Abbiamo rotto la scatola dell'F 14 D Super Tomcat Avantgarde Model Kits n°88007 Signature Edition, in scala 1/48

Un soggetto iconico, un kit molto atteso. Presentiamo ed analizziamo il il kit AMK del mitico Tomcat come sempre nel nostro stile di modellisti che danno poca importanza al calibro e molta al piacere di fare modellismo divertendosi.

Modello, testo e foto di Silvio Pietropaolo. Kit collezione arch. Pietropaolo

Non si può essere appassionati di aviazione se non si ama il Micio a due code. Ne ho montati 5 in tempi immemori, agli inizi della mia vita modellistica, il mitico Monogram, un Revell inguardabile in scala 1/48 e poi un airfix preserie del mitico VF 1, un italeri del VF 41 ed un Hasegawa prima serie tutti in scala 1/72. Pur avendo altri tomcat sullo scaffale nella scala principe 1/48 di recente, a metà dicembre, in maniera piuttosto rocambolesca mi è capitato tra le mani il recentissimo kit rilasciato dalla AMK della versione D.

Rompiamo la scatola.

L'amico Donato mi ha segnalato di avere un micio AMK e che voleva venderlo allo stesso prezzo di prevendita di 55 euro, pur non essendo periodo di compere e pur avendo due hobbyboss, un hasegawa un academy e ben tre italeri gia sugli scaffali dissi a Donato, evabbeh, scendilo. Quando donato mi ha portato il kit alla fine abbiamo scambiato con kit del mio negozio personale tra cui un doppione di F 4G Wild Weasel Hasegawa che il mio caro amico fraterno puntava da tempo. Insomma mi sono ritrovato questo kit a costo zero e con tanto di autografo dorato di Mister AMK.

Signature e preorder edition lo si capisce da firma e data sull'angolo della scatola. Alcuni per soli 55 euro hanno avuto la fortuna di ricevere questo kit ed una scatola di carichi bellici aggiuntivi. Non so se il mio l'avesse in dotazione. Questo kit è stato atteso dagli appassionati per due anni, sembrava non uscisse mai. Venduto in prevendita con diritto di recesso, intorno al mese di ottobre sono girate sul web le foto di alcuni modelli montati in anteprima da noti modellisti mondiali. Gia dai precedenti disegni cad e dalle foto dei primi modelli fui tra i primi a notare una certa abbondanza delle forme della coda. Qualcuno montò in maniera eccessiva queste suggestioni creando un grande danno al produttore dato che negli ultimi mesi, in seguito al battage contrario a questo kit, molti acquirenti fecero valere il loro diritto di recesso. Fatto sta che noi abbiamo avuto il kit tra i primi spediti e prima che arrivasse nei negozi appunto il 16 di dicembre, Il nostro kit essendo un firmato è uno dei primi prodotti e comunque, una volta arrivato nei negozi, il kit è andato letteralmente a ruba. Rompiamo, partendo dalla box art, questa scatola e vediamo cosa troviamo.

La box art è il disegno che troviamo sul coperchio della scatola. I soliti criticono hanno cominciato a criticare questo kit già dal disegno. Il disegno è un'impressione pittorica, non è un disegno tecnico per cui critiche sulla box art lasciano il tempo che trovano, mentre molto più importante sono le informazioni indicate all'esterno della scatola. In bella mostra sul fronte della scatola, troviamo l'indicazione che le decals in dotazione sono opera di Furball Aerodesign che è un nome di buona affidabilità di disegno e qualità delle decalcomanie. Sui laterali del coperchio invece troviamo indicate con dei bei profili a colori le 5 varianti riproducibili con l'immagine di tutti i carichi bellici disponibili che comprendono armamenti aria-aria, aria-terra e pod di puntamento e ricognizione.

La scatola ha dimensioni considerevoli ed è alta quanto un telefonino della mela, quando la si apre è piena fino all'orlo e vi assicuro che non è un eufemismo.

il manuale di istruzioni è un libretto in piena regola, molto ben fatto e curato e con tutte le informazioni del caso. Il consiglio è di studiarlo bene dato che alcune informazioni sono riportate all'inizio e no durante il montaggio come ad esempio quella per praticare i fori sotto la pancia del velivolo per fissare i supporti dei carichi. Le 5 versioni sono ben rappresenttate in elenco con dei profili,

ed in dettaglio con delle quattro viste a colori per colorazione e posa decals. uno schema specifico guida per la posa degli innumerevoli stencils generici per le 5 versioni.

Le indicazioni colori indicano i federal standard (corretti) ed una tabella a parte per i colori generici per interni ed esterni.

Schemi di dettaglio sono previsti per la colorazione e decals carichi, pannelli strumenti e seggiolini e per l'indicazione dei fori di fissaggio da aprire sotto la pancia.

