FIAT G. 91 Y Yankee   

Profili a colori realizzati da Luca Bucchi

Testi di Luca Bucchi e Gabriele Luciani

 

 

 

Luca Bucchi nasce il 16 giugno 1966 a Roma, ove vive e lavora tutt'ora. Dall'et di diciannove anni, a causa di un gravissimo incidente in mare, vive su una sedia a rotelle, ma, nonostante la gravit della lesione riportata che lo paralizza dal collo in gi, non si mai arreso alle difficolt, riuscendo a completare gli studi e a diplomarsi Maestro d'Arte. Oggi lavora come artista professionista, membro effettivo di una prestigiosissima associazione internazionale di pittori disabili, la V.D.M.F.K., e si diletta, per puro hobby, con la grafica digitale. I suoi profili aeronautici sono attualmente commercializzati dalla nota Aviatingraphic. Ha un passato anche da modellista e disegnatore di decals, stato, insieme al suo amico e socio Marco, fondatore e proprietario della SkyModels. Predilige soggetti aeronautici italiani
del dopoguerra, con particolare interesse per gli addestratori; i primi profili inviati a Modellismo Salento sono inerenti al bireattore FIAT G. 91 Y Yankee.

Il primo quello del prototipo del G. 91 Y alzatosi in volo per la prima volta il 27.12.1966. La colorazione di tutte le superfici esterne di questo velivolo era in Zinc-Cromate F.S. 33481, con dei grandi quadrati, di identici dimensioni e presenti a coppie sui due lati della fusoliera suddivisi in quadranti bianchi ed arancioni (F.S. 12197), colori poi ripetuti a strisce sulla parte mobile del timone verticale; cerano solo due coccarde nazionale ovvero quelli presenti sulle fiancate della fusoliera. La principale differenza con i successivi velivoli di serie la presa daria dorsale che per anche su questo prototipo (N.C. 1) venne presto sostituita  dalle due laterali. Questo Yankee era disarmato e senza gancio darresto, il parabrezza aveva bordi a cuneo e  la cappottina aveva un profilo  basso mantenuto anche nei primi velivoli di preserie, dopo i primi voli venne allungato lalloggiamento del parafreno. Altre piccole differenze erano presenti in fusoliera: per maggiori informazioni su questi prototipo e sui successivi velivoli di preserie e serie si pu consultare lottimo articolo di Giorgio Salerno sul G.91 Y pubblicato su Aerei Modellismo 10/1985.

 

 

Il secondo profilo illustra un G.91 Y di serie del 101 gr. dell8 st. dellA.M.I. in servizio negli anni successivi al 1978 e fino ai primi anni 90. Dopo la valutazione condotta sul secondo prototipo dello Yankee dal Reparto Sperimentale di Volo a partire dal 1967, vennero ordinati 20 esemplari di preserie del bireattore FIAT realizzati dal luglio 1968; tre furono assegnati ancora al R.S.V., con i restanti fu finalmente possibile (nel 1970!) radiare gli anziani F-84F ancora in dotazione all8 st.. Nel 1969 lA.M. ordin 65 G. 91 Y di serie alla Aeritalia, nuova denominazione sociale assunta dalla Divisione Aviazione della FIAT: la pi evidente differenza esterna con i precedenti 22 velivoli , era il tettuccio pi bombato; nel contempo vennero mantenute le particolarit tecniche introdotte nei preserie (come ad es. il nuovo setto tra gli scarichi dei motori). La colorazione esterna divenne quella tipica dei velivoli A.M.I dellepoca ovvero superfici superiori a bande di verde scuro n. 28 e grigio mare scuro 28, colori che con linvecchiamento subivano delle consistenti variazioni cromatiche, specie il grigio che addirittura diveniva molto pi chiaro; le superfici inferiori erano in alluminio opaco. Laraldica del reparto era costituita dallo stemma di stormo sulla deriva e da un lampo di colore rosso sul muso: a questultimo motivo dopo il 1978 stato aggiunto un serpente che appunto veniva trafitto dal lampo.

 

 

Dopo il 1974 vennero applicate a protezione delle canne dei due DEFA da 30 mm delle piccole gabbie di ferro per impedire danni allarmamento di lancio dei G.91 Y in caso di atterraggi lunghi e conseguente fine corsa nelle reti di arresto in emergenza. 

 

 

Caratteristici dei velivoli dell8 st. erano anche i grandi codici bianchi in fusoliera mantenuti per oltre 20 anni e che non sono stati adottati da altri reparti A.M.I. . Solo qualche anno prima della definitiva radiazione dei G.91 Y (avvenuta il 26.11.1994) gli stessi ricevettero i codici, insegne e coccarde a bassa visibilit.

 

 

Il terzo profilo relativo al G.91 Y M.M. 6494 usato nel 1988 come velivolo Special Color per i settanta anni di vita dellaltro reparto che ebbe in dotazione lo Yankee, ovvero il 13 gr. del 32 st. : alla fine degli anni 60 il 13 gr. dotato di G.91 R era  basato sullaeroporto di Brindisi operando con i Gina sino al 1974 quando ricevette una dotazione di G. 91 Y di serie con mimetica uguale a quella dei velivoli dell8 st. ma con codici di reparto diversi. Lo stemma di reparto sulla deriva sui velivoli per quel periodo stato costituito da uno scudetto giallo con un aquila nera in atto di ghermire una ipotetica preda; la presa daria (sia sui G che sugli Y) era  adornata da una bocca di squalo (fino al marzo 1988 sempre stata ad alta visibilit con i denti bianchi su fondo rosso) sovrastata su entrambi i lati da un torvo occhio : questo per via dei compiti di attacco nei confronti di navi nemiche affidati al 32 st. (che per non ebbe mai in dotazione uno specifico armamento anti nave). La sagoma dello squalo venne dipinta sulle fiancate della M.M. 6494 che per il resto era in alluminio opaco con le coccarde di nazionalit solo sulle ali ed in effetti si pu dire che questo stato uno dei migliori special color della nostra A.M. .

Luca Bucchi

Gabriele Luciani