Abbiamo rotto la scatola della Lancia Lc2 da kit Italeri #3641 in scala 1/24 e l'abbiamo pure montata.

Vi raccontiamo come abbiamo realizzato la Lancia Lc2 Martini che corse nel mondiale endourance all'inizio degli anni ottanta, utilizzando il recente kit Italeri in scala 1/24 che presentiamo.

Modello, Testo e Foto di Silvio Pietropaolo

Si ringrazia Italeri e Pama Trade per il kit messo a disposizione per la realizzazione di questo articolo che rientra nella casistica altre forme di pubblicità non retribuita ai sensi della normativa vigente.

Quando si parla di Lancia si parla di Martini e quando si parla di Lancia Martini nelle corse il pensiero va subito alla Delta Integrale, pluricampionessa nel Mondiale Rally. Del resto proprio in questi giorni sta arrivando ai negozi il supermegakit in scala 1/12 Italeri della Lancia Delta Integrale nella versione 16 V che speriamo di poter presentare presto. Ma questa volta Vi parleremo di una Lancia meno nota anche se pur sempre Martini che ci fece sognare nel Campionato Mondiale sport Prototipi nelle gare di durata. All'inizio degli anni 80 Lancia cominciò a guardare verso il Campionato Mondiale Sport Prototipi per le gare endourance, anche in funzione delle esperienze fatte nel Giro d'Italia Automobilistico con le Stratos Turbo e successivamente con le Beta Montecarlo Turbo. Proprio con una versione specifica di questa ultima vettura Lancia si presentò nel gruppo 5 del mondiale sport prototipi già nel 1979 e fino al 1981 vincendo 4 gare. Nel 1982 presento la Lancia Lc 1 che gareggiò nel gruppo 6 con 3 vittorie. La Lc1 era un prototipo barchetta realizzato da Dallara ma già nel 1983 ci si rese conto che la formula con abitacolo coperto era da preferire alla barchetta nelle gare di durata o sotto la pioggia e quindi nacque la Lancia LC 2 con il fine di contrastare lo strapotere delle Porsche nel campionato endourance. La lancia Lc 2 ha linee eleganti disegnate dall'aerodinamica e punta su dimensioni meno generose della rivale, pesi ridotti ed un motore 8 cilindri turbocompresso di produzione Ferrari. Il progetto è del reparto corse di Abarth ed anche questa vettura vinse 3 gare. Da questo nucleo di uomini e mezzi nacque il gruppo che poi sotto marchio Alfa Romeo e sotto il continuare della direzione di Cesare Fiorio stravinse nel Campionato Europeo Turismo e DTM

 Il kit Italeri, che ci permette di riprodurre questa bella autovettura, lo abbiamo ricevuto ad aprile 2021 ed ora lo abbiamo montato per voi anche per riuscire a darvi qualche utile consiglio sull'assemblaggio.

Ma prima rompiamo la scatola...

Il kit è la riproduzione in plastica polistirenica dell'ottimo kit Protar uscito a suo tempo e che oggi Italeri ci ripropone ristampato in plastica e con decalcomanie allo stato dell'arte. Le stampate sono 5, due in plastica bianca, due in plastica nera ed un in plastica trasparente per vetri e fari. Gli pneumatici sono in vinile e con un a piccola lavorazione hanno un ottimo realismo.

Fanno parte della dotazione anche una bustina con un pezzetto di tubicino in vinile nero e due microviti che serviranno a fissare la carrozzeria al pianale alla fine del montaggio. E proprio qui Vi diamo il nostro primo consiglio sul montaggio: Verificate che entrambe le sedi delle viti nella parte inferiore della carrozzeria siano correttamente bucate dato che nel mio kit una era correttamente forata e l'altra no per cui, quando a modello finito sono andato ad avvitare la carrozzeria, da un lato la vite è entrata subito, da un lato no per cui ho rischiato di perderla tre volte dato che non entrava ed ho dovuto fare il foro a modello montato, dipinto, decallato e weatheringhizzato col rischio di fare un bel pasticcio. per cui provate la carrozzeria subito nell'accoppiamento col pianale ed in caso usate una micropunta da 1 mm. Il kit offre le parti principali per ottenere un modello ben rifinito ma al superdettaglio non c'è mai limite. Noi vi raccontiamo la dotazione della scatola che offre tutte le parti esterne e tutto quello che si vede nell'abitacolo con cruscotto, pannello strumenti, sedile, vasca scocca, estintore, pedaliera, radiatore frontale con tubo dell'accqua.

Non c'è motore ed avremmo gradito le cinture di sicurezza anche a decals sarebbero potute andare bene, la parte dell'avantreno è sterzante. 

La colorazione è quella iconica Martini Racings con anche lo sponsor del tabaccaio nazionale. Gli schemi di colorazione sono chiari con posa decals precisa con alternativa per due delle tra vetture del team Lancia Martini. 