Gli schemi sono molto belli e dettagliati, riprotano i dettagli della pitturazione con pratici quadratini numerati e colorati che subito ti permettono di individuare il colore dei dettagli interni da dipingere. Il kit è comunque un kit complesso e dato il livello di dettaglio, le opzioni disponibili e l'elevatissimo numero di pezzi consigliamo uno studio approfondito delle istruzioni e dei pezzi.

A fine manuale, forse per non spaventare i più smaliziati, AMK ha messo l'abaco delle stampate; ben 24 stampate in stirene piu una lastrina fotoincisa e ben tre fogli decals.

Cominciamo dalla lastrina fotoincisa dove troviamo le griglie di coda, le cinture di sicurezza, specchietti, struttura Hud e alcuni pomelli dei pannelli strumenti.

Le decals sono tre fogli, sul primo abbiamo stencils armamenti, il Vandy One del VX 9 (peccato non sia presente il famoso coniglietto di Playboy) ed un esemplare del VF 31 Tomcatters col mitico gatto Felix. Sul secondo foglio un aggressivo velivolo low visibility del VF 101 Grim Reapers con tanto di sharkmouth, uno del VF 2 Bounty Hunters e del VF 213 Black Lions. Sul terzo foglio una marea di stencils. Le decals sono buone, ben stampate, a registro e con colori vivi. Come appunto a parte la presenza di alcuni residui sulla matricola dell'esemplare dei black lions che purtroppo nel rimuoverli si sono portati via anche parte della decal,

sicuramente è discutibile l'aver stampato la versione del VF 2 con la banda obliqua dei laterali abitacolo con la striscia intermedia in grigio medio e non trasparente come in effetti era meglio che fosse. Difatti dalle foto si vede chiaramente che la banda intermedia prende il colore di fondo della fusoliera per cui sarebbe stato giusto dare trasparente per quella banda ed anche all'interno delle coccarde. La cosa è facilmente risolvibile dipingendo le bande oblique. Sembrerebbe pure strano il bordo nero intorno a codici e scritte gialle della versione dei Tomcatters, ma da un video su you tube si vede la realizzazione di questa versione con ottima resa da parte di queste decalcomanie.

Ma andiamo alla plastica, tanta, veramente tanta. Nello scatolone troviamo le buste delle stampate circondate da altri scatoli più piccoli per cui iniziamo aprendone uno di questi.

Fuselage, dice la scatola, la apriamo, una sola stampata. In una stampata tridimensionale a forma di H troviamo la parte anteriore della fusoliera, il radome, la scaletta, portellini e sonda per il rifornimento in volo. Direte voi vabbè tutto secondo la regola, mica tanto dico io.

La parte anteriore della fusoliera è un pezzo unico, non ci sono valve da assemblare, la scaletta ha fini dettagli su tutti e quattro i lati eppure è stampata in un mezzo unico, il radome attacca allo sprue soltanto su tre punti con sezione inferiore al millimetro sulla parte convessa e facilmente ripulibile dai segni del distacco dallo sprue.

Il dettaglio superficiale di tutte le parti è impressionante ed i dettagli sono perfetti su tutti i lati dei pezzi.

Niente sbavature e niente segni di estrattori visibili, e sopratutto niente stuccature da fare. La AMK ha trasferito nella produzione dei kits in plastica una tecnologia usata in altri campi per stampare parti con forme complesse, cioè quella degli stampi scorrevoli ma gia in questa stampata di stampi scorrevoli c'è ne stanno almeno tre ed in questo modo è possibile realizzare parti a fuso o tubolari in pezzo unico eliminando la necessità di incollare, stuccare e rifinire.

In un altro scatolino troviamo canopy, gears etc. AMK ci fornisce uno splendido Canopy solo struttura da combinare con i soli cristalli forniti a parte, come pure ci fornisce un canopy tradizionale in plastica trasparente.

Praticamente si potrà optare sia per dipingere la struttura senza mascherare che per dipingere la struttura del canopy trasparente mascherando i trasparenti e dipingendo i frames.

Nella stessa scatola troviamo le gambe principali degli splendidi carrelli.

Il carrello anteriore è disponibile nella versione normale di parcheggio e nella configurazione di decollo dalla catapulta, con ammortizzatore compresso e braccetti anteriore e posteriore di aggancio alla catapulta abbassati o montati in loco.

In un altro scatolino ci sono i carichi bellici. Qui la tecnica degli stampi mobili di AMK ha realizzato degli altri piccoli capolavori.

Vedere un Phoenix in un pezzo unico o una GBU in pezzo unico con soltanto la coda (anch'essa in pezzo unico) da attaccare al corpo bomba è veramente una gran cosa ed elimina completamente tutto il lavoro di incollagio delle valve, relativa stuccatura e lisciatura.

