Ju 87 B-2 Stuka

Kit Italeri Scala 1/48  cat. No. 2690

 testo e foto di Gabriele Luciani

 

 

Il termine Stuka era labbreviazione di Sturkampfflugzeug, ovvero aereo da combattimento in picchiata ,  praticamente il soprannome dello Junkers Ju 87,  forse uno dei velivoli militari pi conosciuti in assoluto. Infatti moltissime persone che appartengono alle  generazioni che hanno vissuto la seconda guerra mondiale e quelle che oggi hanno raggiunto gli anta , anche se non hanno avuto modo di vedere questo aereo in foto o in televisione o al cinema, hanno comunque sentito la parola Stuka  e sono a conoscenza, sia pure per sommi capi, di che cosa essa identifichiSi tratta di un velivolo costruito in Germania a partire dalla seconda met degli anni 30 per soddisfare lesigenza di realizzare un bombardamento aereo di precisione: in mancanza di traguardi di puntamento idonei a sganciare bombe su un obiettivo con la assoluta certezza di colpirlo, molte aeronautiche militari alla vigilia della seconda guerra mondiale ritennero di poter risolvere tale  problema in ambito tattico ricorrendo a velivoli che lanciassero un armamento di caduta tuffandosi letteralmente sulla verticale dello stesso obiettivo. In Italia ad esempio si svilupp il bimotore Savoia Marchetti S.85,  ben presto  rivelatosi un fallimento tale da costringere  che la Regia Aeronautica alla fine del 1940 a ricorrere ad una adeguata fornitura di Junkers Ju 87, oramai gi divenuto un aereo leggendario. Dopo il battesimo del fuoco nella guerra civile spagnola con la versione A, la Luftwaffe impieg largamente lo Stuka sia nel 1939 contro la Polonia che nella primavera del 1940 durante la campagna occidentale nella versione B-2: tale variante  era capace di portare fino a 1000 kg di bombe  e di arrivare ad 800 km di autonomia. Il diffuso uso dello Ju-87 spesso in supporto delle operazioni delle formazioni corazzate, fu uno degli elementi fondamentali della guerra lampo tedesca ma questo aereo era troppo lento in volo orizzontale e la sua sopravvivenza era garantita solo quando la superiorit aerea era stata conquistata o almeno garantita temporaneamente dai caccia della Luftwaffe: la nemesi dello Stuka e dei suoi equipaggi si ebbe infatti nel corso della battaglia di Inghilterra quando Spitfire ed Hurricane ne fecero strage..Laviazione tedesca continu ad usare lo Ju-87 per tutta la 2 g.m. e su tutti i fronti anche nel tempo i fasti dello Stuka andavano scemando: lo stesso ebbe nuova gloria durante le fasi iniziali della campagna di Russia e sempre  su questo ultimo fronte versioni successive dello Ju-87 armate  di due  cannoncini da 37 mm in gondole subalari, fino alla fine del conflitto vennero impiegate efficacemente come caccia carri . La formula del bombardiere in picchiata dopo il 1945 praticamente cess di esistere ma tanto era la fama dello Stuka che dopo larmistizio italiano molti piloti statunitensi chiesero ed ottennero di essere portati in volo dai colleghi italiani sui tre superstiti Ju 87 ancora in dotazione alla Regia Aeronautica Cobelligerante

 

 

 Vista la storia e la fama dello Ju-87  era una conseguenza logica che per molti anni quasi non cera una ditta modellistica che in catalogo non aveva una o pi riproduzioni dello stesso e delle sue versioni. Anche lofferta della scala era molto amplia: come non ricordare ad esempio il gigantesco kit dellAirfix in scala 1/24, spesso una vera strenna natalizia per molti modellisti negli anni 70 ? Ancora oggi, lo Stuka un soggetto che da un punto di vista commerciale pu garantire un certo successo di vendite, considerato che ancora oggi sono sempre numerosi i modellisti di diversi paesi che dedicano le loro attenzioni agli aerei tedeschi usati e costruiti durante la 2 g.m. : chiaro che questa motivazione alla base della scelta da parte di Italeri di proporre fra le novit per il 2010 un nuovo modello in scala 1/48 dello Ju.87 nella versione B-2 8 (fra laltro quella numericamente pi importante per la Regia Aeronautica)  kit che disponibile sul mercato a partire da settembre. La confezione del modello contraddistinto dal numero di catalogo 2690 quella del tipo di ultima generazione della ditta bolognese, avendo sul retro oltre a dei profili a colori dei soggetti che si possono riprodurre con il foglio decals anche le foto delle stampate del kit. Il foglio istruzioni invece di tipo classico illustrando cio i pezzi e le varie fasi della costruzione con disegni comunque molto chiari anche se le indicazioni in ordine alla esatta definizione dei colori dei vari particolari interni sono un po imprecise : nella realt allinterno della carlinga di questi tuffatori non era stata solo la tonalit RLM 02 ad essere impiegata anche se questa era la principale ma erano usate anche diverse altre tinte per molti particolari minori...  

