LOCKHEED T-33 …"ALBANESE"!!!

t-33 argirocastro Da Argirocastro delle foto a dir poco interessanti in quanto relative ad un T-33 dell'USAF da 56 anni in terra albanese !!!

Foto di Donato Martucci – Testo di Gabriele Luciani

 

 Modellismosalento, grazie alla squisita e preziosissima collaborazione del Prof. Donato Martucci di Unisalento, ha la possibilità di offrire ai suoi lettori due articoli fotografici molto interessanti inerenti il Museo delle Armi di Argirocastro. Incominciamo con quello su un soggetto aeronautico, foto la cui particolarità non risiede nel velivolo in sé ma nel luogo dove oggi si trova lo stesso aereo e per le vicissitudini, a seguito delle quali vi è arrivato...Quando l'amico Donato Martucci, professore di Unisalento, apprezzato e noto esperto della cultura albanese, con diverse ed apprezzate monografie da lui scritte sullo stessa tema, mi ha detto ad inizio di questo settembre di un suo viaggio in Albania, gli ho subito chiesto se per ipotesi doveva passare anche da Argirocastro.Da una decina d'anni sapevo  della presenza del museo nella stessa città di un importante mezzo corazzato italiano della seconda guerra mondiale: di questo mezzo in tutto il mondo ne sopravvive solo un altro esemplare in un museo in Russia e quindi,avuto conferma che Donato in effetti poteva andarci a questo museo, ho "commissionato" al mio amico professore un walkround fotografico di questo esemplare del carro armato italiano di cui appunto, sino ad oggi, non sono note moltissime immagini ...

t-33 argirocastro

La "missione" ha avuto successo  una volta tornato in Italia Donato non solo ha fotografato il mezzo corazzato italiano ma già che c'era ha fotografato anche l'aereo abbandonato all'aperto e sui bastioni del museo, oggi sempre più in non buone condizioni ed incompleto, ovvero un biposto a reazione Lockheed Model 80 T-33 "Shooting Star"  con s/n 51-4413 e   con le insegne statunitensi !!! Come mai un tale velivolo è potuto arrivare in Albania, in un paese che dalla fine della seconda guerra mondiale e per quaranta anni è stato a dir poco sempre più tetragono a tutti i rapporti con gli altri stati ??? Il paese delle aquile dal 1946 assunse la struttura di una repubblica popolare comunista, entrando così nella sfera di influenza russa. Ma i rapporti con l'U.R.S.S. si guastarono ben presto dopo la morte di Stalin nel 1953 in quanto il governo albanese era di strettissima osservanza stalinista e neppure l'entrata nel patto di Varsavia dell'Albania nel 1955 migliorò la situazione. L'Albania era sempre più ai margini di questa alleanza tanto da schierarsi addirittura a fianco dell'ideologia cino-comunista, uscendo dal patto di Varsavia nel 1968. Anche i rapporti con i cinesi però si incrinarono, tanto che fra il 1976 ed il 1978 questi ultimi cessarono ogni forma di aiuti (compresi quelli militari che avevano sostituito quelli precedenti russi) e la dittatura albanese divenne sempre più schizzo-frenica anche se sia pure obtorto collo doveva riprendere le relazioni con due soli paesi limitrofi (Jugoslavia e Grecia) e l'Italia . Malgrado i vari balletti di alleanze e proprio per la ferrea chiusura su se stessa, l'Albania rimase sempre il più povero dei paesi balcanici e solo dopo la caduta del regine comunista agli inizi anni 90 è rientrato nel novero delle altre nazioni moderne sia pure con alterne vicende interne.

t-33 argirocastro

Tornando al T.33 di Argirocastro , questo è chiaramente un velivolo della versione da addestramento e prutroppo nel corso del tempo ha perso progressivamente molte componenti fra cui purtroppo la deriva dalla quale si poteva evincere con certezza il s/n e lo stemma di reparto di appartenza. Girando in rete si trovano altre immagini di questo velivolo risalenti a qualche anno fa quando era in condizioni un pochino migliori, c'era pure un recinto di transenne intorno all'aereo...Oggi sono rimaste la "stars" della fusoliera e tracce di parte della scritta US AIR FORCE sul muso .

t.33 brindisi

 