La dotazione dei carichi è impeccabile e completa con armamento completo aria-aria, podLantirn di puntamento, Pod Tarps di ricognizione dotografica, serbatoi ventrali e quattro varianti di GBU con diversi sitemi di guida, quelle a guida laser hanno addirittura la coda con alette chiuse ed estese da poisizionare anche eventualmente in display.

Interessanti anche per gli Aim 7 Sparrow la disponibilità della doppia ogiva sia più lunga che più corta. Anche in questo caso missile ed alette sono un pezzo unico con qualità di stampa impeccabili grazie ai nuovi stampi phantomatici.

i Sidewinder hanno anche la tipica cordina di connessione alla rotaia e sono sempre in pezzo unico.

Il pod TARPS ha un bel dettaglio, forse avrei gradito le finestrature effettivamente vetrate con un qualche simulacro di fotocamera all'interno. Anche qui niente valve ma solo una parte anteriore ed un centroposteriore a tutto tondo.

In mezzo alle tante bustate di parti in plastica, troviamo una busta con dentro tutta la parte centro-posteriore del Tomcat tutta intera, almeno così sembrarebbe se non fossimo sicuri che l'interno andrà farcito con tante belle cose. Se non fosse per il fatto che nella parte posteriore di tutto questo complesso ci sta attaccato un piccolo sprue diremmo:"ma sto micio è già tutto montato?"

Dettaglio impressionante ben inciso e preciso, da questa immagine si direbbe che le guaine gonfiabili di rientro alare siano tutto un pezzo con il dorso della fusoliera.

Ed invece no...sono pezzi separati e ci sta anche la versione gonfiata per quando le nostre ali saranno aperte.

Sembra tutto intero invece sono tre parti distinte (valva inferiore, superiore ed inflatable bags) quindi per la prima volta aprendo la scatola di un kit mi trovo a dover smontare il modello anzichè montarlo. 

aiutandomi con un bisturi ho separato le due valve dove all'interno troveranno spazio, i motori, il sistema di sostentamento delle ali (in tre posizioni), i supporti dei taileron (in tre posizioni) ed il sistema dei deviatori di flusso nelle prese d'aria (sempre in tre posizioni). Nessun altro kit offre tutte queste opzioni che vanno comunque decise a priori prima della chiusura delle valve.

altra peculiarità di questo kit è il condotto delle prese d'aria in pezzo unico. Questo è l'unico modello di Tomcat al mondo ad avere i condotti delle prese d'aria senza giunzione a metà corpo; niente giunzione, niente incollaggio, niente stucco.

Le ruote dettaglio perfetto e cerchione centrale corretto con pneumatico e cerchione separato, avremo un cerchio bianco perfetto senza alcun problema.

In questa stampata vediamo due dei tre supporti per la ali. Il tomcat AMK permette l'installazione delle ali a fine montaggio e pitturazione, qui vediamo i supporti per la posizione parcheggio (tutto chiuso) e per la posizione chiuso normale.

In questa stampata invece il supporto è tutto aperto con i punti di rientro per le due posizioni in ala chiusa o in ala aperta (Freccia minima, freccia massima), i vani carrelli sono stampati a facce separate in modo da dipingerli e lavarli separatamente e sono molto belli e ben dettagliati un vero modello nel modello. Anche il vano scaletta puo essere dipinto e montato dopo la pitturazione della parte anteriore della fusoliera, vedremo piu avanti come.

L'abitacolo è scomposto in un pezzo vasca che funge anche da supporto su cui andranno montate tutte le consolles, pannelli strumenti, palpebre, cloche, manette, maniglie ecc, tutto pitturabile separatamente e poi installabile in loco. Per altro dato il muso tubolare in pezzo unico, tutto questo ben di Dio si inserisce da dietro a scorrimento, come fosse un cassetto. Anche il vano sonda rifornimento si monta su questo chassis e una volta inserito va in posizione da solo. Molto belli i seggiolini riprodotti correttamente e con cinture fotoincise. L'abitacolo in se è un capolavoro, l'head up display ha struttura fotoincisa e due lastre, ci sono dettagli da montare all'interno dei trasparenti  e del parabrezza, anche gli specchietti sono fotoincisi.

Derive e piani di coda si possono installare a pitturazione effettuata o alla fine della costruzione, gli scarichi del GE F 110 - 400 sono disponibili aperti e chiusi e dettagliati sul lato interno, come pure i simulacri dei motori hanno ventole frontali e postbruciatori molto ben riprodotti. Il poppino è in due valve sopra sotto molto bello con vano aerofreno senza fondo come quello reale.