 

 

Il modello costituito da due stampate grandi e quattro piccole, pi il telaietto delle parti trasparenti ed una lastra di foto incisioni; da come sono distribuite le parti nei vari telai si intuisce che altre sottovarianti dello Stuka se non addirittura la versione D con diverso motore, potrebbero essere prese in considerazione dalla Italeri. Confrontando i vari pezzi con i piani in scala 1/72 tratti dal Notiziario di Plastimodellismo CMPR 4/89-1/90 e fotocopiati al 150 % si nota che le ali sono pressoch identiche a questi disegni; la fusoliera ha qualche differenza anche se la lunghezza rispettata mentre la parte posteriore degli scarponi appare troppo corta Passando allesame dei singole stampate si parte dalla A che quella relativa alle ali ma comprende anche la vasca dellabitacolo e i piani di coda verticali: sotto le ali si nota subito una ottimale caratteristica del kit ovvero le aperture per il passaggio degli attuatori dei flpas, particolari che non sono presenti nel  pari scala modello Hasegawa che forse a torto viene ritenuto come il migliore kit di Ju-87 (salvo poi scoprire che il vecchio modello Airifix sempre in 1/48 rispetta meglio la riproduzione delle dimensioni del velivolo reale rispetto al kit giapponese) !  Allinterno del pezzo riproducente le superfici inferiori dellala si devono praticare alcuni fori per gli attacchi ETC per larmamento subalare (ovvero le 4 bombe da 50 kg);  il kit fornisce il necessario anche  per la riproduzione dei serbatoi ausiliari subalari da 295 litri e  dei  relativi attacchi, inerenti la versione R-2 ovvero la variante a lunga autonomia basata sulla B-2.

 

 

Le pannellature sono incise come in tutti i recenti modelli Italeri in un modo un pochino troppo profonde forse per la gioia di chi ne approfitter per tecniche di invecchiamento come il pre-shading e il lavaggio con i colori ad olio; anche la rivettatura (visibile nelle foto ravvicinate del velivolo come ad esempio quelle pubblicate sul citato Notiziario del CMPR) incisa allo stesso modo. Abbastanza particolareggiati il pianale e le fiancate dellabitacolo: con pochissime aggiunte, ed adeguati verniciatura ed invecchiamento saranno veramente ottimali!

 

 

La seconda stampata grande relativa alla fusoliera che ha il complesso del cofano motore separato: ci sono infatti i pezzi per una riproduzione del motore, dei trapezi interni di sostegno dello stesso e dei cofani anteriori. Lelica tiene conto della forma di quella lignea a pale larghe della variante B2/R; la racchetta porta bombe quella per la bomba da 500 kg. in quanto presenta due rigonfiamenti a sezione quadrata. La closche e il seggiolino del pilota (a cui bisogner aggiungere la leva di aggiustamento)  sono di buon livello, lo stesso per il seggiolino del mitragliere mentre il sostegno di questo ultimo errato ma per fortuna si vede poco una volta assemblate le fusoliere.  Mancano il verricello dellantenna e  tutta la struttura inerente la finestratura posta dietro il radiatore e sotto la racchetta portabombe che permetteva al pilota il controllo sullo sgancio della bomba che andr quindi auto costruita, aprendo anche la finestratura in questione. Nel kit per troviamo le riproduzioni del collimatore, degli apparati radio con relativa strumentazione, della mitragliatrice posteriore, della cesta di raccolta dei caricatori usati della stessa arma,  della piastra blindata dietro il pilota (che non era presente in tutti gli esemplari di Ju-87)  ma non il traliccio anticappottata.  Il cruscotto liscio in quanto la riproduzione della strumentazione affidata alle foto incisioni o in alternativa alle decals del kit.

 

 

Sul motore, composto da diversi pezzi ed anche da un piccolo filo di guaina per le tubature pi grandi, cՏ da dire che basterebbe eliminare le cablature riprodotte sullo stesso sostituendole con filo di rame per completarlo al meglio: infatti un modello nel modello Le cofanature del vano motore sono tutte separate ma al loro interno presentano segni di estrattori che per fortuna si eliminano con facilit. Il radiatore presenta i flabelli come giusto per la versione B-2 . La presa daria del motore fornita anche nella versione tropicalizzata anche se dalle istruzioni il pezzo che la riproduce indicato come da scartare in quanto non prevista dagli esemplari che si possono riprodurre con le decals offerte dal kit.

