SEM Models - Aggiornamento per il Romeo Ro.1 della LF Models in 1/72

sem model Dalla ditta siciliana SEM Model un piccolo set di correzione per il nuovo kit in scala 1/72 ed in short run della LF Models dedicato al ricognitore italiano Romeo Ro.1

Testo e foto di Gabriele Luciani

Per le forze armate di un paese impegnato in intense guerre coloniali come era il Regno d'Italia negli anni 20 e 30 del XX° secolo, la ricognizione e la coopoerazione aerea con i reparti terrestri  utilizzati in questi contesti, rivestiva un ruolo di grande importanza. Dopo aver adoperato velivoli non concepiti espressamente per questi usi, nei primi anni venti venne adottato il sesquiplano bi/triposto da ricognizione strategica Romeo Ro. 1, una derivazione prodotta su licenza a Capodichino del Fokker C-V tipo D ed E. Ben 275 esemplari con motore Bristol Jupiter IV e oltre una settantina di Ro.1bis (con motore Jupiter VII) vennero consegnati alla Regia Aeronautica negli anni fra il 1927 ed il1935 che li usò intensamente in Libia e durante la campagnia etiopica. Agli inizi della seconda guerra mondiale solo pochi esemplari e per uso secondario rimanevano in servizio, in quanto era iniziata già da tempo la sua sostituzione con un altro velivolo prodotto dalle Industrie Aeronautiche Romeo, il Ro. 37. Il sesquiplano Ro.1 è stato quindi uno dei velivoli più importanti per la Regia Aeroanutica nel periodo fra le due guerre mondiali, in anni di una pace fittizia per le FF.AA. italiane che invece furono impegnate in vari conflitti e senza soluzione di continuità. Inoltre  sui Ro.1 vennero usati a seconda delle squadriglie che li avevano in carico, diversi tipi di schemi anti-mimetici sull'ala superiore (servivano per rendere maggiormente visibili dall'alto un velivolo atterrato in emergenza fuori dal proprio aeroporto, e proprio per questo   erano disegnati pure in modo molto elaborato e con più colori) , schemi che spesso si estendevano anche al posteriore della fusoliera e ai piani di coda; molteplici e variopinte furono anche le insegne di reparto; addirittura c'è stato un caso, documentato con foto, di un Ro.1  triposto in Libia nel 1935 che ha le coccarde tricolori sull'ala superiore !

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Malgrado la sua importanta storica,gli interessanti schemi coloristici e l'araldica, nonchè un ottimo articolo pubblicato in due parti sui numeri 3-02 ed 1/03 del Notiziario di plastimodellismo del C..M.P.R., per riprodurre questo ricognitore esistevano solo dei kit in resina ed in scala 1/72 prodotti agli inizi degli anni 2000, ma da pochi mesi la ditta ceca LF Models ha finalmente offerto un kit in plastica short run del Romeo Ro.1, approfittando della circostanza che per alcuni aspetti esteriori il velivolo italiano era molto simile al Fokker C-V tipo D ed E, che fu all'epoca adottatto da diverse aviazioni europee, anche quella tedesca dopo aver requisito nel 1940 due esemplari danesi . La LF Models infatti ha realizzato un kit di base per la versione con il motore Jupiter confezionandolo con diverse decals per realizzare i Fokker CV svedesi, danesi e novegesi, ma ha anche realizzato un box apposito (il cat. no. PE7211) per il Romeo Ro.1, sempre usando gli stessi pezzi, ma come al solito quando si fanno queste operazioni che commercialmente hanno una fortissima logica (abbattimento dei costi e possibilità di sfruttare diversi mercati) , si incappa spesso, pure in perefetta buona fede, in errori, anche abbastanza evidenti, che inficiano l'esattezza finale della riproduzione in scala. Ad esempio l'ala superiore come riprodotta dalla LF Models va bene solo per il Romeo Ro.1 ma non per il Fokker originale mentre fra il velivolo prodotto in Italia e il tipo olandese ci sono alcune evidenti differenze che non sono state prese in consoderazione dalla ditta ceca, errori ai quale, con un set in resina come al solito ben fatto, pone rimedio la SEM Model con l'aggiornamento contrassegnato dall'articolo U72901. Da notare subito il foglio di istruzioni realizzato dalla ditta siciliana che chiarisce prima di tutto come si lavorano i pezzi in resina (da aggiungere che è meglio farlo sempre in ambienti ben ventilati, usando adeguate protezioni per mani e vie respiratorie) e quali sono le parti in plastica che gli stessi dovranno sostituire.

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I cinque pezzi del set riproducono esattamente i piani di coda e la semi ala inferiore del Ro.1; distaccarli dai residui di stampa è facilissimo, anche se si deve agire sempre con delicatezza, e non essendoci sono ritiri della resina, sono già pronti per essere inseriti al resto del kit LF Models.

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La ditta ceca ha riprodotto la semi ala inferiore in un modo troppo abbondante, idoneo per gli altri Fokker: nella foto si nota subito la differenza fra il pezzo SEM Model (in bianco) e la parte in plastica (in grigio).

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Ancora più evidenti sono gli sbagli nei piani di coda e nella parte mobile del timone verticale...

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Per sincerarsi della esattezza dei pezzi offerti dalla SEM Model basta confrontare gli stessi con i piani in scala 1/72 pubblicati sul numero 3/02 del Notiziario di Plastimodellismo del C.M.P.R....

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In pratica sono perfettamente identici...Il set di correzione dimostra oggettivamente la sua validità ed anche se la scala è la 1/72 certe differenze alla fine si possono constatare; non si tratta in questo caso di un atteggiamento da "conta rivetti" ma di considerare che appunto con il prodotto della SEM Model si può realizzare una riproduzione corretta dal punto di vista tecnico storico di questo ricognitore, una riproduzione che appunto tenga ben in conto le differenze fra il Fokker CV e il suo derivato italiano Romeo Ro.1 .

Gabriele Luciani  

 

 

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