Da notare che mancano del tutto i pannelli della parte anteriore della fusoliera ed è singolare che dall'altra parte dell'Adriatico nel 1988 sull'aeroporto di Brindisi c'era un analogo T-33 s/n 51-6660 codici di linea 36-64 del 36 st. incidentato e deficitario delle stesse componentied usato come aereo civetta che ebbi modo di fotografare all'epoca (aut. SMA. prot. RS-32-023/05/G 12-6 del 12.4.1988) . Ma come mai il biposto statunitense è dunque arrivato in Albania ? Nel n.14 gennaio 1981 del periodico Aerospazio Mese, in una scheda che descriveva la sparuta e misteriosa forza aerea (all'epoca c'erano tre sole foto conosciute di velivoli della aeronautica militare albanese o Forca Ajore Shqiptare !), si parlava del T.33 in questione  ma testualmente si ipotizzava che la sua origine era jugoslava. Anche questa altra repubblica popolare balcanica fu da sempre ai margini dell'ortodossia sovietica e venne spesso dotata con generosità di armamenti, fra l'altro anche di T-33, da parte degli U.S.A. nella speranza di un definitivo passaggio della stessa Jugoslavia nel campo occidentale.

t.33 argirocastro

La redazione di Aerospazio Mese riteneva quindi che con il riavvio dei rapporti fra Albania e Jugoslavia, questa ultima avesse fornito anche aiuti militari fra cui almeno un esemplare dei suoi addestratori di origine americana. In realtà la Forca Ajore Shqiptare ha avuto in linea solamente velivoli di fabbricazione sovietica e successivamente le copie cinesi degli stessi; a fine anni 70 ad esempio i più "prestanti" erano i 48 Shenyang C6/F6 (ovvero i MiG-19SF) distribuiti in 4 squadriglie.

cartello t.33

Un pannello di presentazione posto vicino al T-33 del Museo, fortunatamente fotografato anche esso dal prof. Martucci, chiarisce il "mistero" riportando anche una foto del velivolo ancora integro, forse dopo il suo arrivo in Albania ...Lo sfortunato velivolo statunitense, nel dicembre 1957, per problemi tecnici fu costretto ad un atterraggio forzato sull'aeroporto di Rinas vicino Tirana; mentre il suo pilota venne rilasciato dopo poco tempo, il velivolo fu internato, venendo spostato nel 1969 al Museo di Argirocastro e lì presentato come un velivolo spia stante la propaganda dello psicopatico governo albanese che per mascherare le vere cause delle gravissime condizioni socio-economiche del paese inventava constanti aggressioni estere messe in atto da chiunque . Ancora nei primi anni 80 erano frequenti le deliranti trasmissioni di Radio Tirana, potentissima stazione che si sentiva molto bene anche nel Salento, che blateravano di incredibili "congiure e complotti di tutto il mondo contro l'eroica repubblica" skipetera che la stessa emittente descriveva come l'Eldorado.

t 33 argirocastro

In realtà quasi nessuno stato estero si interessava concretamente dell'Albania e per di più non era molto plausibile un impiego di un T-33 da addestramento come ricognitore anche perché per tale ruolo esisteva una specifica versione (la RT-33 in uso anche dall'A.M.I.) ed altri velivoli ben più prestanti come ad es. i coevi RF-84G ed RF-84F... Stante la scarsa dotazione e bassa qualità degli apparati di navigazione in quegli anni non era infrequente sbagliare rotta ed anche in tempi più recenti ci furono altri casi di sconfinamenti in Albania che dista dal Salento solo 75 km.

aerospazio

Quando ciò accadeva, veniva subito sottaciuto rimanendo a livello di "Leggende del Cielo", come si diceva nell'omonimo titolo di una serie di interessanti articoli pubblicati su tali vicissitudini aeree e sempre su Aerospazio Mese a firma del direttore Nico Sgarlato e con i bei disegni di Enzo Maio. Erano episodi che si raccontavano a mezza bocca negli ambienti delle aeronautiche occidentali come quei colpi di cannone albanesi sparati nei confronti di un G.91Y di preserie che appunto si era troppo avvicinato alle coste skipetare...Se la redazione di Aerospazio Mese avesse saputo della vera storia del T-33 s/n 51-4413 forse ne avrebbe parlato più esattamente e nella parallela rubrica "Avventure nel cielo": oggi comunque il velivolo di Argirocastro, straniero in terra straniera, pur oramai ridotto quasi ad un rottame rimane anche lui simbolo di un epoca fortunatamente passata per il paese balcanico.

t-33 argirocastro

Qualsiasi appassionato di storia dell'aviazione militare oggi però di certo non può non esser grato al Prof Donato Martucci per aver fotografato, sia pure sua sponte, un reperto aeronautico di questa portata...

Gabriele Luciani

 

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