 

 

Le stampate pi piccole sono quattro duplicate identiche a due a due con quella indicata dalla lettera C che porta le carenature dei carrelli, le ruote (riprodotte non solo con le scanalature del battistrada ma anche con leffetto peso), i caricatori di riserva della mitragliatrice di coda, le carenature delle mitragliatrici sul bordo alare, gli scarichi carenati, nonch gli attacchi sia delle bombe alari che dei serbatoi ausiliari.

 

Le ultime due stampate sono quelle dellarmamento e la cosa buffa  che dei pezzi portati da questi telai ne  saranno utilizzati due o tre per gli esemplari proposti dal foglio istruzioni (da una di queste stampate si utilizzeranno sole le due bombe da 50 kg), anche questo un segno che lo sfruttamento dello stampo non si limiter a questa confezione

 

 

La stampata delle parti trasparenti del velivolo porta il tettuccio dellabitacolo scomposto come nella realt ma ha tutti i montanti in rilievo allesterno: al contrario alcuni di questi  montanti erano posti imbullonati allinterno delle vetrature e solo confrontando le foto del velivolo possibile rendersi conto di quanto appena sopra. I trasparenti del kit sono molto sottili per consentire il loro montaggio in posizione aperta e proprio questo scarso spessore pu risultare fatale se si vuol tentare di eliminare quei montanti errati in rilievo per poi  rifarli incidendoli dallinternoUn sistema forse meno efficace ma pi sicuro di ovviare a questo problema quello di dipingerli in RLM 02 (ovvero il colore di base degli interni) e lasciarli cos come sono per evitare di avere un modello di Ju-87 cabriolet o di dover ricorrere al pur efficiente servizio ricambi Italeri !

 

LEAD Technologies Inc. V1.01

 

Completa il kit una piccola lastra foto incisa di buona qualit realizzata dalla EGYS Miniatures di Simone Scupola che gi in passato ha collaborato con Italeri; i pezzi sono relativi alla strumentazione ed alla palpebra del cruscotto del pilota, alle varie cinghie dei seggiolini, alle striscie di camminamento alla radice delle ali, alle particolari pinnette allesterno dei timoni orizzontali.

 

 

Il foglio decals degli ultimi modelli prodotti da Italeri sono spesso diventati il fiore allocchiello della produzione della ditta bolognese, sia per la qualit delle decals (realizzate dalla Cartograf ) che si contraddistinguono per adesivit e trasparenza del film di sostegno sia per la quantit dei soggetti offerti . Anche il modello dello Ju-87 caratterizzato da questo tipi di decals: ad un settore comune per insegne di nazionalit , scritte di servizio (anche per larmamento) e strisce antisdrucciolo alla base delle radici alari, si accompagnano quattro altri settori per altrettanti Stukas, tutti di reparti tedeschi. Due sono basati in Francia nellestate 1940,  verosimilmente impiegati durante la Battaglia dInghilterra e rispettivamente del 3/St.G2 e del 7/St.G1, questo con le superfici inferiori oscurate con colore nero (una configurazione non molta diffusa credo limitata a pochi esemplari), e due usati sul fronte russo nel 1941 (Stab.III/St.G77 e 2/St.G2). Come nella maggioranza dei casi quando si tratta di riproduzioni di aerei della Luftwaffe non ci sono le svastiche che tutti gli aerei tedeschi dal la met degli anni 30 e fino al 1945 inalberavano sul timone verticale :  si dovr quindi ricorrere a fogli decals suppletivi come ad esempio il Tauromodel 48-509. Per tutti gli esemplari viene suggerito per le superfici inferiori il celeste chiaro RLM 65 (eccetto come detto quello del 7/St.G1) e per quelle superiori uno schema mimetico composto dai due verdi RLM 70 e RLM 71 . Bisogna tener conto per del fatto che molto spesso (anche su molti degli Stukas consegnati alla Regia Aeronautica) il verde RLM 70 era steso da solo: meglio quindi rinvenire una adeguata documentazione dello Ju-87 che si vuol riprodurre Come visto dallelenco dei velivoli suggeriti dal foglio decals non ci sono esemplari italiani: per ovviare a questo problema si pu ricorrere al foglio decals Tauro 48-527.

Lesame di questo kit Italeri al momento si ferma qui ma Modellismo Salento non pu certo esimersi dal tornare ad interessarsi anche della costruzione di un modello dello Ju-87 che con i colori italiani stato un protagonista della storia aeronautica leccese: presto quindi su questo sito atterrer un Picchiatello salentino in scala 1/48 !

Si ringrazia la Italeri S.p.a. per il modello celermente fornito in recensione !

Gabriele Luciani