Il foglio decals è spettacolare e di grande qualità come sempre stampato dalla Cartograph con colori saturi e convincenti, registro perfetto, finitura lucida e dimensioni corrette. Le decalcomanie sono per le vetture #4  pilotata da Riccardo Patrese e Michele Alboreto e #5 pilotata da Teo Fabi a Piercarlo Ghinzani. Molto gradito il fornire i quadranti degli strumenti separati da inserire nel cruscotto, Unica cosa mancante come gia detto la cintura di sicurezza del posto guida.

Va detto che il kit riproduce la versione iniziale e presentazione della Lancia Lc 2, ciò non toglie che queste vetture hanno subito molte modifiche di carrozzeria o aerodinamiche a seconda della gare a cui hanno partecipato per cui volendo ci si può sbizzarrire a modificare la carrozzeria con autocostruzioni parziali per riprodurre versioni diverse di quella da scatola.

La carrozzeria è stampata in pezzo unico in plastica bianca molto ben rifinita e lucida. E' sufficiente qualche colpetto di lima per rifinire alcuni punti, le portiere sono separate e possono essere montate aperte, cosa che consiglio per far vedere i dettagli dell'abitacolo. Sul mio esemplare erano presenti dei leggeri ritiri sulle fiancate, cosa che una volta finito il modello non si nota più di tanto in caso si può usare un pò di tamiya putty bianco e poi carteggiare. Io non l'ho fatto ed il modello lo vedete sotto come è uscito.

I cerchioni sono scomponibili in plastica e gli pneumatici in vinile che una volta trattati con tela smeriglio o carta abrasiva diverranno assai realistici una volta completati con la decal Pirelli (in foto a sx smerigliate a dx no).

Le parti trasparenti sono separate per il grande parabrezza bombato ed i finestrini. Si possono montare dall'esterno.

Molto nitide e trasparenti, per i finestrini avrei optato per un montaggio da dentro. Sono anche presenti le vetrature dei fari anteriori con stampate all'interno i bulbi per gli indicatori di direzione e del proiettore, i fanali posteriori sono anchessi trasparenti da dipingere con l'argento da dentro e con i colori clear red e clear orange tamiya.

Ma passiamo al montaggio vero e proprio e quindi...abbiamo montato il modello!

Una volta montate le parti dell'avantreno appoggiamo le ruote e la carrozzeria per verificare prima di tutto come è assettato il modello. La carrozzeria combacia bene e sopratutto la vettura è correttamente bassa sul terreno come deve essere, le ruote toccano tutte e 4 bene sul piano e la cosa è assai piacevole.

Mettiamo subito mano all'aerografo dando dello Steel CHR 03 Kustomservice direttamente sulla plastica nera ottenendo un perfetto effetto alluminio sulla vasca della scocca.

Inizialmente, volendo dare una nota di colore all'abitacolo, dipingo il sedile in alcantara blu ma poi da riscontro delle foto mi rendo conto che il sedile si vede sempre nero, per cui torniamo al nero. 

Man mano che monto i componenti verifico come calza la carrozzeria.

Purtroppo alcuni dettagli (come quell'estintore) saranno poco visibili a carrozzeria e cruscotto montato. Comunque si completa il montaggio degli interni per poi passare alla pitturazione degli esterni.

Una cosa che ho notato in una foto è che dietro al cruscotto è che ci sta un pannello a mezzaluna che sta sotto al parabrezza e su cui poggiano tutti i cablaggi che escono dal retrocruscotto. Di solito, questi cablaggi sono coperti da un telo incerato nero. Io mi sono divertito a riprodurre tale dettaglio dei cablaggi coprendoli solo parzialmente con l'incerata nera e quindi lasciandoli a vista.

Una piccola licenza atta a dare più movimento all'abitacolo ed al modello dato che il dettaglio si vede anche dall'esterno. Dimenticavo, l'incerata è fatta con la stagnola dei Baci Perugina, che offre di suo già un perfetto effetto zigrinato.

A questo punto mettiamo un attimo da parte il pianale con l'abitacolo e si va a dipingere la carrozzeria di bianco lucido utilizzando...un primer. Un Primer? Ebbene si! un Primer! E dato direttamente sulla plastica; in effetti Kustomservice realizza il KSW 100 Gloss White, primer lucido bianco da usare come base sotto i colori metallici e cromati. Ed allora perchè non usarlo come bianco lucido? Il colore si da facile ed è liscio e lucido e tutto d'un botto la nostra carrozzeria è gia pronta per ricevere le decalcomanie. Dopo aver lasciato asciugare abbondantemente il primer bianco permettendogli di cristallizzare, Incolliamo il parabrezza e gli altri cristalli ed iniziamo la posa decals. Le parti in vetro necessitano di qualche leggerissimo aggiustamento ma poi vanno perfettamente in sede. unico neo è che la possibilità di montaggio dal lato esterno fa si che l'incollaggio si veda ma risolveremo questo dettaglio dopo nella fase di rifinitura.