Ali, qui il modello AMK non ha rivali dato che offre due sets di ali uno in configurazione pulita ed uno in configurazione tutto esteso (biancheria fuori) comunque si decida di fare questo modello si avranno delle ali di ricambio per un altro kit. Nessun kit offre la doppia possibilità con un livello di dettaglio così elevato.

slats e flaps estratti e spoilers apribili con tanti dettagli delle parti meccaniche, una cosa veramente notevole. quella del Tomcat ad ali aperte non è una configurazione proprio da parcheggio ma è assolutamente spettacolare ed è una cosa che mi piace ed alla quale io non rinuncerei per niente al mondo.

Come già detto le parti che si vedono dei motori sono ottime forse il condotto di scarico un pò troppo profondo.

I Lanciatori di tutti i carichi sono ben fatti e con gran mole di dettagli. il kit è completo in tutte le sue parti e Vi invitiamo a studiare le foto a seguire di tutte le stampate ed i dettagli. Le pannellature sono giustamente incise in modo da non vederle sparire sotto la prima mano di vernice. Il kit presenta anche dettagli in rilievo dove è necessario che vi siano, ad esempio molto bella la scossalina di fissaggio sul bordo delle inflatable bag dove poggiano le ali nella loro rotazione. il kit presenta le seguenti opzioni: ricettacolo rifornimento in volo e sonda apribile, scaletta apribile, predellini apribili, ali in tre posizioni, taileron in tre posizioni, aerofreni apribili, flaps, slats, e spoilers apribili, canopy apribile, convogliatori flusso aria nelle prese d'aria in tre posizioni, serbatoi aggiuntivi e pod Tarps, carichi di caduta completi, ben 5 versioni riproducibili. Insomma chi ha preso questo micio in preorder a circa 50 euro ha fatto un affare, chi lo compera ora a circa 70 paga il giusto prezzo. Per altro da questo kit resterà una coppia di ugelli di scarico, un set di ali, un carrello anteriore, un canopy, paratie per le prese d'aria, carichi bellici e quattro varanti decalcomanie per migliorare kits anche più blasonati e costosi.

Confronto all'americana, problemi veri o falsi e soluzioni.

Tanto si è detto di questo kit e tanto male, ma lo sappiamo che alcuni modellisti italiani (purtroppo molti di quelli che parlano e scrivono) sono dei criticoni incontentabili, gente col calibro in mano che sono sempre pronti a far cadere la loro scure su questo o quel prodotto. Noi cerchiamo di trovare nei kit sempre ciò che c'è di buono ed indicare quello che può essere migliorato o meglio consigliare come correggere e migliorare. Fatto sta che comunque il prodotto della Avantgarde Model kits è un kit di livello assai elevato con qualche interpretazione diversa da altri kits. Quello che cercheremo di capire se al confronto con gli altri kits il Micio AMK vale il suo prezzo o meno, anche se Vi anticipo che per me lo vale e vi spiego perchè. In commercio per il soggetto F 14 in scala 1/48 ci sono kits delle seguenti marche: Italeri, Tamiya, Hasegawa, Academy, Hobbyboss, Monogram ed AMK. Sia ben chiaro che stiamo indicando gli stampi esistenti e non quelli reinscatolati.

Il kit Monogram è di difficile reperibilità, è uno dei più vecchi, riproduce la versione A, è in positivo con un gran bell'abitacolo, ali piatte e buoni dettagli dei carrelli, disponibile per un certo periodo anche sotto il marchio revell in sostituzione di un vecchio stampo del produttore tedesco che non trattiamo in questo articolo, pur avendolo io montato in passato come del resto ho montato anche il Monogram di cui ho un bel ricordo romantico. Una sola versione di decals in dotazione.

Italeri produce varie scatole di F 14 nelle versioni A, A Plus e D. Fondamentalmente il kit è un A adattato a riprodurre A plus e D, il D lo riproduce male ma con qualche adattamento ad A plus e B ci si puo anche arrivare, è inciso, ha un abitacolo della versione A, mediocre e sicuramente migliorabile, ha ali piatte, ha buoni carrelli e con un pò di lavoro se ne riesce a tirare anche un modello di buona fattura. Da due a tre versioni di decals a seconda della scatola

Academy produce un buon Tomcat di mezzo con bel dettaglio di superficie, un buon abitacolo, buoni carrelli ali piatte, dettaglio inciso di buona qualità, Disponibile in versione A ed A Bombcat con motori TF 30, una o due versioni di decals.

Hasegawa, da molti ritenuto il miglior Tomcat fino all'avvento del kit Tamiya. Ha realizzato svariate scatole nelle varie versioni e decals. Per ma versione D ha realizzato la scatola del prototipo (quella che abbiamo noi) e poi alcune successive per versioni operative. Il kit ha un buon abitacolo, bei carrelli e motori, ali con parti aerodinamiche abbassabili, dettagli incisi forse troppo finemente, notoriamente dichiarato di assemblaggio complesso ed ostico. Forme indicate come fra le più corrette e pneumatici in gomma, il nostro kit ha qualche problema di iniezione e stampa.

