come Roberto Zambon socio G.M.T. e più modestamente anche lo scrivente); negli ultimi anni 90, nelle istruzioni compaiono profili addirittura a colori. La produzione della Tauromodel fra l’altro si arricchisce di altri prodotti come il kit in 1/72 ed in resina dell’F.86 K (uscito nel 1995), i kits in plastica iniettata ed in scala 1/400 dei sfortunati incrociatori italiani della classe “Zara”, quelli in plastica iniettata ed in scala 1/35 del F.I.A.T. 3000 Mod. 21 prima e seconda serie (il primo uscì nel 1976 allegato ad una dispensa della Storia dei mezzi corazzati della Fratelli Fabbri), una serie di figurini in 1/35 di militari di diverse nazionalità e della prima guerra mondiale, accessori (polveri e pavimentazioni varie). Il cammino della Tauromodel nella produzione di nuove decals segna un po’ il passo nei primi anni 2000 sia per una ristrutturazione societaria (passando da s.n.c. ad s.a.s.) sia per un interesse spiccato verso una produzione di kits in resina scala 1/400 di sommergibili italiani della Regia Marina. La Tauro Model s.a.s. nfine cessa di esistere nel gennaio del 2008 rimanendo però come marchio e linea di prodotti, commercializzata da Pronto Model. Dopo l’estate del 2009 finalmente come detto il ritorno alla produzione di nuovi fogli decals ed alcune riedizioni di prodotti precedenti: due nuovi e rispettivamente per la scala 1/72 e per la 1/48 per velivoli della Regia Aeronautica cobelligerante, uno nuovo in scala 1/48 per F.104 italiani con i primi schemi operativi degli anni 70 (quelli alluminio e in bianco uno) e degli ultimi periodi di utilizzazione, uno rivisitato per la pattuglia acrobatica dei Diavoli Rossi dell’A.M.I. coniugato nella scala 1/72 e nella 1/48, due rivisitati per stemmi di reparto in 1/72 per vari reparti AMI fino ai primi anni 90, uno rivisitato per insegne di reparto per Tornado ed F.104 A.M.I. . anni 70/80. Grazie alla squisita disponibilità di Walter, Modellismo Salento ha avuto la possibilità di visionare questi prodotti che posso anticipare sono tutti di ottima qualità. Inizio quindi a descriverli partendo dal nuovo foglio dedicato ai velivoli della Regia Aeronautica cobelligerante in scala 1/48, ovvero quello contraddistinto dal numero di catalogo 48/571 .
Nella gamma di fogli decals della Taruomodel c’erano già dei set dedicati ai velivoli della Regia Aeronautica Cobelligerante nei tre rapporti (1/72,1/48,1/32) ed in particolare nella scala 1/48 c’era il numero 48/539 relativo ai P.39, ai vari Macchi, agli Spitfire ed allo SM 79. L’uscita nel frattempo di ulteriori e diversi modelli in scala 1/48 di velivoli di produzione italiana o che si possono riprodurre con insegne italiane ha spinto Walter ad offrire un nuovo set inerente altri velivoli cobelligeranti ovvero il Martin A 30 “Baltimore” ed il Re 2001 (kits Classic Airframes) il Re 2002 (kits Italeri) oltre ad altri Macchi C.202 e C.205. Anche la documentazione su cui il foglio si è basata è quella di più recente pubblicazione ad esempio da parte della Bancarella Aeronautica nella sua linea di monografie della serie Ali d’Italia. In generale si nota la quasi totale assenza del film di sostegno in tutte le coccarde italiane: queste non sono neanche lontane parenti di quelli della prima produzione Tauromodel ! I colori sono saturi e appaiono veramente coprenti; neanche uno dei dischi verdi interni è fuori posizione centrale. Gli altri soggetti hanno un film di sostegno che è poco definire trasparente…A corredo delle decals delle chiare istruzioni con profili a colori : questi sono però indicativi non rispettando al 100% i Federal Standard con cui le stesse istruzioni indicano i colori utilizzati dai velivoli italiani dell’epoca ma servono a dare una idea Il set è diviso in tre parti con il primo dedicati ai due velivoli Reggiane. In particolare si tratta:
Per i Reggiane ci sono infine 12 coccarde quindi sufficienti per due velivoli, però tutte delle stesse dimensioni, cosa che come detto dovrebbe andar bene per i due Re.2001 .
Il secondo settore è dedicato al bimotore americano Martin A 30, ovvero al modello della Classic Airframes che ha il difetto proprio di avere alcune delle decals per l’esemplare italiano sbagliate. La Tauromodel propone le coccarde di nazionalità italiane complete per un Baltimore e più adeguate come dimensioni rispetto a quelle del kit mentre le altre insegne sono relative a tre esemplari indicati tutti con lo schema Temperate Land (i profili seguono lo schema indicato dal notiziario CMPR 2/96) ovvero:
Modello Hasegawa scala 1/48 del C.205 serie I MM. 938 realizzato con decals Tauromodel
Il terzo ed ultimo settore chiude il foglio con tre velivoli della Aer.Macchi ovvero due Folgore ed un Veltro. Questi sono:
Altra immagine del Modello Hasegawa scala 1/48 del C.205 serie I MM. 938 realizzato con decals Tauromodel
Per tutti e tre i su descritti Macchi c’è poi una dotazione completa di insegne di nazionalità e delle scritte di servizio , tutte invero ben riprodotte;
In conclusione un buon prodotto, replicato in 1/72 con ulteriori velivoli, foglio che sarà presto descritto anche lui su Modellismo Salento !!!
Gabriele Luciani