Inutile dire che per saggiare la malleabilità delle decalcomanie ho iniziato ad attaccare quelle meno impegnative. Devo dire che le decalcomanie della Cartograph non hanno bordo e sono precisissime, per altro si comportano molto bene con i liquidi Micro Set e Micro Sol della Microscale anche se in alcuni punti mi sono aiutato con il Tamiya Decal Adhesive ed in altri effettuando dei taglietti col bisturi.

Le decals permettono di riprodurre interamente la colorazione Martini ma la fascia posteriore che arriva sulla portiera e sulla Naca non è tagliata quindi va misurata accuratamente e tagliata a misura prima di immergerla in acqua ed applicarla. 

La fascia posteriore va in posizione piuttosto bene, nella zona dove la pinna va in salita sarà necessario fare dei piccoli taglietti col bisturi per far adattare il bordo della decal alla curva da fare a decal poggiata sul modello. Non fatelo prima tagliuzzando la carta perchè la decal si romperà frastagliandosi una volta immersa nell'acqua.

Ma il punto più impegnativo di tutta la realizzazione del modello è la posa delle fasce anteriori della livrea Martini dato che nessun liquido emolliente sarà mai in grado di far aderire per bene la decal su quelle griglie a persianina tipiche della Lancia Lc2. Io ho proceduto poggiando la decal, facendola aderire il più possibile e poi provando ad incidere tra le varie alette con risultati non eccelsi che comunque poi sono riuscito a sistemare con qualche ritocco a pennello. Il consiglio che mi sento di dare invece prevede un approccio diverso. prendere la posizione della grigliatura e ritagliare il rettangolo delle griglie mantenendo le fasce laterali di collegamento della decal (in un certo senso come se il buco presente inglobasse verso avanti il rettangolo della griglia. Si applica la decal della fascia e poi si tagliuzza il rettangolo della persianina a strisce applicandole una per una su ogni rispettiva aletta. Una volta asciutto tutto si potrà rifinire con un pennellino. Precedentemente con l'incisore avevo provveduto ad incavare l'uscita di ogni aletta mettendo anche un po di lavaggio grigio Italeri a riempire la feritoia.

  In questo modo sono riuscito a tipristinare la continuità della fascia con i tre colori tipici della livrea Martini ritoccando con un pennellino ed utilizzando tre colori che avevo a casa della gamma Kustomservice (che comunque produce i tre toni specifici Martini Racing, basta richiederli al loro sito).

Oltre alle griglie vanno rittoccati lo scalino sopra le Naca e la pinna di sx piu altri ritocchi intorno ai finestrini e parabrezza, ma questa volta col nero.

Il risultato sarà quello in foto ed il tutto viene sigillato da due mani di trasparente superlucido Kustomservice KSW100 dato su tutto anche sui vetri. I finestrini di portiere e laterali sono fumè e l'effetto si ottiene con del Black oxide candy e successiva passata di KSW 100 per ripristinare il lucido.

Prima di montare la carrozzerie ed i dettagli esterni ho provveduto a sporcare le parti basse della vettura compatibilmente con sporco da residuo di gomma e freni nella zona anteriore e laterale usando un miscuglio di candy black oxide, reduced black, grigio 36307, e tan 30219 piu 50% di color blender e 50% di KSW 01 trasparente superopaco tutto Kustomservice dato selettivamente a mano libera ad aerografo ed anche sul parabrezza a simulare lo sporco da tergicristallo sul parabrezza volutamente non definito. Adoro fare del weathering o usura sui modelli che costruisco e lo faccio pure sulle auto da competizione, penso che se fatto in maniera plausibile e senza esagerare dia maggior vita al modello.

Alla fine il risultato è questo con un modello montato quasi da scatola e da uno che di solito costruisce aeroplani. Volendo due piccole aggiunte possono essere fatte aul muso per maggior dettaglio e sono due puntoncini poco sopra le scritte pirelli sul muso e l'occhiello di traino per emergenza che sta nella presa d'aria in basso sul muso lato dx ed è di colore Giallo cromo. 

Da chi da 45 anni va avanti a tomcats, phantasmi e calabroni sinceramente non ci si aspetta che mostri di aver fatto una lancia da competizione, eppure la lancia la vedete ed anche se montata da scatola fa la sua bella figura. Il soggetto ha un suo fascino e la colorazione Martini è una icona di stile come per altri sponsors storici. Questo modello è un'ottima base di partenza per ottenere un buon modello per altro di un soggetto poco riprodotto in scala ridotta e sarebbe bello potergli affiancare una Lc 1 e tutte le altre Lancia Martini. Insomma mi sono divertito! Buon Modellismo. 

Abbiamo rotto la scatola...

...ed abbiamo montato il modello!

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