Hobbyboss, un kit di elevato livello, allo stato dell'arte, con ali con parti aerodinamiche abbassabili, abitacolo di dettaglio elevato, carrelli iperdettagliati, dotazione armamenti completa, pneumatici in gomma, motori interamente riprodotti, come pure i condotti delle prese d'aria, decals per due o tre versioni con ampia dotazione di stencils.

Tamiya, è l'unico che non possiamo valutare di persona. Se ne parla come il kit di riferimento con forma corrette e montaggio impeccabile. Abitacolo di livello elevato con piloti, carrelli dettagliati, ali mobili ma piatte, tre varianti di decal nella versione D prezzo più elevato tra tutti i concorrenti.

Ma torniamo all'AMK, diciamo subito che l'AMK offre di più di tutti i concorrenti, 5 versioni di decals, doppio set di ali, piatte e con biancheria fuori, paratie configurabili nel condotto prese d'aria, due canopies, sonda rifornimento, scaletta, aerofreni, predellini apribili, doppio set di ugelli di scarico, doppio carrello anteriore, non ci sono i piloti. Ingegnerizzazione a livello di gran lunga superiore a qualsivoglia kit della concorrenza. La sezione anteriore della fusoliera e varie parti a fuso (come gli armamenti) forniti in pezzo unico.

Il kit AMK è stato criticato per quella che noi indichiamo come interpretazione discutibile delle forma in alcuni punti del modello e che altri hanno indicato come errore fatale. Come già detto sono stato uno dei primi a sollevare qualche dubbio sulle foto dei primi modelli montati e visti su FB intorno ad ottobre del 2019. La parte posteriore in particolare in alcune viste specifiche sembrava un pochino abbondante. Tra gli altri errori fatali attribuiti al kit AMK in aggiunta all'eccesso della larghezza nella zona convessa dell'area motori in coda ci sono la posizione del vano sonda rifornimento in volo, il diametro un pochino ridotto dei ruotini anteriori ed altre piccole cose di importanza quasi irrilevante che vedremo di seguito. Un'altra critica sentita in giro riguarda problemi di montaggio generalizzati che produrrebbero larghe fessure con necessario ricorso allo stucco in vari punti.

Riguardo queste critiche una considerazione la voglio fare. Si è letto di tutto, di gente che si è misurato al millesimo ogni parte del kit col calibro di lidl che ha un'errore dichiartato dal produttore fino a due millesimi; di chi ha scritto che il phoenix è piu lungo di un decimo e mezzo dimenticando di riportare che i phoenx AMK sono gli unici al mondo ad essere stampati in pezzo unico; di chi ha scritto che alcuni dettagli non ci devono essere e che altri non vanno bene; alcuni che hanno scritto che dai disegni originali alla sezione 7025 il modello AMK è più largo di 3mm (si sono andati a comperare i progetti dalla Grumman); si è scritto di phantomatici problemi di montaggio che produrrebbero fessure con necessario esteso ricorso allo stucco; si è scritto di disallineamenti di pannellature, linee di separazione stampi, segni di estrattori irrimediabili?

Ma noi siamo modellisti che facciamo del piacere di montare, corregge e dettagliare la parte più divertente e piacevole del nostro passatempo. Noi non scimmiottiamo gli ingegneri aerospaziali, se avessimo voluto farlo ci saremmo andati a prendere una laurea al Polito in ingegneria aerospaziale. Noi non abbiamo la presunzione di saperne di più di tutti ma abbiamo il piacere di smentire di falsi problemi che spesso sono soltanto riconducibili a carenze tecniche da parte di chi scrive per cui abbiamo atteso ad arrivare ad un certo punto del montaggio di questo modello AMK prima di scrivere di difetti a priori anche per capire quanto questi "fatal errors" siano effettivamente fatali. Questo modello è stato ingiustamente stroncato da qualche criticone del modellismo italiano a favore del concorrente Tamiya. Fermo restando che l'F 14 Tamiya puo essere considerato come uno dei kit di riferimento per questo soggetto, sinceramente noi pensiamo che il kit senza peccato non esita e se qualcuno lo pensa lo preghiamo di scagliare la prima pietra. Anche il kit Tamiya ha le sua carenze (non permette di mettere la biancheria fuori ed ha decals sicuramente non all'altezza del prezzo richiesto. Pensiamo che il kit AMK abbia oggi il miglior rapporto costo-efficacia per questo soggetto e cercheremo di spiegarVi perchè, sopratutto in funzione di quanto uscito dalla nostra esperienza di premontaggio. Tanti dei difetti attribuiti al kit cinese posssono, alla fine, essere facilmente risolvibili da qualunque modellista con un minimo di esperienza. Noi non facciamo decine di pagelle con valutazioni integerrime (ma soggettive) sul confronto Tamiya-AMK, Noi confrontiamo il kit AMK con quelli in nostro possesso e valutiamo durante il montaggio come risolvere eventuali piccoli difetti del kit e soprattutto se tutte le accuse attribuite al produttore cinese siano effettivamente motivate o meno. Chi ci segue sul nostro gruppo Facebook sa già che molte delle accuse, portate da qualche criticone del modellismo italiano al kit AMK, sono ingiustificate o di scarsa rilevanza ma vi invito a continuare la lettura per scoprire alcune piacevoli sorprese.

Non essendo praticanti del culto della religione Tamigawa, noi il raffronto di forme generali lo facciamo con altri 4 stampi in nostro possesso da snistra a destra abbiamo A bombcat Academy, D Hasegawa, B Hobbyboss, D AMK, D Italeri. Intanto notare un dettaglio di questa foto; tutte le fusoliere richiedono pezzetti di nastro per essere tenuti insieme a secco, l'unico che non necessita di nastro adesivo per stare insieme è l'AMK, per altro ancora collegato ad i suoi sprue. Dalla foto sopra, osservando la parte della zona motori di questi 5 stampi, si notano delle somiglianze: il kit AMK (quarto da sx) somiglia alla coda del kit Academy (primo da sinistra) nella fattispecie la parte dal punto di rientro dell'ala fino al punto di cerniera dei taileron ha un andamento a forma di S piu marcata, quello AMK è sicuramente un pochino più abbondante, ma non troppo distante dal kit Academy. Non si comprende però perchè quando usci il kit Academy non si gridò allo scandalo come ora. Fatto sta che con qualche colpetto di lima sulla parte convessa del kit AMK la cosa si risolve in maniera credibile portandolo al livello dell'Academy. Gli altri tre kit (#2 Hasegawa, #3 Hobbyboss e #5 Italeri) hanno la S meno accentuata. L'analisi che qualcuno ha fatto sulla sola stazione 7025 (o sezione 7025) cosi come estrapolabile dal progetto originario lascia un po il tempo che trova dato che, ammesso ci sia un errore sulla forma riprodotta, che comunque come vediamo è oggetto di tendenza dato che similabile ad un altro kit in commercio, fa si che un'analisi più seria andrebbe fatta su tutte le sezioni a monte ed a valle della 7025. Fatto sta che ad evidenza del fatti basta qualche colpo di lima a rettificare la forma e migliorare la cosa eliminando meno di un mm dallo spessore della plastica nel punto incriminato rendendolo assai più credibile. 

Nella foto abbiamo a Sx AMK ed a Dx Hasegawa. Pare evidente che il kit AMK sia di forme più abbondanti ma come già detto la cosa non è solo limitata alla sezione 7025 ma in tutta la zona caudale. Avendo per anni accettato per le sue forme il kit Academy non vedo perchè con qualche rettifica non si possa accettare come passabile il kit AMK una volta assimilato all'Academy. Del resto non sta scritto che l'Hasegawa interpreti al millesimo queste forme dato che sembra essere un pochino smilzo. Va da se che, per il montaggio dei nuovi motori F 110, l'F 14 ha subìto delle trasformazioni in quella zona che è stata irrobustita ed ha cambiato forma rispetto agli A con reattori TF 30.

Sempre nella stessa area nelle viste di profilo si nota un'altra particolare interpretazione della forma del profilo superiore in corrispondenza della cerniera del piano orizzontale di coda. Come si può notare dalla foto sotto con qualche colpo di lima si riescono ad ottenere forme decisamente più convincenti per cui quello che da molti è stato considerato come il più grave errore fatale alla fine è risultato più che attenuabile. Va da se che una volta montati i piani di coda in posizione inclinata la cosa sarà ancora meno evidente.  

Riguardo i problemi di fittaggio lamentati ho portato il montaggio di questo kit avanti fino alla fase più critica in assoluto e cioè il fissaggio della porzione anteriore di fusoliera a quella centro-posteriore, al fine di verificare tali lamentele.

Il livello di fittaggio di questo kit, che io definisco spontaneo dato il non necessario utilizzo di colla o nastro adesivo, è quello che vediamo in foto. Linee di giunzione precise che, anche in assenza di colla, sono del tutto assimilabili a linee di pannellatura. Capirete quindi che, nel leggere da altre parti di giunzioni imprecise che necessitano di stuccature ho pensato:" Ma questi stanno parlando di un'altro kit?" 

Altro punto critico di giunzione indicato era quello del poppino che, come si vede dalla foto, una volta incollato è del tutto simile ad una linea di pannellatura.

le gondole motori-prese d'aria in un pezzo unico fittano perfettamente anche senza colla.

Le parti interne vanno tutte al loro posto bene soltanto particolare attenzione e qualche colpetto di lima è necessario nelle parti esterne dei vani carrelli centrali in modo da eliminare qualche punto di contatto e facilitare la chiusura delle valve.

La giunzione delle valve alari avviene senza fessure e puo essere rifinita con buona carteggiata.

Uno degli altri errori fatali attribuiti a questo kit è l'inclinazione verso avanti e verso l'alto del vano della sonda per il rifornimento in volo. In qualche video su you tube o in giro per i social, qualcuno ha consigliato di chiudere tucco, stuccare e reincidere nella nuova posizione il perimetro dei pannellini di chiusura. Va da se che una soluzione cosi sbrigativa e che sacrifica un dettaglio cosi bello e caratteristico non ci trova concordi. Del resto il problema è di facile risoluzione e con poco di un'oretta di lavoro e richiede un intervento all'interno ed uno sul guscio esterno. Il fatto di poter infilare e sfilare continuamente la vasca abitacolo dal guscio esterno ci facilita in questo. Sul guscio esterno provvederemo a tagliare col bisturi lo scalino sul bordo inferiore del vano e livellare in orizzontale il bordo inferiore.

Dopo di che l'intervento avviene sulla vasca abitacolo dove provvederemo ad abbassare il punto d'appoggio intermedio per livellare orizzontale il vano sonda. 

A questo punto il vano sonda sarà fuori registro sul foro che andrà rettificato sul bordo superiore chiudendo l'area supero-anteriore con dei plastistrip che poi provvederemo a rastremare verso dietro seguendo la linea orizzontale anche sul bordo superiore.

Spesso abbiamo visto i Tomcat  con la sonda estesa in display o parcheggio oppure con la sonda semiretaratta, un'oretta di perdita di tempo permette di non sacrificare un dettaglio così bello. Anche il fittaggio della parte anteriore della fusoliera può essere migliorato al fine di avere una giunzione a prova di stucco.

La parte anteriore con quella posteriore di fusoliera si innestano in maniera sicura a baionetta. il contatto è buono ma nella parte latero-superiore si formano due leggerissimi scalini dato che la parte anteriore sembra posizionarsi un pochino più in basso, stiamo parlando di decimi di mm. La cosa puo essere risolta inserendo dei perni di riscontro nella parte latero superiore della fusoliera in modo da tenere leggermente più dilatato il tubolare anteriore dell'abitacolo, oppure, come abbiamo fatto noi, limando leggermente i bordi latero-superiore della fusoliera centrale.

Il fitting è perfetto senza uso di stucco con il solo inserimento di uno spessorino sul lato destro.

Assodato che le cose gravi del nostro F 14D AMK sono risolvibili e che si assembla l'intera cellula praticamente senza toccare stucco, vengono a cadere le accuse per difetti di montaggio (perchè il fatto non sussiste) e gravi errori oltrechè di formazioni di fessure incolmabili, per altro la possibilità di inserire l'abitacolo a parte anteriore quasi intermanete montata ci permette di dipingere il tubolare della fusoliera del cockpit senza necessità di mascherare fori ed abitacolo e poi successivamente inserire il vano scaletta ed a cassetto l'intera vasca abitacolo per altro facendo cicli innumerevoli di prove. Solo il kit AMK permette questo.

Altri appunti sono stati sollevati sulla presenza di due quadratini a rilievo presenti sul muso titpici delle versioni precedenti ma non presenti sul D, la rimozione ci ha impegnato per ben 5 minuti tra bistruri e limette.

Altro appunto è stato mosso alla mancanza di un mm al diametro dei ruotini anteriori. La dimensione del cerchione è corretta ma la spalla dello pneumatico è del tipo semiribassato per cui la cosa si evidenzia solo a ruota completa.

A confronto con il ruotino Hasegawa la cosa è irrisoria ma proprio volendo ci si puo copiare la ruota di un altro tomcat o di qualche set di ruote in commercio. Anche se consiglio di verificare l'assetto del nostro micio una volta sulle sue ruote dato che qualcuno ha anche attribuito al Tomcat AMK anche una postura piuttosto impennata, allora sarà forse il caso di lasciare il ruotino super ribassato? comunque noi c'è lo siamo già trovato.

Anche se i ruotini in resina mi sembrano un pochino cubitali. Verificheremo! Invece i disallineamenti di pannellature segnalati da qualcuno attribuiti a questo kit, Sono puntiglioserie veramente di infinitesimo conto dato che si risolvono con una semplice ripassata di incisore tenuto leggermente inclinato in 20 secondi di lavoro, come pure le linee di separazione stampi, se riuscite a trovarle, dato che sono pressochè invisibili, di risolvono con due colpetti di limetta...di quella per levigare le unghie. Sinceramente altre notazioni sollevate da qualche contarivetti sono semplicemente così marginali da non avere necessità di essere trattate o risposte. Riguardo le decals questo kit offre ben 5 versioni tra cui una nera del famigerato VX-9 eventualmente implementabile con la variante Vandy One con coniglietto di playboy per chi si vuole divertire a dipingerselo sulle derive.

Ma a me piaccioni i mici variopinti per cui ho chiesto nel gruppo Modellismosalento di FB e Mutuo Soccorso Modellismosalento sempre su Fb ed altri gruppi amici se qualche possessore di Tomcat Tamiya avesse voglia di cedere causa inutilizzo le decals del CAG Bird del VF-213.

Al mio appello ha gentilmente risposto l'amico Carlo Amandola che a stretto giro di posta mi ha inviato gratuitamente le decals della versione in questione ritagliate dal foglio Tamiya. Come gia detto a metà di questo articolo il kit perfetto non esite ed una delle cose peggio riuscite nel kit Tamiya sono proprio le decals. Poco male, dirette voi, ci stanno tanti fogli in giro. Ma, aggiungo io, dopo aver pagato 90 euro di blasonato kit Tamiya mi devo pure andare a comperare delle decals aggiuntive? Fatto sta che malgrado un azzurro improbabile ed opaco useremo queste decals e ci si puo ridipingere le parti azzurre se si riescono a recuperare delle stellette gialle per la fascia lato cockpit. Stellette che possiamo reperire dal foglio dell'F 104 italeri nella versione della Strega Nocciola, per cui faremo il nostro F 14 AMK travestito da Tamiya.

Conclusione

Questo articolo ha voluto raccontare in maniera tranquilla e poco maniacale, com'è nel nostro stile, a chi decide di acquistare un F 14 AMK cosa si può e si deve aspettare. Il kit non è un kit semplice perchè un modello composto da ben 24 stampate non puo essere definito semplice. Ma è un kit che, a dispetto da quanto raccontato da altri, si monta in maniera egregia e con qualche accortezza lo si puo fare anche senza utilizzare stucco. Questo kit già da scatola e senza effettuare correzioni è un ottimo kit da montare in sano divertimento. Per i più esigenti con qualche correzione può diventare un modello d'eccellenza e con dettagli anche superiori alla concorrenza. La resina non serve il kit è full optional e ci permetterà, a modello finito, di mettere da parte una marea di pezzi di ricambio. Per cui se volete fare un F 14 Tamiya con ali aperte e biancheria fuori vi dovrete necessariamente comperare un F 14D AMK per farlo con le ali chiuse e cannibalizzare le ali per il tamiya. Pensiamo che spesso e volentieri noi modellisti nella spasmodica voglia della ricerca della perfezione assoluta, andando dietro ai decimi di millimetro, perdiamo i collegamenti con la realtà, dimenticando che il nostro è un passatempo fatto di passione e divertimento. Dove i modelli vengono montati per toglierci dalla testa i terribili pensieri che in questo periodo di emergenza sanitaria mondiale monopolizzano la nostra attenzione continuamente. Dove noi montiamo pezzi di plastica per plasmarli in una riproduzione in piccolo dell'oggetto della nostra passione aeronautica. Dove noi curiamo il dettaglio ma quello che facciamo non sarà mai vero, nè come quello vero, basta che sia verosimile. Dove non sempre quello che sta sotto al millimetro è necessariamente vitale e i più non lo riescono neanche a notare. In 48 anni di modellismo ho imparato a dare importanza a cio che veramente è degno di importanza e che si nota. Ciò che non si nota, anche se errato, non sempre necessita che gli si dedichi del tempo per migliorarlo e corregerlo. Questo kit ha delle piccole ingenuità tipiche della produzione cinese ma da qui a definirlo un bidone (come qualcuno ha fatto) causando una concellazione in massa di prenotazioni, c'è ne passa. Consideriamo scorretto un corpontamento cosi lesivo dell'altrui lavoro e dell'altrui impegno e non lo condividiamo. Quando un nuovo kit arriva sul mercato dovremmo tutti essere sempre contenti perchè ciò allarga la nostra possibilità di scelta ed aumenta il nostro libero arbitrio di decidere di comperare o di non farlo. Per cui inutile sentenziare di difetti se non si danno anche dei suggerimenti per risolverli. Noi nell'affrontare un modello non scegliamo quale affrontare perche più facile da montare, ne iniziamo uno, vediamo i problemi e li risoviamo e ci piace spendere meno ed avere buoni risultati, anche perchè inutile spendere tanto se poi si pensa che avendo speso tanto basta agitare la scatola ed esce fuori il miglior micio del mondo. Anche perchè comunque i modelli per venire bene devono essere montati e se non vengono montati bene non ci sta Tamigawa che tenga. Chi ha acquistato questo kit al prezzo di preorder ha fatto un vero affare, chi lo acquista ora paga il giusto e non è necessario pagare di più per un F 14D a meno che non si voglia pagare di più soltanto per il blasone. 

Buon Modellismo.

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